Chiunque goda per le restrizioni in atto giudicandole sacrosante, sarà poi il primo a piagnucolare quando i tempi saranno bui. Ci chiudono in casa con metodi illiberali tremendi e dobbiamo pure sorbirci la morale di chi se ne sta rintanato in casa da mesi perché, senza vita sociale, può permetterselo. Lavoratori statali, gente con lo stipendio garantito.
Io sono un dipendente pubblico ma sono contrario a questo modo di fare.
A marzo ero favorevole, anche perché si sapeva poco e l'impressione era di un virus ancora più letale. Con sacrifici abbiamo portato i numeri bassissimi e che fanno? Aprono i confini a cani e porci senza alcun controllo.
In Nuova Zelanda ad esempio un lockdown è stato sufficiente, ora controllano gli ingressi. Capisco che per loro è un po' più facile, ma è una strategia.
Se non ti vuoi chiudere al mondo per azzerare il virus allora devi puntare a contenere i numeri e soprattutto curare al meglio le persone a domicilio, evitando che finiscano all'ospedale. E invece si continua a curare male.
Per questo non è giusto che gente incolpevole paghi danni ingenti per l'inadeguatezza di chi comanda.
E in generale hanno oltrepassato i limiti della costituzionalità, un conto è chiudere attività a rischio assembramento ma risarcendole, altra cosa è impedire alle persone di uscire di casa e circolare (ok che i controlli sono blandi però è il principio che non va).
