Ma magari le ragioni fossero quelle. Sarebbero stupide ma limitate e senza malafede.
La ragione è molto più profonda e inquietante. Criminale, direi.
Le scuole vanno fatte necessariamente frequentare, anche a costo di distruggere il resto, per un semplice motivo: per ideologia inculcata a forza.
Siamo d'accordo che andare a scuola è importantissimo. Non è quello il target del discorso, e possedere cultura è essenziale.
Il fatto è che con questa ideologia si tende a creare nella mente, sia degli studenti che dei genitori, l'idea che una certa parte politica tiene veramente ai cittadini, ed ha a cuore la crescita umana e culturale delle nuove generazioni. Peccato che la scuola è andata in malora e ne escono sempre più autentici incompetenti, capaci solo di chattare su uottzapp e stare dietro ai rapperz.
Quante volte ci è stato detto "eh, studia, studia, se uno studia, poi ha successo ...". La mente registra queste cose. Quando poi la persona cresce, si ricorda che il partito era quello di gente buona, non i soliti fascistihhh, e ti voleva bene mandandoti a scuola. Poi magari è colpa tua se sei un idiota e non hai imparato niente. Però devi eterna gratitudine a chi ti voleva un ometto perbene.
Peccato nuovamente, perchè i fascistihhh, quelli veri, ti mandavano a scuola e imparavi, e se non ti comportavi bene ti bacchettavano. A quei tempi sì che usciva gente che sapeva il fatto suo.
E' una vera e propria strategia psicologica pianificata a lungo termine, altro che.
Ed è così, dato che anche in occasione dei terremoti in centroitalia abbiamo assistito al solito fenomeno: invece di risistemare il territorio si è pensato subito alla scuola. Il risultato è che esistono ancora le macerie. Però il partito è buono, eh, loro pensano al benessere dei bambini mandandoli a scuola. Poi magari devono emigrare per forza poiché vivono in un deserto circondato di edifici distrutti e non c'è lavoro.
Ma per favore.