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Pepe Reina, intervistato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 26 maggio 2018:"Amerò per sempre Napoli, avrei voluto regalare lo scudetto. Sono stati quattro anno meravigliosi. Adesso andrò al Milan e sarà un'altra esperienza straordinaria, in uno dei club più importanti al mondo. Ho avvertito stima e penso che prepararsi al congedo in uno dei club più titolati al Mondo sia una gratificazione assoluta per me. Il passato è lì che parla e io posso e devo solo contribuire a fare in modo che si tornino a vivere certe notti europee. La situazione societaria? Non mi preoccupa assolutamente, sono tranquillissimo. Sapranno come affrontare questa situazione. Donnarumma? Stiamo parlando del futuro portiere della Nazionale italia- na per i prossimi quindici anni,
atteso da una carriera straordinaria. Un ragazzo serio, esemplare, con il quale instaurerò un rapporto speciale. Io ho stima di lui, semmai sarò io a rubargli qualcosa. Intanto provvederà a farmi sentire più giovane: vi sembra poco? La sfida contro il Napoli? Quella della partita di Napoli sarà la data che aspetteremo con ansia io e tutti i miei familiari. Non so come la vivrò, so che
mi emozionerò, come domenica scorsa, come ogni volta che ho messo piede in quello stadio. Non smetterò di dire grazie. Le mie frequentazioni a Napoli al vaglio della magistratura? Io mi sono spontaneamente presentato alla magistra- tura ordinaria proprio per ribadire la mia assoluta estraneità a tutto ciò che è stato raccontato e che con il calcio e la mia persona nulla hanno a che vedere. Il mio amico Manolo Iengo, l’avvocato che mi segue e mi tutela nel procedimento sportivo, avrà modo di dimostrare chi sia Pepe Reina, ammesso che non si sia capito".
atteso da una carriera straordinaria. Un ragazzo serio, esemplare, con il quale instaurerò un rapporto speciale. Io ho stima di lui, semmai sarò io a rubargli qualcosa. Intanto provvederà a farmi sentire più giovane: vi sembra poco? La sfida contro il Napoli? Quella della partita di Napoli sarà la data che aspetteremo con ansia io e tutti i miei familiari. Non so come la vivrò, so che
mi emozionerò, come domenica scorsa, come ogni volta che ho messo piede in quello stadio. Non smetterò di dire grazie. Le mie frequentazioni a Napoli al vaglio della magistratura? Io mi sono spontaneamente presentato alla magistra- tura ordinaria proprio per ribadire la mia assoluta estraneità a tutto ciò che è stato raccontato e che con il calcio e la mia persona nulla hanno a che vedere. Il mio amico Manolo Iengo, l’avvocato che mi segue e mi tutela nel procedimento sportivo, avrà modo di dimostrare chi sia Pepe Reina, ammesso che non si sia capito".