Redbird: un grande nome e giovani No spese folli. Come gli Yankees.

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Come riportato dalla GDS in edicola, la chiusura con Elliott è vicina. Il fondo Usa vuole tornare nell'elite del calcio, ma niente spese folli. Subito un grande nome. Questa la filosofia di Cardinale, già ampiamente riferita:"Si dice che per vincere bisogna spendere un sacco di soldi, ma perché? Io dico che bisogna essere più intelligenti degli altri e non sacrificare il denaro"

Il metodo Cardinale non sembra prevedere spese pazze. Giovani e dati Gli aspiranti nuovi padroni del Milan proseguiranno insomma il lavoro fatto in questi anni dal Fondo Elliott senza stravolgerlo: dovrebbe essere confermato il gruppo dirigente attuale, sia sul campo che dietro le scrivanie. Il focus resterà sui giovani, anche se potrebbe esserci un grande acquisto iniziale per rafforzare la squadra che ha vinto lo scudetto e renderla competitiva anche in Europa, prossimo step da compiere. Ma, vedendo come vengono gestite le altre proprietà sportive del gruppo, si può intuire che resterà forte l’attenzione sui giocatori giovani cercandoli in giro per il mondo, con la volontà di formare top player invece di ingaggiarli già pronti (e costosi). Quindi, attenzione al settore dello scouting, anche se non soltanto su questo: Redbird vede nel Milan le potenzialità di un marchio storico come i New York Yankees, perciò probabilmente non replicherà del tuttola gestione del Tolosa, presa nella Ligue 2. Campioni Anche perché il Milan è la squadra che ha appena vinto lo scudetto e ha un palmares fra i più ricchi del mondo. E anche grazie al Milan il fondo di Cardinale punta a compiere un altro balzo nel mondo dello sport. Attualmente RedBird gestisce 6 miliardi di dollari che a breve saliranno a 11, quindi ha il capitale necessario da impiegare nell’operazione con Elliott che si chiuderà in tempi brevissimi. Come gli attuali proprietari, RedBird punterà a operazioni graduali, per riportare il Milan in alto anche in Champions dopo tanti anni di vuoto. Un vuoto che ai tifosi è apparso cosmico, ma le peripezie precedenti e il successo attuale dimostrano come sia inutile tentare di prende- re scorciatoie. Neppure RedBird le prenderà, però se ha deciso di investire oltre un miliardo sul club rossonero non lo ha fatto per vivacchiare senza speranza in campo internazionale. Perché il Milan aveva costruito il suo fascino sulle coppe, e sono quelli i successi che potranno far crescere ancora il valore di un marchio che si sta ritrovando. Il prossimo passo sarà un posto fisso fra i top club d’Europa.

TS: le priorità di Redbird sono le seguenti: chiudere la trattativa per l'acquisto del club in tempi brevi, creare un network di club calcistici e poi subito i rinnovi di Maldini, Massara e Leao. La trattativa è ai dettagli, ma come può accadere in questi casi, finchè non ci sarà la firma definitiva dei contratti di cessione e il successivo closing, non si può dare nulla per certo. Non si respira aria tesa, come invece era stato nelle ultime settimane con Investcorp, ma la conclusione di questa trattativa dovrà arrivare in tempo utile non solo per il mercato, ma anche per rinnovare i contratti dei dirigenti.
 
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Milanforever26

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Come riportato dalla GDS in edicola, la chiusura con Elliott è vicina. Il fondo Usa vuole tornare nell'elite del calcio, ma niente spese folli. Subito un grande nome. Questa la filosofia di Cardinale, già ampiamente riferita:"Si dice che per vincere bisogna spendere un sacco
di soldi, ma perché? Io dico che bisogna essere più intelligenti degli altri e non sacrificare il denaro"

Il metodo Cardinale non sembra prevedere spese pazze. Giovani e dati Gli aspiranti nuovi padroni del Milan proseguiranno insomma il lavoro fatto in questi anni dal Fondo Elliott senza stravolgerlo: dovrebbe essere confermato il gruppo dirigente attuale, sia sul campo che dietro le scrivanie. Il focus resterà sui giovani, anche se potrebbe esserci un grande acquisto iniziale per rafforzare la squadra che ha vinto lo scudetto e renderla competitiva anche in Europa, prossimo step da compiere. Ma, vedendo come vengono gestite le altre proprietà sportive del gruppo, si può intuire che resterà forte l’attenzione sui giocatori giovani cercandoli in giro per il mondo, con la volontà di formare top player invece di ingaggiarli già pronti (e costosi). Quindi, attenzione al settore dello scouting, anche se non soltanto su questo: Redbird vede nel Milan le potenzialità di un marchio storico come i New York Yankees, perciò probabilmente non replicherà del tuttola gestione del Tolosa, presa nella Ligue 2. Campioni Anche perché il Milan è la squadra che ha appena vinto lo scudetto e ha un palmares fra i più ricchi del mondo. E anche grazie al Milan il fondo di Cardinale punta a compiere un altro balzo nel mondo dello sport. Attualmente RedBird gestisce 6 miliardi di dollari che a breve saliranno a 11, quindi ha il capitale necessario da impiegare nell’operazione con Elliott che si chiuderà in tempi brevissimi. Come gli attuali proprietari, RedBird punterà a operazioni graduali, per riportare il Milan in alto anche in Champions dopo tanti anni di vuoto. Un vuoto che ai tifosi è apparso cosmico, ma le peripezie precedenti e il successo attuale dimostrano come sia inutile tentare di prende- re scorciatoie. Neppure RedBird le prenderà, però se ha deciso di investire oltre un miliardo sul club rossonero non lo ha fatto per vivacchiare senza speranza in campo internazionale. Perché il Milan aveva costruito il suo fascino sulle coppe, e sono quelli i successi che potranno far crescere ancora il valore di un marchio che si sta ritrovando. Il prossimo passo sarà un posto fisso fra i top club d’Europa.
O sta gente vive sulle nuvole o davvero sono scemi.. Delle due una..
Nel calcio senza i big money vinci una volta ma non duri mai ad alti livelli.. Vedi Roma, Napoli, bvb, Siviglia etc...
Indovinare 1-2 anni buoni se becchi i giovani o gli sconosciuti ci sta, ma nessuno ha la palla di vetro.. Prima o poi sbagli i colpi, e al posto di Kalulu prendi un Duarte.. È così per tutti..
Se non riesci a tenere i big sei destinato a dover sempre ripartire da zero e non aprirai mai nessun ciclo

Lo spieghi qualcuno a Gerry Calà
 

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Negli ultimi 150 anni di calcio, tutti fessi. E' arrivato il genio. Dall'ammerega.
 

Lineker10

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Il metodo Cardinale non sembra prevedere spese pazze. Giovani e dati Gli aspiranti nuovi padroni del Milan proseguiranno insomma il lavoro fatto in questi anni dal Fondo Elliott senza stravolgerlo: dovrebbe essere confermato il gruppo dirigente attuale, sia sul campo che dietro le scrivanie. Il focus resterà sui giovani, anche se potrebbe esserci un grande acquisto iniziale per rafforzare la squadra che ha vinto lo scudetto e renderla competitiva anche in Europa, prossimo step da compiere. Ma, vedendo come vengono gestite le altre proprietà sportive del gruppo, si può intuire che resterà forte l’attenzione sui giocatori giovani cercandoli in giro per il mondo, con la volontà di formare top player invece di ingaggiarli già pronti (e costosi). Quindi, attenzione al settore dello scouting, anche se non soltanto su questo: Redbird vede nel Milan le potenzialità di un marchio storico come i New York Yankees, perciò probabilmente non replicherà del tuttola gestione del Tolosa, presa nella Ligue 2. Campioni Anche perché il Milan è la squadra che ha appena vinto lo scudetto e ha un palmares fra i più ricchi del mondo. E anche grazie al Milan il fondo di Cardinale punta a compiere un altro balzo nel mondo dello sport. Attualmente RedBird gestisce 6 miliardi di dollari che a breve saliranno a 11, quindi ha il capitale necessario da impiegare nell’operazione con Elliott che si chiuderà in tempi brevissimi. Come gli attuali proprietari, RedBird punterà a operazioni graduali, per riportare il Milan in alto anche in Champions dopo tanti anni di vuoto. Un vuoto che ai tifosi è apparso cosmico, ma le peripezie precedenti e il successo attuale dimostrano come sia inutile tentare di prende- re scorciatoie. Neppure RedBird le prenderà, però se ha deciso di investire oltre un miliardo sul club rossonero non lo ha fatto per vivacchiare senza speranza in campo internazionale. Perché il Milan aveva costruito il suo fascino sulle coppe, e sono quelli i successi che potranno far crescere ancora il valore di un marchio che si sta ritrovando. Il prossimo passo sarà un posto fisso fra i top club d’Europa.
A me basta che stiano dietro le quinte e non mettano bocca nelle questioni tecniche. Piu che altro temo la visibilità di questo Cardinale, che corriamo il rischio di uno yankee cialtrone come Pallotta o Commisso.

Tanto che bisogna reggersi sulle proprie gambe e finanziarci coi ricavi lo abbiamo capito da tempo.

Redbird deve portare competenze superiori ad Elliott per farci crescere come società in tutti gli aspetti, e come Elliott deve lasciar lavorare la dirigenza fidandosi e intervenendo meno possibile.
 

Lineker10

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Il ciclo lo abbiamo già aperto ragazzi e vista l'età media della rosa è destinato a durare a lungo.

Sul piano tecnico bisogna cambiare poco o nulla, basta fidarsi di chi c'è già e sa benissimo cosa serva.

Sotto tutti gli altri aspetti invece siamo una società preistorica rispetto ai top club europei (allo sport americano non ne parliamo nemmeno, leggo degli Yankee... lasciamo perdere il confronto perchè è impietoso), il lavoro da fare è enorme. La nuova proprietà deve concentrarsi su questi e far aumentare i ricavi, nient'altro.
 

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Come riportato dalla GDS in edicola, la chiusura con Elliott è vicina. Il fondo Usa vuole tornare nell'elite del calcio, ma niente spese folli. Subito un grande nome. Questa la filosofia di Cardinale, già ampiamente riferita:"Si dice che per vincere bisogna spendere un sacco di soldi, ma perché? Io dico che bisogna essere più intelligenti degli altri e non sacrificare il denaro"

Il metodo Cardinale non sembra prevedere spese pazze. Giovani e dati Gli aspiranti nuovi padroni del Milan proseguiranno insomma il lavoro fatto in questi anni dal Fondo Elliott senza stravolgerlo: dovrebbe essere confermato il gruppo dirigente attuale, sia sul campo che dietro le scrivanie. Il focus resterà sui giovani, anche se potrebbe esserci un grande acquisto iniziale per rafforzare la squadra che ha vinto lo scudetto e renderla competitiva anche in Europa, prossimo step da compiere. Ma, vedendo come vengono gestite le altre proprietà sportive del gruppo, si può intuire che resterà forte l’attenzione sui giocatori giovani cercandoli in giro per il mondo, con la volontà di formare top player invece di ingaggiarli già pronti (e costosi). Quindi, attenzione al settore dello scouting, anche se non soltanto su questo: Redbird vede nel Milan le potenzialità di un marchio storico come i New York Yankees, perciò probabilmente non replicherà del tuttola gestione del Tolosa, presa nella Ligue 2. Campioni Anche perché il Milan è la squadra che ha appena vinto lo scudetto e ha un palmares fra i più ricchi del mondo. E anche grazie al Milan il fondo di Cardinale punta a compiere un altro balzo nel mondo dello sport. Attualmente RedBird gestisce 6 miliardi di dollari che a breve saliranno a 11, quindi ha il capitale necessario da impiegare nell’operazione con Elliott che si chiuderà in tempi brevissimi. Come gli attuali proprietari, RedBird punterà a operazioni graduali, per riportare il Milan in alto anche in Champions dopo tanti anni di vuoto. Un vuoto che ai tifosi è apparso cosmico, ma le peripezie precedenti e il successo attuale dimostrano come sia inutile tentare di prende- re scorciatoie. Neppure RedBird le prenderà, però se ha deciso di investire oltre un miliardo sul club rossonero non lo ha fatto per vivacchiare senza speranza in campo internazionale. Perché il Milan aveva costruito il suo fascino sulle coppe, e sono quelli i successi che potranno far crescere ancora il valore di un marchio che si sta ritrovando. Il prossimo passo sarà un posto fisso fra i top club d’Europa.

TS: le priorità di Redbird sono le seguenti: chiudere la trattativa per l'acquisto del club in tempi brevi, creare un network di club calcistici e poi subito i rinnovi di Maldini, Massara e Leao. La trattativa è ai dettagli, ma come può accadere in questi casi, finchè non ci sarà la firma definitiva dei contratti di cessione e il successivo closing, non si può dare nulla per certo. Non si respira aria tesa, come invece era stato nelle ultime settimane con Investcorp, ma la conclusione di questa trattativa dovrà arrivare in tempo utile non solo per il mercato, ma anche per rinnovare i contratti dei dirigenti.
Se parliamo di un big, Lotito ha appena messo in vendita Savic dicendo che non lotterà con lui e che può andare dove desidera. Ecco, facciamogli desiderare il Milan e prendiamolo. Poi ce la giochiamo davvero anche in Europa.
 

Milanforever26

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Il ciclo lo abbiamo già aperto ragazzi e vista l'età media della rosa è destinato a durare a lungo.

Sul piano tecnico bisogna cambiare poco o nulla, basta fidarsi di chi c'è già e sa benissimo cosa serva.

Sotto tutti gli altri aspetti invece siamo una società preistorica rispetto ai top club europei (allo sport americano non ne parliamo nemmeno, leggo degli Yankee... lasciamo perdere il confronto perchè è impietoso), il lavoro da fare è enorme. La nuova proprietà deve concentrarsi su questi e far aumentare i ricavi, nient'altro.
Si ma non apri nessun ciclo se non puoi tenerti i top e ogni anno ti tocca cedere x fare cassa..
 

Mauricio

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Se parliamo di un big, Lotito ha appena messo in vendita Savic dicendo che non lotterà con lui e che può andare dove desidera. Ecco, facciamogli desiderare il Milan e prendiamolo. Poi ce la giochiamo davvero anche in Europa.
Secondo me 60 milioni o più per Savic sono troppi, non li vale. 40, magari arrivare a 50 con bonus, ma non mi pare che valga la richiesta.
Tornando in topic, la filosofia è chiara, ma forse non lo è nei modi: se il Milan tra 3 anni arriva a fatturare il doppio di oggi (5/600 milioni), il payroll sostenibile passa da 150 a 300 milioni. Vuol dire potersi permettere giocatori da 7/8 netti di stipendio. Mi pare un percorso sensato di crescita. È inutile buttarne 8 per Dybala oggi (giusto per fare un esempio) quando i ricavi sono in crescita e se i risultati vanno male inizi a navigare in acque torbide.
 
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