Secondo me è estremamente improbabile che si tratti di fondi neri che vengono rimpatriati. A tacere di altri particolari che renderebbero la vicenda quasi comica, le società operative sono tutte quotate e molti si fanno troppo condizionare dalla vicende giudiziarie pregresse che riguardavano fatti legati ad una precisa stagione storica. Se proprio si vuole pensare a una soluzione che veda Berlusconi in qualche modo coinvolto e che spieghi alcune singolarità di questa operazione io butterei là un'altra ipotesi, non che sia probabile, ma non mi sentirei di escluderla al 100% se venisse fuori che c'è molta leva finanziaria nello schema di questa acquisizione. Lo spin-off da Fininvest, a prezzi che consentano a quest'ultima di non fare una minusvalenza, e il rilancio economico-sportivo del Milan sotto una proprietà e una gestione nuove (effettivamente nuove, non parlo di prestanome) che preveda una forte sinergia commerciale con la Cina, potrebbe essere "aiutato" sul piano finanziario da una "garanzia ultima" che serva ad abbattere i tassi di interesse. Se esistesse una “etero-garanzia” occulta, mossa dall’intento di propiziare una cessione che sollevi Fininvest dai problemi che la proprietà del Milan gli arreca sotto l’attuale gestione senza infliggergli una forte minusvalenza, tutto sarebbe più razionale. Tanto, se una banca russa che abbia in custodia, che so, azioni di Gazprom di cui Berlusconi sia il beneficial owner emette una garanzia a favore delle banche cinesi che apparentemente si apprestano a finanziare l’operazione - e magari a fornire prestiti anche per la gestione ordinaria - nessuno lo verrebbe a sapere, e se le cose vanno bene tale garanzia non verrebbe mai escussa e ne uscirebbero tutti felici e contenti, la quotazione in borsa permetterebbe di remunerare le banche e la garanzia si estinguerebbe. Ovvio che la gestione debba cambiare, solo un fesso penserebbe di fare un’operazione così e lasciare Galliani al suo posto. E si badi bene, ripeto, io non parlo di fondi neri di origine societaria, la cui produzione è cessata ancora prima della quotazione in borsa di Mediaset come la evidenze giudiziarie e il buon senso ampiamente confermano, ma semplicemente di soldi che può avere guadagnato con speculazioni azionarie in Russia, grazie all’amicizia con Putin. Soldi di provenienza lecita ma forse fiscalmente non del tutto regolari, anche solo perché, pur scontando l'imposta in Russia, può non averli dichiarati nell'apposito riquadro dell'unico come "attività finanziarie detenute all'estero" per timore di un leak dall'interno della Agenzia delle Entrate, e che certo non amerebbe sbandierare in giro. Si tratta di una ipotesi che prenderei in considerazione seriamente solo se ci trovassimo di fronte a una operazione fatta prevalentemente a debito e a tassi stranamente umani, "i tassi umani" io li spiegherei così. Attenzione, come detto sopra, qui la proprietà passa di mano per davvero, non si tratterebbe di interposizione fittizia, il vecchio proprietario darebbe solamente una mano per favorire la riuscita dell'affare e quindi tutelare il patrimonio della Fininvest. Se il piano industriale è considerato credibile il rischio alla fine sarebbe tollerabile, specie se si tratta di "funzionalizzare" e rendere utili soldi magari lievemente "problematici".
Il problema nelle operazioni a leva è il debito "mezzanino", quello più rischioso (tassi che fischiavano al 20% annuo composto per il take-over del MU limitatamente a questa fetta di debito, erogata a Glazer da alcuni fondi di investimento; mentre il debito senior, a tassi molto più bassi perché assistito da ipoteca sullo stadio, fu erogato da alcune banche): se ci butti sopra una garanzia supplementare lo puoi addomesticare di molto, donando alla intera operazione una maggiore viabilità finanziaria e quindi alzando drammaticamente le probabilità di successo complessive, e il successo sportivo chiaramente sarebbe figlio del successo economico.
PS
Se invece emergesse che questa operazione è fatta in gran parte con capitale proprio, il discorso fatto sopra non avrebbe alcuna ragion d'essere, naturalmente, sebbene sia improbabile IMHO (poi sbaglierò eh) che banche ed entità finanziarie forniscano gran parte del capitale di rischio per una operazione di questo tipo assumendosi il ruolo di proprietari in prima battuta, se sono mosse da intenti esclusivamente di mercato.