Ravezzani: closing Milan il 20 febbraio, non con Sino.

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DeviLInsideMe

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Ma come sempre comunque ci dovrà essere la convocazione del cda 15 giorni prima giusto ? Quindi se tutto va come deve andare già al 15 febbraio dovranno convocare il cda?
 
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Tranquilli , il closing non ci sarà, è una strategia del Berlusconi , porterà a casa i denari e venderà il Milan a qualcuno ad un prezzo maggiore dopo aver riportato 200 milioni a casa, lo dico per certo a costo di prendermi insulti. Con tutti i cinesi straricchi che ci sono non ci avrebbero messo più di 5 minuti a chiudere ed investire su questo mercato, se mi sbaglio mi autocensuro per 2 mesi.

Troppo pochi.
Se sei così sicuro almeno 6 mesi...
 
M

martinmilan

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Manca poco più di un mese e non si muove foglia...per me è assurdo.
La cosa mi insospettisce un pò...
Questa storia delle autorizzazioni non regge più.
Le aspettavano per fine novembre,son passati quasi 2 mesi.
 

goleador 70

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Manca poco più di un mese e non si muove foglia...per me è assurdo.
La cosa mi insospettisce un pò...
Questa storia delle autorizzazioni non regge più.
Le aspettavano per fine novembre,son passati quasi 2 mesi.

Infatti chiuderanno col piano B tanto ormai non arrivano..
Per quanto riguarda il tram tram mediatico non siamo ancora in zona calda adesso
 

naliM77

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In ogni caso il rinnovo di Donnarumma sarà un calvario. Immagino già le richieste iniziali di Raiola: stipendio da 5-6 netti, bonus alla firma di 20-30 milioni, inserimento di clausola rescissoria, commissione del 30% sulla futura rivendita, due suoi bidoni da mettere sotto contratto a prezzi spropositati, canale preferenziale per piazzare i suoi assistiti in difficoltà.

Chi dice firmare subito immediatamente senza se e senza ma sarà il primo a gridare allo scandalo quando trapeleranno le condizioni imposte per la firma.

intanto tra 346 giorni e 12h Donnarumma potrà firmare a zero per chiunque voglia.

questo rinnovo sarà un un palo nel posteriore.

La storia delle commissioni del 30% sulla futura rivendita, non stanno nè in cielo e nemmeno in terra. Se usi come esempio Pogba, sappi che su di lui, non si fosse trattato della Juve, qualsiasi procura sportiva avrebbbe aperto un fascicolo partendo dalle dichiarazioni di Raiola che facevano trasparire una specie di comproprietà tra lui e la Juve.

Per quanto riguarda le commissioni alla firma, quelle le paga l'assistito, non il club, quindi anche in quel caso, sarà Donnarumma che dovrà riconoscere le commissioni al suo agente, sulle cifre non esagererei, parliamo sempre di un ragazzino di 18 anni e sappiamo quanto fece male ad un ragazzino di 18anni il contratto multimilionario strappato da Raiola alla sua squadra (parlo di Balotelli)

Credo si tratti su di un rinnovo a 2/3 milioni netti a salire e sopratutto non ci sarà alcuna clausola rescissoria, se non da 300/400 milioni.
 

Henry

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Tranquilli , il closing non ci sarà, è una strategia del Berlusconi , porterà a casa i denari e venderà il Milan a qualcuno ad un prezzo maggiore dopo aver riportato 200 milioni a casa, lo dico per certo a costo di prendermi insulti. Con tutti i cinesi straricchi che ci sono non ci avrebbero messo più di 5 minuti a chiudere ed investire su questo mercato, se mi sbaglio mi autocensuro per 2 mesi.

Secondo me è estremamente improbabile che si tratti di fondi neri che vengono rimpatriati. A tacere di altri particolari che renderebbero la vicenda quasi comica, le società operative sono tutte quotate e molti si fanno troppo condizionare dalla vicende giudiziarie pregresse che riguardavano fatti legati ad una precisa stagione storica. Se proprio si vuole pensare a una soluzione che veda Berlusconi in qualche modo coinvolto e che spieghi alcune singolarità di questa operazione io butterei là un'altra ipotesi, non che sia probabile, ma non mi sentirei di escluderla al 100% se venisse fuori che c'è molta leva finanziaria nello schema di questa acquisizione. Lo spin-off da Fininvest, a prezzi che consentano a quest'ultima di non fare una minusvalenza, e il rilancio economico-sportivo del Milan sotto una proprietà e una gestione nuove (effettivamente nuove, non parlo di prestanome) che preveda una forte sinergia commerciale con la Cina, potrebbe essere "aiutato" sul piano finanziario da una "garanzia ultima" che serva ad abbattere i tassi di interesse. Se esistesse una “etero-garanzia” occulta, mossa dall’intento di propiziare una cessione che sollevi Fininvest dai problemi che la proprietà del Milan gli arreca sotto l’attuale gestione senza infliggergli una forte minusvalenza, tutto sarebbe più razionale. Tanto, se una banca russa che abbia in custodia, che so, azioni di Gazprom di cui Berlusconi sia il beneficial owner emette una garanzia a favore delle banche cinesi che apparentemente si apprestano a finanziare l’operazione - e magari a fornire prestiti anche per la gestione ordinaria - nessuno lo verrebbe a sapere, e se le cose vanno bene tale garanzia non verrebbe mai escussa e ne uscirebbero tutti felici e contenti, la quotazione in borsa permetterebbe di remunerare le banche e la garanzia si estinguerebbe. Ovvio che la gestione debba cambiare, solo un fesso penserebbe di fare un’operazione così e lasciare Galliani al suo posto. E si badi bene, ripeto, io non parlo di fondi neri di origine societaria, la cui produzione è cessata ancora prima della quotazione in borsa di Mediaset come la evidenze giudiziarie e il buon senso ampiamente confermano, ma semplicemente di soldi che può avere guadagnato con speculazioni azionarie in Russia, grazie all’amicizia con Putin. Soldi di provenienza lecita ma forse fiscalmente non del tutto regolari, anche solo perché, pur scontando l'imposta in Russia, può non averli dichiarati nell'apposito riquadro dell'unico come "attività finanziarie detenute all'estero" per timore di un leak dall'interno della Agenzia delle Entrate, e che certo non amerebbe sbandierare in giro. Si tratta di una ipotesi che prenderei in considerazione seriamente solo se ci trovassimo di fronte a una operazione fatta prevalentemente a debito e a tassi stranamente umani, "i tassi umani" io li spiegherei così. Attenzione, come detto sopra, qui la proprietà passa di mano per davvero, non si tratterebbe di interposizione fittizia, il vecchio proprietario darebbe solamente una mano per favorire la riuscita dell'affare e quindi tutelare il patrimonio della Fininvest. Se il piano industriale è considerato credibile il rischio alla fine sarebbe tollerabile, specie se si tratta di "funzionalizzare" e rendere utili soldi magari lievemente "problematici".
Il problema nelle operazioni a leva è il debito "mezzanino", quello più rischioso (tassi che fischiavano al 20% annuo composto per il take-over del MU limitatamente a questa fetta di debito, erogata a Glazer da alcuni fondi di investimento; mentre il debito senior, a tassi molto più bassi perché assistito da ipoteca sullo stadio, fu erogato da alcune banche): se ci butti sopra una garanzia supplementare lo puoi addomesticare di molto, donando alla intera operazione una maggiore viabilità finanziaria e quindi alzando drammaticamente le probabilità di successo complessive, e il successo sportivo chiaramente sarebbe figlio del successo economico.

PS
Se invece emergesse che questa operazione è fatta in gran parte con capitale proprio, il discorso fatto sopra non avrebbe alcuna ragion d'essere, naturalmente, sebbene sia improbabile IMHO (poi sbaglierò eh) che banche ed entità finanziarie forniscano gran parte del capitale di rischio per una operazione di questo tipo assumendosi il ruolo di proprietari in prima battuta, se sono mosse da intenti esclusivamente di mercato.
 

Casnop

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Secondo me è estremamente improbabile che si tratti di fondi neri che vengono rimpatriati. A tacere di altri particolari che renderebbero la vicenda quasi comica, le società operative sono tutte quotate e molti si fanno troppo condizionare dalla vicende giudiziarie pregresse che riguardavano fatti legati ad una precisa stagione storica. Se proprio si vuole pensare a una soluzione che veda Berlusconi in qualche modo coinvolto e che spieghi alcune singolarità di questa operazione io butterei là un'altra ipotesi, non che sia probabile, ma non mi sentirei di escluderla al 100% se venisse fuori che c'è molta leva finanziaria nello schema di questa acquisizione. Lo spin-off da Fininvest, a prezzi che consentano a quest'ultima di non fare una minusvalenza, e il rilancio economico-sportivo del Milan sotto una proprietà e una gestione nuove (effettivamente nuove, non parlo di prestanome) che preveda una forte sinergia commerciale con la Cina, potrebbe essere "aiutato" sul piano finanziario da una "garanzia ultima" che serva ad abbattere i tassi di interesse. Se esistesse una “etero-garanzia” occulta, mossa dall’intento di propiziare una cessione che sollevi Fininvest dai problemi che la proprietà del Milan gli arreca sotto l’attuale gestione senza infliggergli una forte minusvalenza, tutto sarebbe più razionale. Tanto, se una banca russa che abbia in custodia, che so, azioni di Gazprom di cui Berlusconi sia il beneficial owner emette una garanzia a favore delle banche cinesi che apparentemente si apprestano a finanziare l’operazione - e magari a fornire prestiti anche per la gestione ordinaria - nessuno lo verrebbe a sapere, e se le cose vanno bene tale garanzia non verrebbe mai escussa e ne uscirebbero tutti felici e contenti, la quotazione in borsa permetterebbe di remunerare le banche e la garanzia si estinguerebbe. Ovvio che la gestione debba cambiare, solo un fesso penserebbe di fare un’operazione così e lasciare Galliani al suo posto. E si badi bene, ripeto, io non parlo di fondi neri di origine societaria, la cui produzione è cessata ancora prima della quotazione in borsa di Mediaset come la evidenze giudiziarie e il buon senso ampiamente confermano, ma semplicemente di soldi che può avere guadagnato con speculazioni azionarie in Russia, grazie all’amicizia con Putin. Soldi di provenienza lecita ma forse fiscalmente non del tutto regolari, anche solo perché, pur scontando l'imposta in Russia, può non averli dichiarati nell'apposito riquadro dell'unico come "attività finanziarie detenute all'estero" per timore di un leak dall'interno della Agenzia delle Entrate, e che certo non amerebbe sbandierare in giro. Si tratta di una ipotesi che prenderei in considerazione seriamente solo se ci trovassimo di fronte a una operazione fatta prevalentemente a debito e a tassi stranamente umani, "i tassi umani" io li spiegherei così. Attenzione, come detto sopra, qui la proprietà passa di mano per davvero, non si tratterebbe di interposizione fittizia, il vecchio proprietario darebbe solamente una mano per favorire la riuscita dell'affare e quindi tutelare il patrimonio della Fininvest. Se il piano industriale è considerato credibile il rischio alla fine sarebbe tollerabile, specie se si tratta di "funzionalizzare" e rendere utili soldi magari lievemente "problematici".
Il problema nelle operazioni a leva è il debito "mezzanino", quello più rischioso (tassi che fischiavano al 20% annuo composto per il take-over del MU limitatamente a questa fetta di debito, erogata a Glazer da alcuni fondi di investimento; mentre il debito senior, a tassi molto più bassi perché assistito da ipoteca sullo stadio, fu erogato da alcune banche): se ci butti sopra una garanzia supplementare lo puoi addomesticare di molto, donando alla intera operazione una maggiore viabilità finanziaria e quindi alzando drammaticamente le probabilità di successo complessive, e il successo sportivo chiaramente sarebbe figlio del successo economico.

PS
Se invece emergesse che questa operazione è fatta in gran parte con capitale proprio, il discorso fatto sopra non avrebbe alcuna ragion d'essere, naturalmente, sebbene sia improbabile IMHO (poi sbaglierò eh) che banche ed entità finanziarie forniscano gran parte del capitale di rischio per una operazione di questo tipo assumendosi il ruolo di proprietari in prima battuta, se sono mosse da intenti esclusivamente di mercato.
Vediamo. Le ultime indiscrezioni parlavano di emersione di equity da domicilii offshore di una serie di soggetti per la raccolta del saldo prezzo, come alternativa al prestito ponte bancario. La differenza, in termini di impatto finanziario, lo sappiamo, non è di poco conto, specie se riguarda anche i fondi necessari alla gestione successiva. Mancano ancora troppi tasselli, dai soldi che devono uscire dalla Cina, a quelli che sono già fuori, alle garanzie patrimoniali e finanziarie della intera operazione, alla interessenza di questi garanti alla pianta societaria. Il puzzle si intravvede nella forma, ma la sostanza deve prendere ancora corpo. Non vedo comunque differenze sostanziali rispetto alle m&a oltremare delle compagnie cinesi del passato, importi a parte, si capisce. :)
 
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La storia delle commissioni del 30% sulla futura rivendita, non stanno nè in cielo e nemmeno in terra. Se usi come esempio Pogba, sappi che su di lui, non si fosse trattato della Juve, qualsiasi procura sportiva avrebbbe aperto un fascicolo partendo dalle dichiarazioni di Raiola che facevano trasparire una specie di comproprietà tra lui e la Juve.

Per quanto riguarda le commissioni alla firma, quelle le paga l'assistito, non il club, quindi anche in quel caso, sarà Donnarumma che dovrà riconoscere le commissioni al suo agente, sulle cifre non esagererei, parliamo sempre di un ragazzino di 18 anni e sappiamo quanto fece male ad un ragazzino di 18anni il contratto multimilionario strappato da Raiola alla sua squadra (parlo di Balotelli)

Credo si tratti su di un rinnovo a 2/3 milioni netti a salire e sopratutto non ci sarà alcuna clausola rescissoria, se non da 300/400 milioni.

Mica ho detto che sará cosí.
Dico che chi pretende che si faccia il closing il 20 per rinnovare Donnarumma il 25 non tiene conto di probabili richieste indecenti del pizzaiolo. Poi voi siete tutti certi che Raiola la sta tirando lunga solo per essere presentato ai cinesi e firmerá un bel contratto quinquennale a due milioni.....auguri.
 
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