Ravezzani:"Calvario Milan. Inadeguatezza al potere".

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Fabio Ravezzani dalle colonne di Tuttosport in edicola oggi, 26 settembre, sulla situazione del Milan:"Vorrei esternare tutta la mia solidarietà ai tifosi del Milan, comprensibilmente tristi e de- pressi. Partiti senza grandi speranze, dopo un mercato anonimo (siamo sinceri: chi poteva entusiasmarsi per Giampaolo, Leao, Duarte ecc?), colpiti nel portafoglio per il caro biglietti, disorientati perché sentono i dirigenti parlare solo di stadio nuovo (hanno commissionato perfino un sondaggio su questo argomento!). Solidarietà per chi soffre e non sa nemmeno con chi prendersela. E soffre da troppi anni, ormai, per scelte sempre più inspiegabilie autolesioniste.Ne abbiamo fatto un breve elenco a Qui studio a voi stadio che vi sottopongo per riflettere.
20 aprile 2011: Silvio Berlusconi s’inventa il doppio amministratore delegato. Nel Milan inizia una guerra senza esclusione di col- pi tra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani. 12 gennaio 2012: saltano, per un improvviso nodi Berlusconi, il
trasferimento di Pato al Psg e l’arrivo di Tevez che poi farà grande la Juve. 17 luglio 2012: vengono ceduti Ibrahimovic e Thiago Silva dopo aver garantito che sarebbero rimasti.
13 gennaio 2014: viene esonerato Allegri che poi farà grande la Juve. Al suo posto arriva Seedorf che dimostrerà anche altrove di essere un pessimo allenatore.
13 aprile 2017: dopo uno sconcertante balletto di probabili compratori veri o finti arriva lo sconosciuto Mr Li che affida la società a Fassone. Quest’ultimo garantisce che il Milan fatturerà solo in Cina oltre 200 milioni di euro nel giro di un biennio.
10 luglio 2018: il Milan non avrebbe neppure i soldi per iscriversi al campionato e viene salvato dal Fondo Elliott che lo rileva per l’impossibilità dell’ex presidente di pagare i debiti (un’umiliazione mai provata prima dal glorioso club rossonero).
A proposito di umiliazioni: il Milan subisce per due anni consecutivi la richiesta di esclusione dalle competizioni internazionali per l’eccessivo sbilancio finanziario e alla fine patteggia con l’Uefa la squalifica per una stagione. Nel frattempo il club colleziona un impressionante numero di debuttanti ai suoi vertici. Nell’ordine abbiamo: Li e Singer (non avevano mai posseduto prima un club di calcio). Malgrado questo ne affidano la gestione ad altri esordienti (Fassone come amministratore delegato e Gazidis che lo aveva fatto in Inghilterra, ma è del tutto digiuno di calcio italiano, non parla nemmeno la lingua). Questi ultimi puntano su direttori sportivi esperti? Nemmeno per idea: Mirabelli, Leonardo, Boban e Maldini non avevano mai operato prima in Italia. E gli allenatori? Gattuso all’esordio in serie A, quindi Giampaolo che non aveva mai allenato prima una grande. Questa massa di debuttanti poteva partorire una squadra vincente?La risposta alle prossime puntate. Senza nutrire eccessive speranze".
 
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Fabio Ravezzani dalle colonne di Tuttosport in edicola oggi, 26 settembre, sulla situazione del Milan:"Vorrei esternare tutta la mia solidarietà ai tifosi del Milan, comprensibilmente tristi e de- pressi. Partiti senza grandi speranze, dopo un mercato anonimo (siamo sinceri: chi poteva entusiasmarsi per Giampaolo, Leao, Duarte ecc?), colpiti nel portafoglio per il caro biglietti, disorientati perché sentono i dirigenti parlare solo di stadio nuovo (hanno commissionato perfino un sondaggio su questo argomento!). Solidarietà per chi soffre e non sa nemmeno con chi prendersela. E soffre da troppi anni, ormai, per scelte sempre più inspiegabilie autolesioniste.Ne abbiamo fatto un breve elenco a Qui studio a voi stadio che vi sottopongo per riflettere.
20 aprile 2011: Silvio Berlusconi s’inventa il doppio amministratore delegato. Nel Milan inizia una guerra senza esclusione di col- pi tra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani. 12 gennaio 2012: saltano, per un improvviso nodi Berlusconi, il
trasferimento di Pato al Psg e l’arrivo di Tevez che poi farà grande la Juve. 17 luglio 2012: vengono ceduti Ibrahimovic e Thiago Silva dopo aver garantito che sarebbero rimasti.
13 gennaio 2014: viene esonerato Allegri che poi farà grande la Juve. Al suo posto arriva Seedorf che dimostrerà anche altrove di essere un pessimo allenatore.
13 aprile 2017: dopo uno sconcertante balletto di probabili compratori veri o finti arriva lo sconosciuto Mr Li che affida la società a Fassone. Quest’ultimo garantisce che il Milan fatturerà solo in Cina oltre 200 milioni di euro nel giro di un biennio.
10 luglio 2018: il Milan non avrebbe neppure i soldi per iscriversi al campionato e viene salvato dal Fondo Elliott che lo rileva per l’impossibilità dell’ex presidente di pagare i debiti (un’umiliazione mai provata prima dal glorioso club rossonero).
A proposito di umiliazioni: il Milan subisce per due anni consecutivi la richiesta di esclusione dalle competizioni internazionali per l’eccessivo sbilancio finanziario e alla fine patteggia con l’Uefa la squalifica per una stagione. Nel frattempo il club colleziona un impressionante numero di debuttanti ai suoi vertici. Nell’ordine abbiamo: Li e Singer (non avevano mai posseduto prima un club di calcio). Malgrado questo ne affidano la gestione ad altri esordienti (Fassone come amministratore delegato e Gazidis che lo aveva fatto in Inghilterra, ma è del tutto digiuno di calcio italiano, non parla nemmeno la lingua). Questi ultimi puntano su direttori sportivi esperti? Nemmeno per idea: Mirabelli, Leonardo, Boban e Maldini non avevano mai operato prima in Italia. E gli allenatori? Gattuso all’esordio in serie A, quindi Giampaolo che non aveva mai allenato prima una grande. Questa massa di debuttanti poteva partorire una squadra vincente?La risposta alle prossime puntate. Senza nutrire eccessive speranze".

Infierisce troppo ma ha ragione.
 

Route66

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Fabio Ravezzani dalle colonne di Tuttosport in edicola oggi, 26 settembre, sulla situazione del Milan:"Vorrei esternare tutta la mia solidarietà ai tifosi del Milan, comprensibilmente tristi e de- pressi. Partiti senza grandi speranze, dopo un mercato anonimo (siamo sinceri: chi poteva entusiasmarsi per Giampaolo, Leao, Duarte ecc?), colpiti nel portafoglio per il caro biglietti, disorientati perché sentono i dirigenti parlare solo di stadio nuovo (hanno commissionato perfino un sondaggio su questo argomento!). Solidarietà per chi soffre e non sa nemmeno con chi prendersela. E soffre da troppi anni, ormai, per scelte sempre più inspiegabilie autolesioniste.Ne abbiamo fatto un breve elenco a Qui studio a voi stadio che vi sottopongo per riflettere.
20 aprile 2011: Silvio Berlusconi s’inventa il doppio amministratore delegato. Nel Milan inizia una guerra senza esclusione di col- pi tra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani. 12 gennaio 2012: saltano, per un improvviso nodi Berlusconi, il
trasferimento di Pato al Psg e l’arrivo di Tevez che poi farà grande la Juve. 17 luglio 2012: vengono ceduti Ibrahimovic e Thiago Silva dopo aver garantito che sarebbero rimasti.
13 gennaio 2014: viene esonerato Allegri che poi farà grande la Juve. Al suo posto arriva Seedorf che dimostrerà anche altrove di essere un pessimo allenatore.
13 aprile 2017: dopo uno sconcertante balletto di probabili compratori veri o finti arriva lo sconosciuto Mr Li che affida la società a Fassone. Quest’ultimo garantisce che il Milan fatturerà solo in Cina oltre 200 milioni di euro nel giro di un biennio.
10 luglio 2018: il Milan non avrebbe neppure i soldi per iscriversi al campionato e viene salvato dal Fondo Elliott che lo rileva per l’impossibilità dell’ex presidente di pagare i debiti (un’umiliazione mai provata prima dal glorioso club rossonero).
A proposito di umiliazioni: il Milan subisce per due anni consecutivi la richiesta di esclusione dalle competizioni internazionali per l’eccessivo sbilancio finanziario e alla fine patteggia con l’Uefa la squalifica per una stagione. Nel frattempo il club colleziona un impressionante numero di debuttanti ai suoi vertici. Nell’ordine abbiamo: Li e Singer (non avevano mai posseduto prima un club di calcio). Malgrado questo ne affidano la gestione ad altri esordienti (Fassone come amministratore delegato e Gazidis che lo aveva fatto in Inghilterra, ma è del tutto digiuno di calcio italiano, non parla nemmeno la lingua). Questi ultimi puntano su direttori sportivi esperti? Nemmeno per idea: Mirabelli, Leonardo, Boban e Maldini non avevano mai operato prima in Italia. E gli allenatori? Gattuso all’esordio in serie A, quindi Giampaolo che non aveva mai allenato prima una grande. Questa massa di debuttanti poteva partorire una squadra vincente?La risposta alle prossime puntate. Senza nutrire eccessive speranze".

Per stilare un simile elenco di dati che sono noti e arcinoti a tutti quanti, soprattutto a noi tifosi del Milan, penso abbia anche percepito del denaro.
Queste cose vengono dette da queste parti gratis tutti i santi giorni da molto tempo.
Complimenti per lo sguup...:fuma:
 
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Ha completamente ragione. Penso tra qualche anno a chi leggerà queste parole cosa penserà e dove saremo finiti
 
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Ravezzani ha scritto un Vangelo stavolta,non lo critico anche se ci sguazza perché purtroppo la colpa è di chi lo ha portato ad aver ragione.
 

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Fabio Ravezzani dalle colonne di Tuttosport in edicola oggi, 26 settembre, sulla situazione del Milan:"Vorrei esternare tutta la mia solidarietà ai tifosi del Milan, comprensibilmente tristi e de- pressi. Partiti senza grandi speranze, dopo un mercato anonimo (siamo sinceri: chi poteva entusiasmarsi per Giampaolo, Leao, Duarte ecc?), colpiti nel portafoglio per il caro biglietti, disorientati perché sentono i dirigenti parlare solo di stadio nuovo (hanno commissionato perfino un sondaggio su questo argomento!). Solidarietà per chi soffre e non sa nemmeno con chi prendersela. E soffre da troppi anni, ormai, per scelte sempre più inspiegabilie autolesioniste.Ne abbiamo fatto un breve elenco a Qui studio a voi stadio che vi sottopongo per riflettere.
20 aprile 2011: Silvio Berlusconi s’inventa il doppio amministratore delegato. Nel Milan inizia una guerra senza esclusione di col- pi tra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani. 12 gennaio 2012: saltano, per un improvviso nodi Berlusconi, il
trasferimento di Pato al Psg e l’arrivo di Tevez che poi farà grande la Juve. 17 luglio 2012: vengono ceduti Ibrahimovic e Thiago Silva dopo aver garantito che sarebbero rimasti.
13 gennaio 2014: viene esonerato Allegri che poi farà grande la Juve. Al suo posto arriva Seedorf che dimostrerà anche altrove di essere un pessimo allenatore.
13 aprile 2017: dopo uno sconcertante balletto di probabili compratori veri o finti arriva lo sconosciuto Mr Li che affida la società a Fassone. Quest’ultimo garantisce che il Milan fatturerà solo in Cina oltre 200 milioni di euro nel giro di un biennio.
10 luglio 2018: il Milan non avrebbe neppure i soldi per iscriversi al campionato e viene salvato dal Fondo Elliott che lo rileva per l’impossibilità dell’ex presidente di pagare i debiti (un’umiliazione mai provata prima dal glorioso club rossonero).
A proposito di umiliazioni: il Milan subisce per due anni consecutivi la richiesta di esclusione dalle competizioni internazionali per l’eccessivo sbilancio finanziario e alla fine patteggia con l’Uefa la squalifica per una stagione. Nel frattempo il club colleziona un impressionante numero di debuttanti ai suoi vertici. Nell’ordine abbiamo: Li e Singer (non avevano mai posseduto prima un club di calcio). Malgrado questo ne affidano la gestione ad altri esordienti (Fassone come amministratore delegato e Gazidis che lo aveva fatto in Inghilterra, ma è del tutto digiuno di calcio italiano, non parla nemmeno la lingua). Questi ultimi puntano su direttori sportivi esperti? Nemmeno per idea: Mirabelli, Leonardo, Boban e Maldini non avevano mai operato prima in Italia. E gli allenatori? Gattuso all’esordio in serie A, quindi Giampaolo che non aveva mai allenato prima una grande. Questa massa di debuttanti poteva partorire una squadra vincente?La risposta alle prossime puntate. Senza nutrire eccessive speranze".

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AndrasWave

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Fabio Ravezzani dalle colonne di Tuttosport in edicola oggi, 26 settembre, sulla situazione del Milan:"Vorrei esternare tutta la mia solidarietà ai tifosi del Milan, comprensibilmente tristi e de- pressi. Partiti senza grandi speranze, dopo un mercato anonimo (siamo sinceri: chi poteva entusiasmarsi per Giampaolo, Leao, Duarte ecc?), colpiti nel portafoglio per il caro biglietti, disorientati perché sentono i dirigenti parlare solo di stadio nuovo (hanno commissionato perfino un sondaggio su questo argomento!). Solidarietà per chi soffre e non sa nemmeno con chi prendersela. E soffre da troppi anni, ormai, per scelte sempre più inspiegabilie autolesioniste.Ne abbiamo fatto un breve elenco a Qui studio a voi stadio che vi sottopongo per riflettere.
20 aprile 2011: Silvio Berlusconi s’inventa il doppio amministratore delegato. Nel Milan inizia una guerra senza esclusione di col- pi tra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani. 12 gennaio 2012: saltano, per un improvviso nodi Berlusconi, il
trasferimento di Pato al Psg e l’arrivo di Tevez che poi farà grande la Juve. 17 luglio 2012: vengono ceduti Ibrahimovic e Thiago Silva dopo aver garantito che sarebbero rimasti.
13 gennaio 2014: viene esonerato Allegri che poi farà grande la Juve. Al suo posto arriva Seedorf che dimostrerà anche altrove di essere un pessimo allenatore.
13 aprile 2017: dopo uno sconcertante balletto di probabili compratori veri o finti arriva lo sconosciuto Mr Li che affida la società a Fassone. Quest’ultimo garantisce che il Milan fatturerà solo in Cina oltre 200 milioni di euro nel giro di un biennio.
10 luglio 2018: il Milan non avrebbe neppure i soldi per iscriversi al campionato e viene salvato dal Fondo Elliott che lo rileva per l’impossibilità dell’ex presidente di pagare i debiti (un’umiliazione mai provata prima dal glorioso club rossonero).
A proposito di umiliazioni: il Milan subisce per due anni consecutivi la richiesta di esclusione dalle competizioni internazionali per l’eccessivo sbilancio finanziario e alla fine patteggia con l’Uefa la squalifica per una stagione. Nel frattempo il club colleziona un impressionante numero di debuttanti ai suoi vertici. Nell’ordine abbiamo: Li e Singer (non avevano mai posseduto prima un club di calcio). Malgrado questo ne affidano la gestione ad altri esordienti (Fassone come amministratore delegato e Gazidis che lo aveva fatto in Inghilterra, ma è del tutto digiuno di calcio italiano, non parla nemmeno la lingua). Questi ultimi puntano su direttori sportivi esperti? Nemmeno per idea: Mirabelli, Leonardo, Boban e Maldini non avevano mai operato prima in Italia. E gli allenatori? Gattuso all’esordio in serie A, quindi Giampaolo che non aveva mai allenato prima una grande. Questa massa di debuttanti poteva partorire una squadra vincente?La risposta alle prossime puntate. Senza nutrire eccessive speranze".

Si è dimenticato di dire che nell'era Berlusconi e Galliani sono stati fatte zero operazioni per migliorare e sviluppare il marchio Milan, progetto stadio fallito e in campo solo figurine e parametro zero dopo 1000 cene da Giannino per decidere il mercato. E davanti alle telecamere una cascata di prese per il c... condite da "siamo a posto così", "ultracompetitivi" "più titolati del mondo" "tifosi non evoluti" "attaccare" "voglio il Milan a due punte".

Questa oltre che incompetenza e autolesionismo, è malafede.

Che dire, vi abbraccio tutti. Sono anni che soffriamo come dei cani. Come nessuno mai.
 

skinner

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cmq Ravezzani fissato negativamente con Seedorf, che come numeri e rendimento è stato uno dei migliori (o dei meno peggio). A QSVS ha proposto la formazione dei peggiori 11 dal 2011 a oggi e l'allenatore era Seedorf. Dimenticandosi per dire di Montella con le sue risate isteriche e di Mr. "Non puoi pensare di dominare l'Empoli a San Siro" Inzaghi.
 

MarcoG

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Lasciamo stare il periodo di Silvio, e lo dobbiamo lasciare stare perché saremmo ipocriti (e in buona parte lo siamo) a parlare male dell'ultimo periodo dimenticando quanto fatto prima. A Berlusconi, per quanto sia difficile ammetterlo, dobbiamo tanto.
Detto questo, il perché delle scelte recenti, dal periodo Fassone e Lii, lasciano molto perplessi.

Diciamo che il discorso proprietari lascia il tempo che trova, non è che i proprietari di club di calcio prima debbano averne avuti altri, praticamente sono sempre tutti novizi...
Stessa cosa per il discorso AD (se escludiamo Fassone), non esistono solo AD che hanno operato in italia, ed anzi, vista la situazione del calcio italiano in termini di mentalità, sponsor e funzionamento economico, prenderlo da fuori ha un suo senso in ottica di un tentativo di miglioramento: poi si può parlare di Gazidis, ma in questo caso, dobbiamo valutare tra due o tre bilanci, controllando la situazione economica del club, che è tuttavia già ora in netto miglioramento a parità di risultati sportivi.

Da qui in giù la situazione diventa grottesca.
Mirabelli? Vabbè, un caso... Leonardo? Vabbè, novizio ma con esperienza di giocatori e amicizie... Maldini? Vabbè, ma solo se non opera da solo e impara il mestiere da uno navigato... Boban? Sarebbe lui il navigato??? Boh, altro principiante.

Intendete, magari dimostreranno di essere dei fenomeni, ma qualsiasi novizio è destinato a commettere errori. Già fanno errori i navigati e gli sgamati, figuriamoci loro. Già dobbiamo fare crescere i giocatori, il settore economico e sportivo... non ci possiamo permettere di far crescere anche i dirigenti: da qualche parte serve un punto saldo di ineluttabile competenza.
 

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