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Su Leao (ma il discorso identico vale per Theo) si fanno sempre e troppe valutazioni individuali, come fosse un giocatore di tennis.
Nel derby è entrato e ha spaccato la partita, facendocela vincere, perchè ha trovato una squadra quadrata, organizzata, viva e in partita nonostante fossimo sotto di due reti.
Lui come chiunque dipende dal contesto.
Se attorno ha una squadra, lui fa valere le sue qualità uniche che lo rendono un fuoriclasse.
Se attorno ha un gregge di pecore, lui fa vedere i suoi difetti che lo rendono il giocatore piu odiato della storia del tifo milanista.
Ma se togliamo Leao dal contesto e lo valutiamo come giocatore in se, è un fuoriclasse vero e proprio, baciato da dio con doti disumane che toccano ad una persona su un miliardo. Questo lo dico e lo ripeto da sempre, perchè per me è evidente e indiscutibile.
Ecco detto questo, e ribadisco che il discorso sia applica anche a Theo, continuo a dire che io Leao lo vedo cambiato tantissimo da questa estate. E' piu leader, piu motivato, dentro la squadra e cattivo, e lo sostenevo anche quando avevamo un idiota in panchina che gli preferiva Okafor.
Io penso che non ho sentito mai nessuno al mondo dire che Leao non sia un talento raro (vabbe tranne cassano, ma cassano se non dice scemenze non lo telefona neanche la madre).
Il problema di Leao, che è simile a quello di theo, è che lui puo essere un 10 (voto performance), si accontenta di essere un 8 e spesso fa 6.
Io le statistiche non le guardo tanto ne nel bene ne nel male, perche le statistiche di Leao sono sempre sopra la media, pero la partita con l inter evidenzia che puo fare partite da prestazione stellare, senza toccare le statistiche. Leao contro l inter era ovunque, fa un assist partendo da sinistra, facendo il movimento al centro e scaricando palla da destra, quando Leao ha voglia di muoversi, fa male. In diverse partite pero abbraccia la linea di sinistra e diventa mono corda. Poi sicuramente c'è anche da dire che è un giocatore che vuole spazio, e va a nozze con una partita come quella contro l inter, che attacca e si apre, mentre fa meno con le squadrette, chiuse in difesa.
Il problema di Leao non è mai stato il talento o le capacità, è sempre stata la testa, bisogna vedere se ha la testa di fare gli ultimi due passi per diventare il top, non se ha la possibilità di farlo, che è indiscutibile.