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A Priverno, vicino Latina, nella notte del 2 novembre scorso una donna italiana di 30 anni è stata stuprata da un tunisino senza fissa dimora di 22 anni.
Ora si sfoga sui social, anche contro i commenti di chi le ha rimproverato di aver accettato un passaggio da lui:
"Era un conoscente.
Avevo fretta di tornare da mia figlia.
Ho accettato il passaggio (e ho sbagliato).
Ma solo per questo è stato giusto subire tutto ciò?
Ho sopportato il freddo nuda sei ore in mezzo alle spine e agli alberi per non farmi trovare, perché mi ha cercata per ore.
Quando non mi ha più cercata, e quando sentivo che il mio corpo non si muoveva più perché intorpidito dal freddo e dallo shock, pur di trovare un'uscita sicura dove poter chiedere aiuto, mi sono portata avanti al petto tutti gli alberi, i rami e le spine camminando al buio pesto.
Sapete perché?
Per tornare da mia figlia.
La mia unica ragione di vita
Per sei interminabili ore bloccata lì.
Ho il corpo ricoperto di ferite ma non è stato nemmeno un pizzico rispetto al dolore della lontananza di una madre dalla propria figlia
Non sono io che mi devo vergognare.
Ma quell'essere che credeva che avrebbe schiacciato una donna.
Forse è riuscito a farmi del male, ma non conosceva la forza di una mamma
Non ti farò vincere nemmeno un giorno di più regalandoti la mia tristezza o il mio dolore"
L'uomo è stato arrestato e portato nel carcere di Latina.
Ha negato tutto asserendo invece che avessero una relazione già da tre settimane e che quella sera l'avesse lasciata a casa mentre lui andava al bar per poi non trovarla più al suo ritorno
Non ha convinto il giudice che ha disposto la custodia cautelare.
Ora si sfoga sui social, anche contro i commenti di chi le ha rimproverato di aver accettato un passaggio da lui:
"Era un conoscente.
Avevo fretta di tornare da mia figlia.
Ho accettato il passaggio (e ho sbagliato).
Ma solo per questo è stato giusto subire tutto ciò?
Ho sopportato il freddo nuda sei ore in mezzo alle spine e agli alberi per non farmi trovare, perché mi ha cercata per ore.
Quando non mi ha più cercata, e quando sentivo che il mio corpo non si muoveva più perché intorpidito dal freddo e dallo shock, pur di trovare un'uscita sicura dove poter chiedere aiuto, mi sono portata avanti al petto tutti gli alberi, i rami e le spine camminando al buio pesto.
Sapete perché?
Per tornare da mia figlia.
La mia unica ragione di vita
Per sei interminabili ore bloccata lì.
Ho il corpo ricoperto di ferite ma non è stato nemmeno un pizzico rispetto al dolore della lontananza di una madre dalla propria figlia
Non sono io che mi devo vergognare.
Ma quell'essere che credeva che avrebbe schiacciato una donna.
Forse è riuscito a farmi del male, ma non conosceva la forza di una mamma
Non ti farò vincere nemmeno un giorno di più regalandoti la mia tristezza o il mio dolore"
L'uomo è stato arrestato e portato nel carcere di Latina.
Ha negato tutto asserendo invece che avessero una relazione già da tre settimane e che quella sera l'avesse lasciata a casa mentre lui andava al bar per poi non trovarla più al suo ritorno
Non ha convinto il giudice che ha disposto la custodia cautelare.