Polonia: stop armi a Kiev

Toby rosso nero

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La Polonia annuncia, per voce del primo ministro, che non fornirà più armi a Kiev.

"Interrompiamo la fornitura di armi all’Ucraina, perché ora ci stiamo armando, dobbiamo difenderci."
La dichiarazione inattesa arriva poche ore dopo che Varsavia aveva convocato d’urgenza l’ambasciatore ucraino per protestare contro l’attacco di Zelensky, che, nell’intervento alle Nazioni Unite, aveva puntato l’indice contro alcuni paesi per i quali la solidarietà all’Ucraina è solo “teatro politico”, mentre con le loro azioni “preparano il terreno alla Russia”.

Da mesi le relazioni Varsavia-Kiev si erano notevolmente complicate a causa dell’embargo imposto da Varsavia sull’import di grano di Kiev. ll governo polacco vuole tenere fuori dai propri confini il grano ucraino per proteggere i propri agricoltori.
 

Andris

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sono quattro i paesi che hanno bloccato il grano ucraino importato, che distrugge il mercato agricolo interno: Ungheria, Slovacchia, Polonia e Romania (quest'ultima almeno per 30 giorni)

in Slovacchia è caduto il governo di centro-destra ed è favorito il ritorno del socialista, già due volte primo ministro, Fico che è contro gli aiuti a Kiev

in Repubblica Ceca sono mesi che la popolazione scende in piazza contro il governo per il costo della vita sempre meno sostenibile, mentre loro aiutano Kiev

questa vicenda dimostra ancora una volta l'incoscienza verso la propria popolazione di chi governa a Kiev
ci sono 10 milioni di ucraini espatriati attraverso Europa, loro attaccano le persone che li aiutano senza ricevere soldi
in una situazione del genere non dovresti neanche bisbigliare sotto la doccia una parola contro chi ti aiuta, invece questi si sentono titolati a poter gettare fango su tutto e tutti incuranti delle conseguenze per i loro connazionali all'estero
dopo la guerra, ammesso che restino in vita, dovranno tutti essere esiliati per non trovarsi ancora con un governo di pupazzi teleguidati come quello prima di Zelensky
 
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7vinte

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Per fare i lecca lecca di Bidet, le destre in europa si sono suicidate. Spagna docet.
Fabri perdonami ma non c'entra assolutamente nulla, in Spagna la popolazione è a sostengo degli aiuti a Kiev, anche a Destra, infatti hanno preso il 56% in tutta la Spagna centrale e meridionale, hanno perso perché per colpa di Vox il PSOE ha sbancato in Catalogna e Euksadi
 

Brotherhedo

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sono quattro i paesi che hanno bloccato il grano ucraino importato, che distrugge il mercato agricolo interno: Ungheria, Slovacchia, Polonia e Romania (quest'ultima almeno per 30 giorni)

in Slovacchia è caduto il governo di centro-destra ed è favorito il ritorno del socialista, già due volte primo ministro, Fico che è contro gli aiuti a Kiev

in Repubblica Ceca sono mesi che la popolazione scende in piazza contro il governo per il costo della vita sempre meno sostenibile, mentre loro aiutano Kiev

questa vicenda dimostra ancora una volta l'incoscienza verso la propria popolazione di chi governa a Kiev
ci sono 10 milioni di ucraini espatriati attraverso Europa, loro attaccano le persone che li aiutano senza ricevere soldi
in una situazione del genere non dovresti neanche bisbigliare sotto la doccia una parola contro chi ti aiuta, invece questi si sentono titolati a poter gettare fango su tutto e tutti incuranti delle conseguenze per i loro connazionali all'estero
dopo la guerra, ammesso che restino in vita, dovranno tutti essere esiliati per non trovarsi ancora con un governo di pupazzi teleguidati come quello prima di Zelensky

Qui in Slovacchia il 30 Settembre si vota e come scrivi te, Fico e` favorito secondo tutti i sondaggi.

Le tematiche principali discusse nei mesi precedenti sono 3 e sono tutte legate alla situazione Ucraina:

- La situazione energetica, dove la Slovacchia dipende totalmente dalla Russia per il petrolio (e non ne ha mai bloccato l'importazione, con tanto di nota del ministro, dove diceva che in caso di blocco tutto il settore meccanico chiude, con tutto cio` che ne consegue...p.s. la Slovacchia e` il piu grande produttore automobilistico pro capite al mondo) e quasi integralmente per il gas (ha impotato e importa dalla Russia senza limitazioni).
Anche il precedente governo, cosiddetto filo atlantista, non ha staccato questo cordone ombelicale, per salvaguardare l'economia e il mercato interno.

- La situazione agro-alimentare, dove la Slovacchia non e` piu`, da anni ormai, indipendente: oltre il 91% di quello che arriva in tavola e` importato da Polonia e Ungheria principalmente. Di qui, a mio avviso, la decisione di non importare grano ucraino, di comune accordo con i principali fornitori.

- la crisi dei migranti Ucraini: su una popolazione di circa 5 milioni, oltre 300.000 sono i migranti Ucraini. C'e` un grosso malcontento per i sussidi che questi prendono, specialmente tra le classi piu` in la' con l'eta`, dove si percepiscono pensioni di 3/400 euro al mese, a fronte dei quasi 600 euro presi dagli Ucraini. I governi precedenti sono accusati di aver favorito questo.

In fin dei conti, a mio avviso, il paese ha un piede in due scarpe (basta vedere la semplice contrapposizione tra importare materie prime dalla Russia, ma fornire armamenti e supporto all'Ucraina) e chiunque sia eletto, cerchera` di mantenere questa situazione. Gran parte dei proclami fatti ultimamente, come del resto ovunque in periodo elettorale, verranno portati via dal vento.
 
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La Polonia annuncia, per voce del primo ministro, che non fornirà più armi a Kiev.

"Interrompiamo la fornitura di armi all’Ucraina, perché ora ci stiamo armando, dobbiamo difenderci."
La dichiarazione inattesa arriva poche ore dopo che Varsavia aveva convocato d’urgenza l’ambasciatore ucraino per protestare contro l’attacco di Zelensky, che, nell’intervento alle Nazioni Unite, aveva puntato l’indice contro alcuni paesi per i quali la solidarietà all’Ucraina è solo “teatro politico”, mentre con le loro azioni “preparano il terreno alla Russia”.

Da mesi le relazioni Varsavia-Kiev si erano notevolmente complicate a causa dell’embargo imposto da Varsavia sull’import di grano di Kiev. ll governo polacco vuole tenere fuori dai propri confini il grano ucraino per proteggere i propri agricoltori.
Le hanno finite mi sa :muhahah:

I polacchi sono i più preoccupati della situazione, se muoiono 40 milioni di ucraini ma anche qualche milione di soldati russi, stappano quello buono.
 

Swaitak

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La Polonia annuncia, per voce del primo ministro, che non fornirà più armi a Kiev.

"Interrompiamo la fornitura di armi all’Ucraina, perché ora ci stiamo armando, dobbiamo difenderci."
La dichiarazione inattesa arriva poche ore dopo che Varsavia aveva convocato d’urgenza l’ambasciatore ucraino per protestare contro l’attacco di Zelensky, che, nell’intervento alle Nazioni Unite, aveva puntato l’indice contro alcuni paesi per i quali la solidarietà all’Ucraina è solo “teatro politico”, mentre con le loro azioni “preparano il terreno alla Russia”.

Da mesi le relazioni Varsavia-Kiev si erano notevolmente complicate a causa dell’embargo imposto da Varsavia sull’import di grano di Kiev. ll governo polacco vuole tenere fuori dai propri confini il grano ucraino per proteggere i propri agricoltori.
e vabbè , la differenza la mette un signore alto e grosso
 

Marilson

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sono quattro i paesi che hanno bloccato il grano ucraino importato, che distrugge il mercato agricolo interno: Ungheria, Slovacchia, Polonia e Romania (quest'ultima almeno per 30 giorni)

in Slovacchia è caduto il governo di centro-destra ed è favorito il ritorno del socialista, già due volte primo ministro, Fico che è contro gli aiuti a Kiev

in Repubblica Ceca sono mesi che la popolazione scende in piazza contro il governo per il costo della vita sempre meno sostenibile, mentre loro aiutano Kiev

questa vicenda dimostra ancora una volta l'incoscienza verso la propria popolazione di chi governa a Kiev
ci sono 10 milioni di ucraini espatriati attraverso Europa, loro attaccano le persone che li aiutano senza ricevere soldi
in una situazione del genere non dovresti neanche bisbigliare sotto la doccia una parola contro chi ti aiuta, invece questi si sentono titolati a poter gettare fango su tutto e tutti incuranti delle conseguenze per i loro connazionali all'estero
dopo la guerra, ammesso che restino in vita, dovranno tutti essere esiliati per non trovarsi ancora con un governo di pupazzi teleguidati come quello prima di Zelensky

il problema e' zelensky in prima persona che oramai e' un invasato tipo frattesi al derby, sparisse lui la guerra finirebbe in 10 minuti
 
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