Pneumologo:"Vaccino lontano. Non programmate le vacanze".

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Il professor Mario Schiavina, pneumologo a Bologna, sulla situazione coronavirus:"A determinare se siamo in pace o in guerra. Adesso non siamo ancora in pace. Pensare che, perché c'è il sole, la gente possa andare in giro nelle città o possa già ora programmare di andare al mare in Riviera questa estate, per il momento, sono possibilità da dimenticare. Così come i ponti per il 25 aprile o il primo maggio. Procediamo con cautela, non facciamoci illusioni. Serve la massima prudenza. Il vaccino sembra essere ancora molto lontano, ora occorre concentrarsi sulla cura, sulla terapia e non lesinare sulle tac ai pazienti: la fotografia non mente e permette al radiologo di vedere subito lo stadio dell'infezione".
 

Ringhio8

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Me lo succhino tutti sti maledetti, sono complici. Ora tutti a dire é grave, non avrete più le vostre vite, quando chiedevamo di chiudere le frontiere tutti muti, maledetti
 

AntaniPioco

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Ad ascoltare i medici rimarremo in quarantena fino a che non ci sarà un vaccino. La verità è che prima o poi bisognerà ripartire convivendo col virus, indossando i dispositivi di sicurezza.
La società non può aspettare la medicina, i tempi sono troppo lunghi
 

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Ad ascoltare i medici rimarremo in quarantena fino a che non ci sarà un vaccino. La verità è che prima o poi bisognerà ripartire convivendo col virus, indossando i dispositivi di sicurezza.
La società non può aspettare la medicina, i tempi sono troppo lunghi

Soprattutto, se nel 2020 ci facciamo mettere in ginocchio a livello mondiale da un semplice coronavirus (e naturale, come dicono loro), significa che la medicina è ancora alla preistoria.
 

Jino

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Ad ascoltare i medici rimarremo in quarantena fino a che non ci sarà un vaccino. La verità è che prima o poi bisognerà ripartire convivendo col virus, indossando i dispositivi di sicurezza.
La società non può aspettare la medicina, i tempi sono troppo lunghi

Convivere con il virus, questa è la realtà delle cose. Bisogna inevitabilmente arrivare li. E tutti si devono adeguare. Come individuo diventa fondamentale utilizzare la mascherina, obbligatoria in posti chiusi, pure all'aperto se in posti affollati. Bar e ristoranti per sopravvivere si devono adeguare con l'asporto o al massimo con il take away. Bisogna rendersi conto che siamo in guerra e le guerre durano anni, non si può pensare di rimanere bloccati cosi fino al vaccino, sarebbe una rivolta popolare.
 

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Convivere con il virus, questa è la realtà delle cose. Bisogna inevitabilmente arrivare li. E tutti si devono adeguare. Come individuo diventa fondamentale utilizzare la mascherina, obbligatoria in posti chiusi, pure all'aperto se in posti affollati. Bar e ristoranti per sopravvivere si devono adeguare con l'asporto o al massimo con il take away. Bisogna rendersi conto che siamo in guerra e le guerre durano anni, non si può pensare di rimanere bloccati cosi fino al vaccino, sarebbe una rivolta popolare.

Sarà comunque una rivolta popolare. Perchè l'uomo postmoderno occidentale non ha alcuna intenzione di vivere con la museruola attaccata alla faccia, di evitare contatti sociali e di vivere come topi. Non siamo musi gialli.
 

Darren Marshall

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Ad ascoltare i medici rimarremo in quarantena fino a che non ci sarà un vaccino. La verità è che prima o poi bisognerà ripartire convivendo col virus, indossando i dispositivi di sicurezza.
La società non può aspettare la medicina, i tempi sono troppo lunghi

La si fa facile a dire che bisogna convivere col virus, se la convivenza finirà con l'aumento dei morti ogni giorno direi che non funziona.
 
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Convivere con il virus, questa è la realtà delle cose. Bisogna inevitabilmente arrivare li. E tutti si devono adeguare. Come individuo diventa fondamentale utilizzare la mascherina, obbligatoria in posti chiusi, pure all'aperto se in posti affollati. Bar e ristoranti per sopravvivere si devono adeguare con l'asporto o al massimo con il take away. Bisogna rendersi conto che siamo in guerra e le guerre durano anni, non si può pensare di rimanere bloccati cosi fino al vaccino, sarebbe una rivolta popolare.

Non possiamo convivere col virus se ancora non conosciamo nemmeno gli strascichi che lascia sul corpo umano.
Non sappiamo nemmeno se il corpo sviluppa immunità.
Sulla base di queste incertezze si può solo stare in trincea.
Non è vita, concordo con te , ma tutto ciò serve per la tutela della salute.

Bisogna studiare il plasma delle persone guarite, li avremo molte risposte circa la risposta immunitaria e la possibilità di realizzare un vaccino.
Mi pare di aver letto che tra i vari pazienti vi è distonia circa la presenza di immunoglobuline : questo sarebbe un dramma.
Anzi, una tragedia.
 

AntaniPioco

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La si fa facile a dire che bisogna convivere col virus, se la convivenza finirà con l'aumento dei morti ogni giorno direi che non funziona.

L'alternativa è la quarantena continua fino al vaccino o fino ad una cura, che arriverà tra mesi.
Arrivati a questo punto si deve ridurre ad un rischio ragionevole il contagio indossando guanti, mascherine, mettendo gel igienizzanti da usare obbligatoriamente fuori da ogni esercizio commerciale, praticando distanza sociale, e si deve ripartire. Non è più sostenibile la chiusura totale
Questo virus non scomparirà con la bacchetta magica, se ci dovesse essere una seconda ondata in autunno (con la spagnola successe) si replicherà tutto. L'unica soluzione è evitare che il virus si diffonda con i dispositivi di sicurezza
 

Milanforever26

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Non possiamo convivere col virus se ancora non conosciamo nemmeno gli strascichi che lascia sul corpo umano.
Non sappiamo nemmeno se il corpo sviluppa immunità.
Sulla base di queste incertezze si può solo stare in trincea.
Non è vita, concordo con te , ma tutto ciò serve per la tutela della salute.

Bisogna studiare il plasma delle persone guarite, li avremo molte risposte circa la risposta immunitaria e la possibilità di realizzare un vaccino.
Mi pare di aver letto che tra i vari pazienti vi è distonia circa la presenza di immunoglobuline : questo sarebbe un dramma.
Anzi, una tragedia.

Concordo con te..ma quale convivenza..sta porcheria va sconfitta e debellata..io non ci sto a dire "ok, vada come vada" e rischiare a 36 anni di beccarmi una schifezza che mi lascia strascichi fisici per tutta la vita..piuttosto sto un anno barricato in casa.

PS: poi oh, ognuno è nella sua situazione..io sono in casa da 20gg ormai, non vedo i miei amici praticamente dal primo caso, i miei genitori e nipoti non li vedo da 20gg..per fortuna posso lavorare da casa
 
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