Pitchfork: "Maneskin voto 2. Terribili, fanno alternativi vestiti da Gucci."

bobbylukr

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Dopo la bocciatura ai Grammy Awards, e la stroncatura di Atlantic, per i Maneskin arriva un'altra pesante batosta oltreoceano.

Pitchfork recensisce l'ultimo album Rush! dei Maneskin assegnandogli un lapidario 2.

"Il massimo che si può concedere a un album assolutamente tremendo sotto ogni punto di vista.
Irritante dal punto di vista vocale, banale da quello della scrittura dei testi, monodimensionale nelle melodie. È un album rock che suona tanto peggio quanto più è alto il volume al quale lo si ascolta.
Il tentativo più ardito di spiegare il loro status di alternativi a qualcosa è “Kool Kids”. Una lagna abbastanza curiosa, soprattutto se si considera che a lamentarsi è una band che non è soltanto vestita Gucci, ma è vestita da Gucci.
Il loro successo è basato sui talent show europei e sull’algoritmo. Sono il caos che si diffonde nel vuoto, e a noi resta il compito di trovare il senso di una band che sembra la parodia di una cover di Nme di inizio anni 2000 e il cui fascino potrebbe essere descritto come Cirque du Soleil: Buckcherry"

Non entro nel merito perché non li conosco né intendo conoscerli.
Diciamo però che se fossero americani sarebbero stati trattati diversamente. Gli americani sono sciovinisti come pochi e ultra protettivi dei loro personalissimi interessi. E non solo in campo musicale...
 
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Si spera che possa far rumore sta cosa, altrimenti è un voto a sé stante.

Questa è la legge dello show business, ti vendi chiulo e anima, ti fanno godere e poi finisci nel baratro.

Questi alla fine cosa fanno? Nulla. Ed il nulla un giorno sarà la loro destinazione.
Pirchfork è una rivista piuttosto influente in ambito musicale.
Comunque li ha stroncati pure Fantano, un critico molto seguito, con una video recensione sul suo canale YouTube
 

livestrong

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Dopo la bocciatura ai Grammy Awards, e la stroncatura di Atlantic, per i Maneskin arriva un'altra pesante batosta oltreoceano.

Pitchfork recensisce l'ultimo album Rush! dei Maneskin assegnandogli un lapidario 2.

"Il massimo che si può concedere a un album assolutamente tremendo sotto ogni punto di vista.
Irritante dal punto di vista vocale, banale da quello della scrittura dei testi, monodimensionale nelle melodie. È un album rock che suona tanto peggio quanto più è alto il volume al quale lo si ascolta.
Il tentativo più ardito di spiegare il loro status di alternativi a qualcosa è “Kool Kids”. Una lagna abbastanza curiosa, soprattutto se si considera che a lamentarsi è una band che non è soltanto vestita Gucci, ma è vestita da Gucci.
Il loro successo è basato sui talent show europei e sull’algoritmo. Sono il caos che si diffonde nel vuoto, e a noi resta il compito di trovare il senso di una band che sembra la parodia di una cover di Nme di inizio anni 2000 e il cui fascino potrebbe essere descritto come Cirque du Soleil: Buckcherry"
Purtroppo già da secoli l'opinione della critica non conta più una mazza in quasi ogni ambito. Continueranno a macinare vendite e generare interesse per un po', poi vivranno di rendita in Italia per il briciolo di attenzione che stanno ricevendo.
 
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Dopo la bocciatura ai Grammy Awards, e la stroncatura di Atlantic, per i Maneskin arriva un'altra pesante batosta oltreoceano.

Pitchfork recensisce l'ultimo album Rush! dei Maneskin assegnandogli un lapidario 2.

"Il massimo che si può concedere a un album assolutamente tremendo sotto ogni punto di vista.
Irritante dal punto di vista vocale, banale da quello della scrittura dei testi, monodimensionale nelle melodie. È un album rock che suona tanto peggio quanto più è alto il volume al quale lo si ascolta.
Il tentativo più ardito di spiegare il loro status di alternativi a qualcosa è “Kool Kids”. Una lagna abbastanza curiosa, soprattutto se si considera che a lamentarsi è una band che non è soltanto vestita Gucci, ma è vestita da Gucci.
Il loro successo è basato sui talent show europei e sull’algoritmo. Sono il caos che si diffonde nel vuoto, e a noi resta il compito di trovare il senso di una band che sembra la parodia di una cover di Nme di inizio anni 2000 e il cui fascino potrebbe essere descritto come Cirque du Soleil: Buckcherry"
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