La bravura di un dirigente sta nello sbagliare meno possibile. Come quella di un allenatore sta nell'inquadrare subito il ruolo perfetto di un calciatore. I due si dovrebbero parlare e scegliere gli obiettivi di concerto.
De Ketelaere è un progetto di calciatore completamente da costruire tatticamente e, come anticipato subito da pochi, non era quello che ci serviva. Perché? perché è stato spacciato come trequartista, mentre a Bruges agiva da seconda punta che si defila a destra per rientrare col mancino. A Pioli e al suo modulo, per come intende lui il trequartista, serviva un centrocampista box to box di intensità abile nelle due fasi.
Io l'ho specificato qui nel mio primo intervento, dobbiamo prendere calciatori che si sono già formati nelle medio piccole o nelle grandi di campionati minori, che devono fare solo l'ultimo passo, e che devono necessariamente incastrarsi alla perfezione nel modulo e nella filosofia dell'allenatore che li guida. Altrimenti faranno sempre fatica, ma tutti, non solo i giovani. Un po' come ha fatto fatica Leao, che prima di essere inquadrato come ala, è stato sballottato un po' ovunque, soprattutto da punta spalle alla porta; sarebbe esploso prima, se fosse stato messo subito ala con costanza.
Milinkovic Savic può essere un obiettivo, dipende dal budget e da quanto ricavi dalle cessioni, ma anche dalle richieste di LOtito: se ti spara dai 40 in su può andare alla Juve, che lì son abituati a far quadrare i conti coi magheggi. Non c'è solo lui, comunque. Basta avere le idee giuste, secondo me, e sapere come si vuole giocare agendo di conseguenza.