Pioli:"Donnarumma esemplare, mio rinnovo non priorità"

kipstar

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Super_Lollo;2352475 ha scritto:
No, Ibra ad oggi è l unica punta di ruolo.

non sono sicuro sai....Anche Ante e Rafa nella lista dei convocati vengono messi come attaccanti.....di solito.....
 
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Super_Lollo;2352475 ha scritto:
No, Ibra ad oggi è l unica punta di ruolo.

Dice testualmente "ma ci vuole il quarto attaccante". Quindi secondo te ne verranno comprati altri 3?

Giofa;2352488 ha scritto:
Non sono così sicuro, perchè spero che Rebic e Leao sia considerati quasi esclusivamente ali sinistre. Poi Ibra e Giroud li considerei al 50%, quindi un'altra punta la prenderei (e penso e spero anche Pioli)

Dice quarto attaccante. Cosa intende quindi? Il discorso Ibra e Giroud al 50% ci pure starebbe (più per Ibra credo).
 

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Tifo'o;2352427 ha scritto:
Pioli a Repubblica in una lunga intervista sulla stagione del Milna


"Il rinnovo del mio contratto non è la priorità, con Maldini e Massara si parlerà soprattutto di come migliorare la squadra in vista della Champions League. La bella addormentata si risveglierà nella sua casa: in mezzo ai più grandi club. Prima dell'Atalanta ho chiesto ai ragazzi: volete ancora giocare col Rio Ave o è ora di Bayern, City e PSG? Un po' strano che i vicecampioni d'Italia siano messi in quarta fascia. Ma vogliamo crescere: affrontare le più forti aiuta, dovrà essere l'anno della nostra conferma. Mi sento fortunato a lavorare in questo club e con questo gruppo. Mi sarebbe piaciuto ripercorrere il Giro del mio idolo Bugno, in rosa dalla prima all'ultima tappa. Ma il calo era normale. Non abbiamo mai avuto dubbi sui principi di gioco, lavorando sui particolari".

"La creatività i miei dirigenti l’hanno già dimostrata. A parte Ibrahimovic, sul quale avevo ovviamente espresso parere positivo, penso a Kjaer e Saelemaekers, a Tomori che non conoscevo, se non per uno spezzone. Qualunque sarà il budget, il nome Milan continua a essere un richiamo. L'importante è avere costruito una base di 10-12 giocatori da squadra di vertice, come Theo Hernandez, Tomori, Kjaer, Kessié, Calabria, Calhanoglu, Ibrahimovic. Ora dobbiamo migliorare il gruppo: la conferma è la cosa più difficile".
"Nomi maturi o linea giovane? Se nei 5 campionati principali siamo la squadra più giovane tra le prime, è perché abbiamo dimostrato maturità. Che non è questione di età, ma di atteggiamento. Nel calcio moderno servono giocatori con due doti: intelligenza e capacità di accelerare. Prima il Milan era monopasso, oggi bisogna reggere l'uno contro uno a campo aperto".

"Donnarumma? Professionista esemplare, concentrato sul campo. Poi una trattativa può funzionare oppure no. Ci siamo sentiti e ringraziati a vicenda, è un rapporto sincero. Gli ho fatto gli auguri per l'Europeo".
"Ibra ha giocato metà delle gare? Mi dispiace per gli infortuni di Mandzukic, scelto per alternarsi con lui senza che calasse il livello. Zlatan non potrà giocarle tutte. Sa quando forzare: il rapporto è sincero. La Champions è meno pesante dell'Europa League il giovedì. Ma ci vuole il quarto attaccante".
"Kessié è il nuovo leader? Ne abbiamo più di uno, lo è anche Kjaer. Franck nelle difficoltà è il riferimento dei compagni. Fino a un minuto prima dell'allenamento è lì che balla e sembra che non gli interessi, poi è un esempio per tutti".

"La Superlega? La meritocrazia è alla base dello sport, però Uefa e Fifa devono chiedersi perché club così importanti hanno pensato alla scissione. Significa che il sistema ha fallito. Barcellona, Real Madrid e Juventus rischiano la Champions? A me sembra inevitabile un tavolo tra le componenti del calcio europeo, per sviluppare il prodotto: servono confronti e cambiamenti".
"Il Milan deve tornare sul tetto d'Europa. L'unico rimpianto è l'eliminazione col Manchester United: il gol annullato a Kessié a Manchester e il ritorno senza Ibra, Rebic e Leao. Si dice che le italiane non abbiano ritmo e intensità, ma noi in Europa non siamo mai andati in difficoltà. Però da qui a pensare di potersela giocare con Chelsea, Bayern, City, c'è un percorso di crescita, fatto di anni in Champions".
"Sarà la mia prima Champions. È una crescita continua: la passione mi permette di essere curioso, voglioso di migliorare. Mi sento completo. Ma ho voglia di cimentarmi contro i più grandi allenatori".

"Il tetto d'Italia è più vicino? Un passo per volta. L'Inter ci ha messo anni e investimenti, la Juventus sarà di nuovo tra le favorite. Noi non dobbiamo perdere determinazione ed entusiasmo. La nostra proprietà ci sostiene e ci tutela".
"La differenza di rendimento tra casa e trasferta? Non siamo mai mancati nel controllo del gioco, ma in casa abbiamo dati molto negativi nell'uno contro uno offensivo: non abbiamo tanti giocatori che saltano l'avversario".

"Le accuse per i 20 rigori a favore? Non mi toccano: ne avremmo meritati di più. Il Var torni alle origini: intervento in caso di errore evidente dell'arbitro. E poi basta fidarsi del fermo immagine: sullo slancio, un contatto in foto lo vedi sempre, ma il calcio non è mica statico. Mi permetto anche un consiglio al designatore Rizzoli, che stimo: coppie fisse arbitro-Var, che si alternino nei due ruoli per affinare uno stesso modo di arbitrare. Oggi cambiano di continuo: spesso si nota scarsa simbiosi".

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Giofa

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uolfetto;2352492 ha scritto:
Dice testualmente "ma ci vuole il quarto attaccante". Quindi secondo te ne verranno comprati altri 3?



Dice quarto attaccante. Cosa intende quindi? Il discorso Ibra e Giroud al 50% ci pure starebbe (più per Ibra credo).

Mi arrendo, ho sperato non fosse così ma in effetti hai ragione. A questo punto non può essere Giroud IMHO
 

malos

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Admin;2352429 ha scritto:
Speriamo bene. C'è davvero tanto da sperare per la prossima stagione...

Lo step in avanti deve farlo lui per primo.
 

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Tifo'o;2352427 ha scritto:
Pioli a Repubblica in una lunga intervista sulla stagione del Milna


"Il rinnovo del mio contratto non è la priorità, con Maldini e Massara si parlerà soprattutto di come migliorare la squadra in vista della Champions League. La bella addormentata si risveglierà nella sua casa: in mezzo ai più grandi club. Prima dell'Atalanta ho chiesto ai ragazzi: volete ancora giocare col Rio Ave o è ora di Bayern, City e PSG? Un po' strano che i vicecampioni d'Italia siano messi in quarta fascia. Ma vogliamo crescere: affrontare le più forti aiuta, dovrà essere l'anno della nostra conferma. Mi sento fortunato a lavorare in questo club e con questo gruppo. Mi sarebbe piaciuto ripercorrere il Giro del mio idolo Bugno, in rosa dalla prima all'ultima tappa. Ma il calo era normale. Non abbiamo mai avuto dubbi sui principi di gioco, lavorando sui particolari".

"La creatività i miei dirigenti l’hanno già dimostrata. A parte Ibrahimovic, sul quale avevo ovviamente espresso parere positivo, penso a Kjaer e Saelemaekers, a Tomori che non conoscevo, se non per uno spezzone. Qualunque sarà il budget, il nome Milan continua a essere un richiamo. L'importante è avere costruito una base di 10-12 giocatori da squadra di vertice, come Theo Hernandez, Tomori, Kjaer, Kessié, Calabria, Calhanoglu, Ibrahimovic. Ora dobbiamo migliorare il gruppo: la conferma è la cosa più difficile".
"Nomi maturi o linea giovane? Se nei 5 campionati principali siamo la squadra più giovane tra le prime, è perché abbiamo dimostrato maturità. Che non è questione di età, ma di atteggiamento. Nel calcio moderno servono giocatori con due doti: intelligenza e capacità di accelerare. Prima il Milan era monopasso, oggi bisogna reggere l'uno contro uno a campo aperto".

"Donnarumma? Professionista esemplare, concentrato sul campo. Poi una trattativa può funzionare oppure no. Ci siamo sentiti e ringraziati a vicenda, è un rapporto sincero. Gli ho fatto gli auguri per l'Europeo".
"Ibra ha giocato metà delle gare? Mi dispiace per gli infortuni di Mandzukic, scelto per alternarsi con lui senza che calasse il livello. Zlatan non potrà giocarle tutte. Sa quando forzare: il rapporto è sincero. La Champions è meno pesante dell'Europa League il giovedì. Ma ci vuole il quarto attaccante".
"Kessié è il nuovo leader? Ne abbiamo più di uno, lo è anche Kjaer. Franck nelle difficoltà è il riferimento dei compagni. Fino a un minuto prima dell'allenamento è lì che balla e sembra che non gli interessi, poi è un esempio per tutti".

"La Superlega? La meritocrazia è alla base dello sport, però Uefa e Fifa devono chiedersi perché club così importanti hanno pensato alla scissione. Significa che il sistema ha fallito. Barcellona, Real Madrid e Juventus rischiano la Champions? A me sembra inevitabile un tavolo tra le componenti del calcio europeo, per sviluppare il prodotto: servono confronti e cambiamenti".
"Il Milan deve tornare sul tetto d'Europa. L'unico rimpianto è l'eliminazione col Manchester United: il gol annullato a Kessié a Manchester e il ritorno senza Ibra, Rebic e Leao. Si dice che le italiane non abbiano ritmo e intensità, ma noi in Europa non siamo mai andati in difficoltà. Però da qui a pensare di potersela giocare con Chelsea, Bayern, City, c'è un percorso di crescita, fatto di anni in Champions".
"Sarà la mia prima Champions. È una crescita continua: la passione mi permette di essere curioso, voglioso di migliorare. Mi sento completo. Ma ho voglia di cimentarmi contro i più grandi allenatori".

"Il tetto d'Italia è più vicino? Un passo per volta. L'Inter ci ha messo anni e investimenti, la Juventus sarà di nuovo tra le favorite. Noi non dobbiamo perdere determinazione ed entusiasmo. La nostra proprietà ci sostiene e ci tutela".
"La differenza di rendimento tra casa e trasferta? Non siamo mai mancati nel controllo del gioco, ma in casa abbiamo dati molto negativi nell'uno contro uno offensivo: non abbiamo tanti giocatori che saltano l'avversario".

"Le accuse per i 20 rigori a favore? Non mi toccano: ne avremmo meritati di più. Il Var torni alle origini: intervento in caso di errore evidente dell'arbitro. E poi basta fidarsi del fermo immagine: sullo slancio, un contatto in foto lo vedi sempre, ma il calcio non è mica statico. Mi permetto anche un consiglio al designatore Rizzoli, che stimo: coppie fisse arbitro-Var, che si alternino nei due ruoli per affinare uno stesso modo di arbitrare. Oggi cambiano di continuo: spesso si nota scarsa simbiosi".

Leggete e quotate l'intervista completa
 

Solo

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Tifo'o;2352427 ha scritto:
Pioli a Repubblica in una lunga intervista sulla stagione del Milna


"Il rinnovo del mio contratto non è la priorità, con Maldini e Massara si parlerà soprattutto di come migliorare la squadra in vista della Champions League. La bella addormentata si risveglierà nella sua casa: in mezzo ai più grandi club. Prima dell'Atalanta ho chiesto ai ragazzi: volete ancora giocare col Rio Ave o è ora di Bayern, City e PSG? Un po' strano che i vicecampioni d'Italia siano messi in quarta fascia. Ma vogliamo crescere: affrontare le più forti aiuta, dovrà essere l'anno della nostra conferma. Mi sento fortunato a lavorare in questo club e con questo gruppo. Mi sarebbe piaciuto ripercorrere il Giro del mio idolo Bugno, in rosa dalla prima all'ultima tappa. Ma il calo era normale. Non abbiamo mai avuto dubbi sui principi di gioco, lavorando sui particolari".

"La creatività i miei dirigenti l’hanno già dimostrata. A parte Ibrahimovic, sul quale avevo ovviamente espresso parere positivo, penso a Kjaer e Saelemaekers, a Tomori che non conoscevo, se non per uno spezzone. Qualunque sarà il budget, il nome Milan continua a essere un richiamo. L'importante è avere costruito una base di 10-12 giocatori da squadra di vertice, come Theo Hernandez, Tomori, Kjaer, Kessié, Calabria, Calhanoglu, Ibrahimovic. Ora dobbiamo migliorare il gruppo: la conferma è la cosa più difficile".
"Nomi maturi o linea giovane? Se nei 5 campionati principali siamo la squadra più giovane tra le prime, è perché abbiamo dimostrato maturità. Che non è questione di età, ma di atteggiamento. Nel calcio moderno servono giocatori con due doti: intelligenza e capacità di accelerare. Prima il Milan era monopasso, oggi bisogna reggere l'uno contro uno a campo aperto".

"Donnarumma? Professionista esemplare, concentrato sul campo. Poi una trattativa può funzionare oppure no. Ci siamo sentiti e ringraziati a vicenda, è un rapporto sincero. Gli ho fatto gli auguri per l'Europeo".
"Ibra ha giocato metà delle gare? Mi dispiace per gli infortuni di Mandzukic, scelto per alternarsi con lui senza che calasse il livello. Zlatan non potrà giocarle tutte. Sa quando forzare: il rapporto è sincero. La Champions è meno pesante dell'Europa League il giovedì. Ma ci vuole il quarto attaccante".
"Kessié è il nuovo leader? Ne abbiamo più di uno, lo è anche Kjaer. Franck nelle difficoltà è il riferimento dei compagni. Fino a un minuto prima dell'allenamento è lì che balla e sembra che non gli interessi, poi è un esempio per tutti".

"La Superlega? La meritocrazia è alla base dello sport, però Uefa e Fifa devono chiedersi perché club così importanti hanno pensato alla scissione. Significa che il sistema ha fallito. Barcellona, Real Madrid e Juventus rischiano la Champions? A me sembra inevitabile un tavolo tra le componenti del calcio europeo, per sviluppare il prodotto: servono confronti e cambiamenti".
"Il Milan deve tornare sul tetto d'Europa. L'unico rimpianto è l'eliminazione col Manchester United: il gol annullato a Kessié a Manchester e il ritorno senza Ibra, Rebic e Leao. Si dice che le italiane non abbiano ritmo e intensità, ma noi in Europa non siamo mai andati in difficoltà. Però da qui a pensare di potersela giocare con Chelsea, Bayern, City, c'è un percorso di crescita, fatto di anni in Champions".
"Sarà la mia prima Champions. È una crescita continua: la passione mi permette di essere curioso, voglioso di migliorare. Mi sento completo. Ma ho voglia di cimentarmi contro i più grandi allenatori".

"Il tetto d'Italia è più vicino? Un passo per volta. L'Inter ci ha messo anni e investimenti, la Juventus sarà di nuovo tra le favorite. Noi non dobbiamo perdere determinazione ed entusiasmo. La nostra proprietà ci sostiene e ci tutela".
"La differenza di rendimento tra casa e trasferta? Non siamo mai mancati nel controllo del gioco, ma in casa abbiamo dati molto negativi nell'uno contro uno offensivo: non abbiamo tanti giocatori che saltano l'avversario".

"Le accuse per i 20 rigori a favore? Non mi toccano: ne avremmo meritati di più. Il Var torni alle origini: intervento in caso di errore evidente dell'arbitro. E poi basta fidarsi del fermo immagine: sullo slancio, un contatto in foto lo vedi sempre, ma il calcio non è mica statico. Mi permetto anche un consiglio al designatore Rizzoli, che stimo: coppie fisse arbitro-Var, che si alternino nei due ruoli per affinare uno stesso modo di arbitrare. Oggi cambiano di continuo: spesso si nota scarsa simbiosi".
Importante che abbia ripetuto ancora il concetto che non abbiamo gente in grado di saltare l'uomo. Lui sa benissimo che non possiamo fare un'altra stagione con quel cesso di reparto offensivo attuale. Speriamo che la società agisca di conseguenza.
 

Milanforever26

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Tifo'o;2352427 ha scritto:
Pioli a Repubblica in una lunga intervista sulla stagione del Milna


"Il rinnovo del mio contratto non è la priorità, con Maldini e Massara si parlerà soprattutto di come migliorare la squadra in vista della Champions League. La bella addormentata si risveglierà nella sua casa: in mezzo ai più grandi club. Prima dell'Atalanta ho chiesto ai ragazzi: volete ancora giocare col Rio Ave o è ora di Bayern, City e PSG? Un po' strano che i vicecampioni d'Italia siano messi in quarta fascia. Ma vogliamo crescere: affrontare le più forti aiuta, dovrà essere l'anno della nostra conferma. Mi sento fortunato a lavorare in questo club e con questo gruppo. Mi sarebbe piaciuto ripercorrere il Giro del mio idolo Bugno, in rosa dalla prima all'ultima tappa. Ma il calo era normale. Non abbiamo mai avuto dubbi sui principi di gioco, lavorando sui particolari".

"La creatività i miei dirigenti l’hanno già dimostrata. A parte Ibrahimovic, sul quale avevo ovviamente espresso parere positivo, penso a Kjaer e Saelemaekers, a Tomori che non conoscevo, se non per uno spezzone. Qualunque sarà il budget, il nome Milan continua a essere un richiamo. L'importante è avere costruito una base di 10-12 giocatori da squadra di vertice, come Theo Hernandez, Tomori, Kjaer, Kessié, Calabria, Calhanoglu, Ibrahimovic. Ora dobbiamo migliorare il gruppo: la conferma è la cosa più difficile".
"Nomi maturi o linea giovane? Se nei 5 campionati principali siamo la squadra più giovane tra le prime, è perché abbiamo dimostrato maturità. Che non è questione di età, ma di atteggiamento. Nel calcio moderno servono giocatori con due doti: intelligenza e capacità di accelerare. Prima il Milan era monopasso, oggi bisogna reggere l'uno contro uno a campo aperto".

"Donnarumma? Professionista esemplare, concentrato sul campo. Poi una trattativa può funzionare oppure no. Ci siamo sentiti e ringraziati a vicenda, è un rapporto sincero. Gli ho fatto gli auguri per l'Europeo".
"Ibra ha giocato metà delle gare? Mi dispiace per gli infortuni di Mandzukic, scelto per alternarsi con lui senza che calasse il livello. Zlatan non potrà giocarle tutte. Sa quando forzare: il rapporto è sincero. La Champions è meno pesante dell'Europa League il giovedì. Ma ci vuole il quarto attaccante".
"Kessié è il nuovo leader? Ne abbiamo più di uno, lo è anche Kjaer. Franck nelle difficoltà è il riferimento dei compagni. Fino a un minuto prima dell'allenamento è lì che balla e sembra che non gli interessi, poi è un esempio per tutti".

"La Superlega? La meritocrazia è alla base dello sport, però Uefa e Fifa devono chiedersi perché club così importanti hanno pensato alla scissione. Significa che il sistema ha fallito. Barcellona, Real Madrid e Juventus rischiano la Champions? A me sembra inevitabile un tavolo tra le componenti del calcio europeo, per sviluppare il prodotto: servono confronti e cambiamenti".
"Il Milan deve tornare sul tetto d'Europa. L'unico rimpianto è l'eliminazione col Manchester United: il gol annullato a Kessié a Manchester e il ritorno senza Ibra, Rebic e Leao. Si dice che le italiane non abbiano ritmo e intensità, ma noi in Europa non siamo mai andati in difficoltà. Però da qui a pensare di potersela giocare con Chelsea, Bayern, City, c'è un percorso di crescita, fatto di anni in Champions".
"Sarà la mia prima Champions. È una crescita continua: la passione mi permette di essere curioso, voglioso di migliorare. Mi sento completo. Ma ho voglia di cimentarmi contro i più grandi allenatori".

"Il tetto d'Italia è più vicino? Un passo per volta. L'Inter ci ha messo anni e investimenti, la Juventus sarà di nuovo tra le favorite. Noi non dobbiamo perdere determinazione ed entusiasmo. La nostra proprietà ci sostiene e ci tutela".
"La differenza di rendimento tra casa e trasferta? Non siamo mai mancati nel controllo del gioco, ma in casa abbiamo dati molto negativi nell'uno contro uno offensivo: non abbiamo tanti giocatori che saltano l'avversario".

"Le accuse per i 20 rigori a favore? Non mi toccano: ne avremmo meritati di più. Il Var torni alle origini: intervento in caso di errore evidente dell'arbitro. E poi basta fidarsi del fermo immagine: sullo slancio, un contatto in foto lo vedi sempre, ma il calcio non è mica statico. Mi permetto anche un consiglio al designatore Rizzoli, che stimo: coppie fisse arbitro-Var, che si alternino nei due ruoli per affinare uno stesso modo di arbitrare. Oggi cambiano di continuo: spesso si nota scarsa simbiosi".

a parole su Pioli non posso dire nulla: persona seria, educata e mai banale
 

darden

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kipstar;2352490 ha scritto:
non sono sicuro sai....Anche Ante e Rafa nella lista dei convocati vengono messi come attaccanti.....di solito.....

Si, Pioli più volte ha detto che il Milan in realtà gioca con 2 punte (una alta Ibra quando c'è e una più spostata Rafa/Ante). Da gennaio la quarta punta in rosa era Mario, ora lui non ci sarà e lo sostituiranno con il quarto.. Ma se arriva Giroud temo che sia l'unico che vedremo
 
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uolfetto;2352452 ha scritto:
Parla di quarto attaccante. Se arriva Giroud (o chi per lui) le punte sono Ibra Giroud Rebic Leao eh. Che sia chiaro perchè leggo spesso qualcuno che dice che Giroud sarebbe la terza punta dietro Ibra e un altro fantomatico titolare. Questo salvo cessioni (Leao) o aggravarsi dell'infortunio di Ibra.
Per il resto dovrebbero arrivare questi giocatori che saltano l'avversario sulla trequarti.

credo sia proprio come dici te, altrimenti ne dovremmo prendere 3.
il che è impossibile.
 

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