Pioli:”Al Milan a casa. Chelsea alla portata”

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Pioli al Premio Rocco:” Stiamo provando a migliorare ancora il nostro livello e credo che stiamo facendo bene ma che le difficoltà in campionato siano evidenti, nel senso che è un campionato molto livellato tra squadre forti che lotteranno fino alla fine e vogliamo rimanere nel gruppo che lotterà fino alla fine".

Cosa ha capito a freddo da Milan-Napoli?
"Tante cose, sicuramente abbiamo fatto una prestazione di alto livello ma il fatto di non aver fatto punti significa che in alcune situazioni dobbiamo e possiamo fare ancora di più".



Campionato particolare, può vincere chiunque?
"Chiunque no, ma che sarà un campionato anomalo questo è evidente e bisognerà gestire bene i giocatori che andranno i Mondiali. Il campionato ora ci vedrà molto impegnati e rimanere nelle posizioni di vertice sarà un obiettivo per tutte quello che vogliono vincere".

Le piacerebbe aprire un ciclo con questo club?
"Io al Milan mi sento a casa e quando uno si sente a casa uno non vorrebbe prendere in considerazione altro. Abbiamo ancora tante cose da fare ma non sono assolutamente preoccupato per il mio contratto né per il mio futuro".



Il premio è intitolato ad un allenatore che ha vinto tutto col Milan, ci sono le premesse per aprire un ciclo?
"Sono orgoglioso di ricevere questo premio, il patron ce lo abbiamo a Milanello che ci osserva e quando arrivi al Milan l'obiettivo è essere competitivo e vincere qualcosa. L'obiettivo è quello di continuare a migliorare, siamo una squadra giovane ma con una consapevolezza che ci può permettere di puntare ai vertici".

Il collega Italiano ha vinto il premio di tecnico emergente:
"Italiano ha fatto bene sempre, in qualsiasi situazione e campionato e sta facendo molto bene a Firenze. A parer mio è un riconoscimento meritato".

Che effetto le fa tornare a Firenze?
"È sempre particolare, dal punto di vista calcistico ho tanti legami, è sempre un momento emozionante".

L'obiettivo dei prossimi due mesi, a parte recuperare gli infortunati?
"Vincere più partite possibili".

In cosa la tua squadra può essere più europea?
"Continuo a credere che non c'è tanta differenza tra giocare bene in Italia e in Europa o che la Serie A non sia allenante. La Champions richiede un ritmo molto alto, ma niente di impossibile. Se ci manterremo ai nostri livelli anche le sfide con il Chelsea sono alla nostra portata".

Chelsea-Juve-Chelsea: sono le tre partite per capire a che livello siete?
"Capisco le aspettative ma la partita più difficile sarà sicuramente quella di Empoli: non voglio mettere le mani avanti ma ritroverò i giocatori a due giorni dalla sfida e la sfida di Empoli è molto delicata. Quelle tre sfide sono scontri diretti ma noi abbiamo un livello alto e siamo una squadra forte, dobbiamo trovare però continuità di risultati per competere".
 

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Pioli al Premio Rocco:” Stiamo provando a migliorare ancora il nostro livello e credo che stiamo facendo bene ma che le difficoltà in campionato siano evidenti, nel senso che è un campionato molto livellato tra squadre forti che lotteranno fino alla fine e vogliamo rimanere nel gruppo che lotterà fino alla fine".

Cosa ha capito a freddo da Milan-Napoli?
"Tante cose, sicuramente abbiamo fatto una prestazione di alto livello ma il fatto di non aver fatto punti significa che in alcune situazioni dobbiamo e possiamo fare ancora di più".



Campionato particolare, può vincere chiunque?
"Chiunque no, ma che sarà un campionato anomalo questo è evidente e bisognerà gestire bene i giocatori che andranno i Mondiali. Il campionato ora ci vedrà molto impegnati e rimanere nelle posizioni di vertice sarà un obiettivo per tutte quello che vogliono vincere".

Le piacerebbe aprire un ciclo con questo club?
"Io al Milan mi sento a casa e quando uno si sente a casa uno non vorrebbe prendere in considerazione altro. Abbiamo ancora tante cose da fare ma non sono assolutamente preoccupato per il mio contratto né per il mio futuro".



Il premio è intitolato ad un allenatore che ha vinto tutto col Milan, ci sono le premesse per aprire un ciclo?
"Sono orgoglioso di ricevere questo premio, il patron ce lo abbiamo a Milanello che ci osserva e quando arrivi al Milan l'obiettivo è essere competitivo e vincere qualcosa. L'obiettivo è quello di continuare a migliorare, siamo una squadra giovane ma con una consapevolezza che ci può permettere di puntare ai vertici".

Il collega Italiano ha vinto il premio di tecnico emergente:
"Italiano ha fatto bene sempre, in qualsiasi situazione e campionato e sta facendo molto bene a Firenze. A parer mio è un riconoscimento meritato".

Che effetto le fa tornare a Firenze?
"È sempre particolare, dal punto di vista calcistico ho tanti legami, è sempre un momento emozionante".

L'obiettivo dei prossimi due mesi, a parte recuperare gli infortunati?
"Vincere più partite possibili".

In cosa la tua squadra può essere più europea?
"Continuo a credere che non c'è tanta differenza tra giocare bene in Italia e in Europa o che la Serie A non sia allenante. La Champions richiede un ritmo molto alto, ma niente di impossibile. Se ci manterremo ai nostri livelli anche le sfide con il Chelsea sono alla nostra portata".

Chelsea-Juve-Chelsea: sono le tre partite per capire a che livello siete?
"Capisco le aspettative ma la partita più difficile sarà sicuramente quella di Empoli: non voglio mettere le mani avanti ma ritroverò i giocatori a due giorni dalla sfida e la sfida di Empoli è molto delicata. Quelle tre sfide sono scontri diretti ma noi abbiamo un livello alto e siamo una squadra forte, dobbiamo trovare però continuità di risultati per competere".

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Pioli al Premio Rocco:” Stiamo provando a migliorare ancora il nostro livello e credo che stiamo facendo bene ma che le difficoltà in campionato siano evidenti, nel senso che è un campionato molto livellato tra squadre forti che lotteranno fino alla fine e vogliamo rimanere nel gruppo che lotterà fino alla fine".

Cosa ha capito a freddo da Milan-Napoli?
"Tante cose, sicuramente abbiamo fatto una prestazione di alto livello ma il fatto di non aver fatto punti significa che in alcune situazioni dobbiamo e possiamo fare ancora di più".



Campionato particolare, può vincere chiunque?
"Chiunque no, ma che sarà un campionato anomalo questo è evidente e bisognerà gestire bene i giocatori che andranno i Mondiali. Il campionato ora ci vedrà molto impegnati e rimanere nelle posizioni di vertice sarà un obiettivo per tutte quello che vogliono vincere".

Le piacerebbe aprire un ciclo con questo club?
"Io al Milan mi sento a casa e quando uno si sente a casa uno non vorrebbe prendere in considerazione altro. Abbiamo ancora tante cose da fare ma non sono assolutamente preoccupato per il mio contratto né per il mio futuro".



Il premio è intitolato ad un allenatore che ha vinto tutto col Milan, ci sono le premesse per aprire un ciclo?
"Sono orgoglioso di ricevere questo premio, il patron ce lo abbiamo a Milanello che ci osserva e quando arrivi al Milan l'obiettivo è essere competitivo e vincere qualcosa. L'obiettivo è quello di continuare a migliorare, siamo una squadra giovane ma con una consapevolezza che ci può permettere di puntare ai vertici".

Il collega Italiano ha vinto il premio di tecnico emergente:
"Italiano ha fatto bene sempre, in qualsiasi situazione e campionato e sta facendo molto bene a Firenze. A parer mio è un riconoscimento meritato".

Che effetto le fa tornare a Firenze?
"È sempre particolare, dal punto di vista calcistico ho tanti legami, è sempre un momento emozionante".

L'obiettivo dei prossimi due mesi, a parte recuperare gli infortunati?
"Vincere più partite possibili".

In cosa la tua squadra può essere più europea?
"Continuo a credere che non c'è tanta differenza tra giocare bene in Italia e in Europa o che la Serie A non sia allenante. La Champions richiede un ritmo molto alto, ma niente di impossibile. Se ci manterremo ai nostri livelli anche le sfide con il Chelsea sono alla nostra portata".

Chelsea-Juve-Chelsea: sono le tre partite per capire a che livello siete?
"Capisco le aspettative ma la partita più difficile sarà sicuramente quella di Empoli: non voglio mettere le mani avanti ma ritroverò i giocatori a due giorni dalla sfida e la sfida di Empoli è molto delicata. Quelle tre sfide sono scontri diretti ma noi abbiamo un livello alto e siamo una squadra forte, dobbiamo trovare però continuità di risultati per competere".
Bello carico il mister....bene bene
 

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Cosa ha capito a freddo da Milan-Napoli?
"Tante cose, sicuramente abbiamo fatto una prestazione di alto livello ma il fatto di non aver fatto punti significa che in alcune situazioni dobbiamo e possiamo fare ancora di più".



Campionato particolare, può vincere chiunque?
"Chiunque no, ma che sarà un campionato anomalo questo è evidente e bisognerà gestire bene i giocatori che andranno i Mondiali. Il campionato ora ci vedrà molto impegnati e rimanere nelle posizioni di vertice sarà un obiettivo per tutte quello che vogliono vincere".

Le piacerebbe aprire un ciclo con questo club?
"Io al Milan mi sento a casa e quando uno si sente a casa uno non vorrebbe prendere in considerazione altro. Abbiamo ancora tante cose da fare ma non sono assolutamente preoccupato per il mio contratto né per il mio futuro".



Il premio è intitolato ad un allenatore che ha vinto tutto col Milan, ci sono le premesse per aprire un ciclo?
"Sono orgoglioso di ricevere questo premio, il patron ce lo abbiamo a Milanello che ci osserva e quando arrivi al Milan l'obiettivo è essere competitivo e vincere qualcosa. L'obiettivo è quello di continuare a migliorare, siamo una squadra giovane ma con una consapevolezza che ci può permettere di puntare ai vertici".

Il collega Italiano ha vinto il premio di tecnico emergente:
"Italiano ha fatto bene sempre, in qualsiasi situazione e campionato e sta facendo molto bene a Firenze. A parer mio è un riconoscimento meritato".

Che effetto le fa tornare a Firenze?
"È sempre particolare, dal punto di vista calcistico ho tanti legami, è sempre un momento emozionante".

L'obiettivo dei prossimi due mesi, a parte recuperare gli infortunati?
"Vincere più partite possibili".

In cosa la tua squadra può essere più europea?
"Continuo a credere che non c'è tanta differenza tra giocare bene in Italia e in Europa o che la Serie A non sia allenante. La Champions richiede un ritmo molto alto, ma niente di impossibile. Se ci manterremo ai nostri livelli anche le sfide con il Chelsea sono alla nostra portata".

Chelsea-Juve-Chelsea: sono le tre partite per capire a che livello siete?
"Capisco le aspettative ma la partita più difficile sarà sicuramente quella di Empoli: non voglio mettere le mani avanti ma ritroverò i giocatori a due giorni dalla sfida e la sfida di Empoli è molto delicata. Quelle tre sfide sono scontri diretti ma noi abbiamo un livello alto e siamo una squadra forte, dobbiamo trovare però continuità di risultati per competere".

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Cosa ha capito a freddo da Milan-Napoli?
"Tante cose, sicuramente abbiamo fatto una prestazione di alto livello ma il fatto di non aver fatto punti significa che in alcune situazioni dobbiamo e possiamo fare ancora di più".



Campionato particolare, può vincere chiunque?
"Chiunque no, ma che sarà un campionato anomalo questo è evidente e bisognerà gestire bene i giocatori che andranno i Mondiali. Il campionato ora ci vedrà molto impegnati e rimanere nelle posizioni di vertice sarà un obiettivo per tutte quello che vogliono vincere".

Le piacerebbe aprire un ciclo con questo club?
"Io al Milan mi sento a casa e quando uno si sente a casa uno non vorrebbe prendere in considerazione altro. Abbiamo ancora tante cose da fare ma non sono assolutamente preoccupato per il mio contratto né per il mio futuro".



Il premio è intitolato ad un allenatore che ha vinto tutto col Milan, ci sono le premesse per aprire un ciclo?
"Sono orgoglioso di ricevere questo premio, il patron ce lo abbiamo a Milanello che ci osserva e quando arrivi al Milan l'obiettivo è essere competitivo e vincere qualcosa. L'obiettivo è quello di continuare a migliorare, siamo una squadra giovane ma con una consapevolezza che ci può permettere di puntare ai vertici".

Il collega Italiano ha vinto il premio di tecnico emergente:
"Italiano ha fatto bene sempre, in qualsiasi situazione e campionato e sta facendo molto bene a Firenze. A parer mio è un riconoscimento meritato".

Che effetto le fa tornare a Firenze?
"È sempre particolare, dal punto di vista calcistico ho tanti legami, è sempre un momento emozionante".

L'obiettivo dei prossimi due mesi, a parte recuperare gli infortunati?
"Vincere più partite possibili".

In cosa la tua squadra può essere più europea?
"Continuo a credere che non c'è tanta differenza tra giocare bene in Italia e in Europa o che la Serie A non sia allenante. La Champions richiede un ritmo molto alto, ma niente di impossibile. Se ci manterremo ai nostri livelli anche le sfide con il Chelsea sono alla nostra portata".

Chelsea-Juve-Chelsea: sono le tre partite per capire a che livello siete?
"Capisco le aspettative ma la partita più difficile sarà sicuramente quella di Empoli: non voglio mettere le mani avanti ma ritroverò i giocatori a due giorni dalla sfida e la sfida di Empoli è molto delicata. Quelle tre sfide sono scontri diretti ma noi abbiamo un livello alto e siamo una squadra forte, dobbiamo trovare però continuità di risultati per competere".
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Pioli al Premio Rocco:” Stiamo provando a migliorare ancora il nostro livello e credo che stiamo facendo bene ma che le difficoltà in campionato siano evidenti, nel senso che è un campionato molto livellato tra squadre forti che lotteranno fino alla fine e vogliamo rimanere nel gruppo che lotterà fino alla fine".

Cosa ha capito a freddo da Milan-Napoli?
"Tante cose, sicuramente abbiamo fatto una prestazione di alto livello ma il fatto di non aver fatto punti significa che in alcune situazioni dobbiamo e possiamo fare ancora di più".



Campionato particolare, può vincere chiunque?
"Chiunque no, ma che sarà un campionato anomalo questo è evidente e bisognerà gestire bene i giocatori che andranno i Mondiali. Il campionato ora ci vedrà molto impegnati e rimanere nelle posizioni di vertice sarà un obiettivo per tutte quello che vogliono vincere".

Le piacerebbe aprire un ciclo con questo club?
"Io al Milan mi sento a casa e quando uno si sente a casa uno non vorrebbe prendere in considerazione altro. Abbiamo ancora tante cose da fare ma non sono assolutamente preoccupato per il mio contratto né per il mio futuro".



Il premio è intitolato ad un allenatore che ha vinto tutto col Milan, ci sono le premesse per aprire un ciclo?
"Sono orgoglioso di ricevere questo premio, il patron ce lo abbiamo a Milanello che ci osserva e quando arrivi al Milan l'obiettivo è essere competitivo e vincere qualcosa. L'obiettivo è quello di continuare a migliorare, siamo una squadra giovane ma con una consapevolezza che ci può permettere di puntare ai vertici".

Il collega Italiano ha vinto il premio di tecnico emergente:
"Italiano ha fatto bene sempre, in qualsiasi situazione e campionato e sta facendo molto bene a Firenze. A parer mio è un riconoscimento meritato".

Che effetto le fa tornare a Firenze?
"È sempre particolare, dal punto di vista calcistico ho tanti legami, è sempre un momento emozionante".

L'obiettivo dei prossimi due mesi, a parte recuperare gli infortunati?
"Vincere più partite possibili".

In cosa la tua squadra può essere più europea?
"Continuo a credere che non c'è tanta differenza tra giocare bene in Italia e in Europa o che la Serie A non sia allenante. La Champions richiede un ritmo molto alto, ma niente di impossibile. Se ci manterremo ai nostri livelli anche le sfide con il Chelsea sono alla nostra portata".

Chelsea-Juve-Chelsea: sono le tre partite per capire a che livello siete?
"Capisco le aspettative ma la partita più difficile sarà sicuramente quella di Empoli: non voglio mettere le mani avanti ma ritroverò i giocatori a due giorni dalla sfida e la sfida di Empoli è molto delicata. Quelle tre sfide sono scontri diretti ma noi abbiamo un livello alto e siamo una squadra forte, dobbiamo trovare però continuità di risultati per competere".
Intervista ok. Soprattutto perché ha anteposto la parola vincere anche al giocare bene, così siamo sulla strada giusta.
 

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