Perché in Italia gli stipendi sono da fame ?

Registrato
13 Gennaio 2014
Messaggi
36,102
Reaction score
13,556
Dunque se un operaio prende sui 1300 allora i laurati o quelli che hanno qualifiche con studio ecc arrivano sui 2000 e se non più? Se è cosi allora non mi sembra tanto lontano dalla Francia per dire anche in Francia sono tassati alla grande mi pare..

Dipende che fa quel laureato.

Io per lavoro ho a che fare con decine di operai e decine di laureati.

Operai battono 10 a 0 laureati, come competenze, guadagni che portano all'azienda, mole di lavoro e problemi che risolvono.

Poi dipende che operaio si intende.
Quello in una catena di montaggio è equiparabile al laureato dell'ufficio acquisti.
Lavori semplici, non vedo perché una laurea debba dare diritto ad uno stipendio maggiore in quanto laureato.

Poi invece ci sono quelli studiati che davvero fanno la differenza.

Io non sono laureato, ma mi confronto alla pari con tizi che lo sono, anzi, alcuni bisogna spiegargli pure le cose.

Comunque mediamente, un bravo "operaio" guadagna giustamente molto di più di un laureato medio.
Anche perché in Italia mancano bravi operai, non laureati.

Parlo dei settori PRODUTTIVI, ovviamente.

Sul terziario non dico niente, perché non ne so niente.
 

7AlePato7

Senior Member
Registrato
3 Settembre 2012
Messaggi
27,993
Reaction score
17,925
In tutta Europa gli stipendi aumentano di anno in anno.. magari non tanto o magari poco ma la crescità c'è.. anche in paesi come la Spagna o adirittura nell'est Europa.. Io non vivo in Italia ma non riesco proprio a non notare che gli stipendi sono gli stessi da 20 anni? Anzi sono gli stessi da quando è entrato l'Euro.. solo che l'infazione 20 anni fa non è come ora.. ancora c'è gente che guadagna sotto i 1000 euro per un lavoro full time?? Pazzesco...
Il problema è l'enorme debito pubblico che per l'Italia è tra i più alti in Europa. Questo significa che ogni anno deve pagare molti soldi in interessi. Riducendo le tasse devi comunque pensare di avere coperture per la spesa pubblica, altrimenti devi tagliare in pensioni, in sanità e istruzione. Per questo non si possono abbassare le tasse e il cuneo fiscale. Ma tasse e cuneo fiscale servono per coprire debito pubblico e spesa pubblica: la conseguenza è che lo stato non accompagna le imprese e non le sostiene per intraprendere un percorso che consenta alle aziende di aumentare la produttività: se una azienda produce poco, ottiene scarsi profitti e la conseguenza è che non può aumentare gli stipendi dei lavoratori. Ma il problema grosso parte dal debito pubblico e dalla spesa pubblica.
 

7AlePato7

Senior Member
Registrato
3 Settembre 2012
Messaggi
27,993
Reaction score
17,925
Dipende che fa quel laureato.

Io per lavoro ho a che fare con decine di operai e decine di laureati.

Operai battono 10 a 0 laureati, come competenze, guadagni che portano all'azienda, mole di lavoro e problemi che risolvono.

Poi dipende che operaio si intende.
Quello in una catena di montaggio è equiparabile al laureato dell'ufficio acquisti.
Lavori semplici, non vedo perché una laurea debba dare diritto ad uno stipendio maggiore in quanto laureato.

Poi invece ci sono quelli studiati che davvero fanno la differenza.

Io non sono laureato, ma mi confronto alla pari con tizi che lo sono, anzi, alcuni bisogna spiegargli pure le cose.

Comunque mediamente, un bravo "operaio" guadagna giustamente molto di più di un laureato medio.
Anche perché in Italia mancano bravi operai, non laureati.

Parlo dei settori PRODUTTIVI, ovviamente.

Sul terziario non dico niente, perché non ne so niente.
Va anche detto che in Italia esiste un disallineamento tra università e mondo del lavoro che non esiste in altri stati d'Europa: in Italia spesso ci si laurea in materie per cui non c'è domanda di lavoro. Inoltre molte aziende non investono in ricerca e sono vecchie e antiquate: spesso le competenze dei laureati italiani vanno oltre i processi produttivi obsoleti delle aziende e quindi il laureato italiano se ne va in altri paesi dove le sue competenze possono realmente servire.
 
Registrato
13 Gennaio 2014
Messaggi
36,102
Reaction score
13,556
Va anche detto che in Italia esiste un disallineamento tra università e mondo del lavoro che non esiste in altri stati d'Europa: in Italia spesso ci si laurea in materie per cui non c'è domanda di lavoro. Inoltre molte aziende non investono in ricerca e sono vecchie e antiquate: spesso le competenze dei laureati italiani vanno oltre i processi produttivi obsoleti delle aziende e quindi il laureato italiano se ne va in altri paesi dove le sue competenze possono realmente servire.

Beh perché il tessuto italiano è fatto da microimprese.
Il nostro plus che è diventato il nostro malus
 

RSMilan

Well-known member
Registrato
5 Novembre 2023
Messaggi
6,406
Reaction score
5,000
Stipendi da vomito, costo della vita alto, tasse alte e tante, un paese di furbetti del quartierino che si lamentano dei politici quando in verità sono i loro degni rappresentanti, parecchi ignoranti, 70 % di analfabeti funzionali, sistema scolastico da riformare,varie mafie. Cosa potrebbe andare storto?
 
Registrato
13 Gennaio 2014
Messaggi
36,102
Reaction score
13,556
Stipendi da vomito, costo della vita alto, tasse alte e tante, un paese di furbetti del quartierino che si lamentano dei politici quando in verità sono i loro degni rappresentanti, parecchi ignoranti, 70 % di analfabeti funzionali, sistema scolastico da riformare,varie mafie. Cosa potrebbe andare storto?

Inutile prendersela (inutile, lo dico in modo provocatorio)

Ogni cosa, ha una parabola che nasce, cresce, tocca la vetta, scende.

Ci ha visto male diventare adulti nel punto dove inizia la discesa.

Quando parliamo di questi temi sto sempre attento a puntare dita, anche perché questo problema non l' hanno risolto in migliaia di persone passate nelle stanze dei bottoni.

Se proprio fossi costretto a puntare un dito, direi senza alcun minimo dubbio i governi e decisori passati tra gli anni 60 e gli anni 90, hanno combinato un vero disastro.
È quando la ruota gira bene che devi preparare il terreno per far si che duri il più possibile.
Invece nel giro di 30 anni hanno distrutto tutto
 

7AlePato7

Senior Member
Registrato
3 Settembre 2012
Messaggi
27,993
Reaction score
17,925
Beh perché il tessuto italiano è fatto da microimprese.
Il nostro plus che è diventato il nostro malus
Microimprese o no, lo stato dovrebbe aiutare le imprese nella crescita e non lo fa. Oltretutto con quel cuneo fiscale una impresa come fa a investire? Un lavoratore costa tanto gran parte di quei costi se li ciuccia lo stato. Le imprese dovrebbero aumentare la produttività e così possono alzare i salari.
 
Registrato
19 Luglio 2018
Messaggi
15,015
Reaction score
6,946
Penso siano davvero una ultra minoranza quelli che prendono meno di 1300 euro facendo 8 ore al giorno.

Ad ogni modo, manco gli esperti sanno risolvere la questione, figurati qualcuno qui dentro.

Ci sarebbero migliaia di argomentazioni.

Le prime che mi vengono sono micro imprese, incapacità dei figli di quelli che hanno fondato le aziende, demografia, anzianità.
Poi anche un pò di sfiga, i settori in cui tiravamo forte sono anche quelli dove è stato facile sostituirci o comunque ci ha costretto ad entrare in concorrenza e abbassare i prezzi.
In fondo eravamo una potenza industriale, non nel terziario.

Poi c'è il tema della produttività, ma sarebbe una discussione sterminata.

Magari si intavolerà una bella discussione dove parleremo meglio domani, ora sto scrivendo di corsa.
Poi c’è il tema dell’imprenditore che da noi vuole sempre fregare il prossimo e guadagnare con il lavoro dei dipendenti ad esempio
Poi c’è il carico fiscale troppo elevato
Condizioni misere in tanti settori
Malgoverno, malcostume..
 
Alto