La procedura per l’elezione del Presidente della Repubblica è la cruda fotografia della situazione del nostro Paese.
Da un lato, l’inefficienza e l’arretratezza: 2022 e si vota incidendo il nome sulle tavolette d’argilla. Cinque e passa ore solo per questo, già sapendo l’esito. Volendo, potremmo aggiungere anche vitto e alloggio per 1009 persone per chissà quanti giorni.
Dall’altro lato, una classe politica rinchiusa nei palazzi, autoreferenziale e totalmente slegata dalla vita reale del Paese. La ciliegina è data dalle riunioni fiume per decidere chi votare, come se non si sapesse da sette anni che in questo periodo ci sarebbe stata l’elezione del Presidente della Repubblica…
E codesta è una considerazione, e ok.
Qui se non si comincia seriamente a far saltare teste come birilli al bowling, a rifarsi da gente tipo Renzi e compagnia, tempo un paio d'anni e dell'itaglia non rimane nemmeno il ricordo.
Io non credo che siamo veramente coscienti della situazione, altrimenti ci avremmo già pensato da tempo. Vorrei invitare tutti, durante una pausa di LAVORO, a riflettere due minuti sullo spettacolo che ci propinano questi, e poi trarre le opportune conseguenze.
Per me basta, il tempo di essere buoni è finito, qui bisogna passare a vie di fatto lasciando da parte umanità, scrollate di spalle, e altre menghiate del genere.