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PDR: oggi prima votazione. Casini in pole, ma non subiti.
Ancora Giannini al TG1: "Se non si raggiunge il 'grande accordo politico' che ha detto Renzi e non ci sarà ancora un presidente della Repubblica, Draghi se ne va un minuto dopo".
questa prima giornata si riassume: "tutti incontrano tutti", più riunioni in un giorno che dal 2018
sembra quando fai tutte le combinazioni possibili in algebra nello sviluppo
Sara Cunial, l'ex grillina no-vax e no-Green Pass a TGLA7: "Si è di fronte ad un abuso, si impedisce ad un parlamentare eletto di non entrare in Camera dei deputati. Succede oggi a noi, domani succederà al cittadino".
Vabè....Cun1al è il mastino da battaglia nientemeno che di Claudio Mess0ra di Baioblu, quelli che allarmavano gli iscritti dicendo che Conte "può spegnere internet in tutta la nazione quando vuole". E meno male che gli allarmisti sono i media di regime.
Bastava si facesse un tampone per votare. Se fosse risultata negativa votava dentro, se positiva votava al seggio drive-in. Ma lei lo sa benissimo. Siccome deve cavalcare ogni minimo spiraglio d'onda polemica, allora fa muro e poi protesta pure.
Ancora Giannini al TG1: "Se non si raggiunge il 'grande accordo politico' che ha detto Renzi e non ci sarà ancora un presidente della Repubblica, Draghi se ne va un minuto dopo".
Ormai è chiaro, questi maledetti stanno semplicemente riunendosi per parlare del nuovo governo e mandare Draghi al Quirinale. Non si parla più di candidati, si parla solo di incontri. Si scrive elezioni del PDR, ma si legge "consultazioni (o meglio inciuci) per il nuovo governo".
Giannini al TG1: "Se Draghi rimane premier, rischio maggioranza spaccata, e può diventare un re di maggio, un Umberto II, rimarrà poco e farà una bruttissima figura per il paese. Draghi governerà male".
Giannini al TG1: "Se Draghi rimane premier, rischio maggioranza spaccata, e può diventare un re di maggio, un Umberto II, rimarrà poco e farà una bruttissima figura per il paese. Draghi governerà male".
Dagospia: Draghi dopo Salvini incontrerà Letta e telefonerà Berlusconi, il quale aspetta un flop di Salvini come "kingmaker" per riprendersi la scena. Casini, nel caso di elezione, pensa a Berlusconi e Prodi come senatori a vita.
Berlusconi può stare tranquillo, Salvini flopperà.
Si sta già facendo intortare da Letta, come si fece intortare da Zingaretti quando gli garantì le elezioni ai tempi del papeete e poi lo fregò.