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Pavlovic si racconta a MTV durante una partita a calcio balilla. Il difensore ha parlato del Milan, dei difensori a cui si ispira, del rapporto con Okafor e della disponibilità che darà a Fonseca"
"Al Milan sono passati grandissimi difensori come Maldini, Jaap Stam e Alessandro Nesta. Erano fantastici ma purtroppo ero troppo giovane per seguirli. Comunque per me quei tre sono stati incredibili. Il numero 31 era lo stesso di Stam, è una leggenda e sono felice di poter indossare il suo numero. Era anche il mio numero a Salisburgo: mi piace molto. La mia fonte di ispirazione serba è stata Nemanja Vidic. E’ stato un difensore fortissimo, il suo stile di gioco mi impressionava quando ero giovane. L’ho seguito tanto e mi ha ispirato. Okafor? Nello spogliatoio e non solo è molto importante avere un carattere vincente, presto molta attenzione a questo aspetto. Ovviamente sono molto felice di ritrovare Noah Okafor, di giocare ancora con lui: abbiamo giocato insieme due stagioni e abbiamo un buon rapporto. Fuori dal campo sono un ragazzo normale, come tutti gli altri: mi piace giocare a calcio e cerco di farlo con gioia, passione ed emozione. La famiglia è molto importante per me: mio padre, mia madre e il mio fratello minore sono stati sempre con me durante questi anni. Gli sono molto grato per tutto quello che abbiamo fatto per me. Quando avevo 3,4 anni mio padre giocava a calcio e volevo sempre andare a vederlo. Ho iniziato a giocare quando avevo 6 anni, è stato amore a prima vista. E’ stato un lungo percorso, ora sono qui e sono contentissimo e orgoglioso. Non dimenticherò mai il momento in cui sono entrato in campo nel riscaldamento in Milan-Salisburgo, l’ambiente era caldissimo. I tifosi stavano cantando Sarà Perché Ti Amo, e anche se ero in quel momento un avversario mi è piaciuto tantissimo, così come mi piace tantissimo la canzone. Sono pronto ad inserirmi nel sistema di gioco di mister Fonseca e di vedere cosa mi chiederà.
Il video con tutte le dichiarazioni
"Al Milan sono passati grandissimi difensori come Maldini, Jaap Stam e Alessandro Nesta. Erano fantastici ma purtroppo ero troppo giovane per seguirli. Comunque per me quei tre sono stati incredibili. Il numero 31 era lo stesso di Stam, è una leggenda e sono felice di poter indossare il suo numero. Era anche il mio numero a Salisburgo: mi piace molto. La mia fonte di ispirazione serba è stata Nemanja Vidic. E’ stato un difensore fortissimo, il suo stile di gioco mi impressionava quando ero giovane. L’ho seguito tanto e mi ha ispirato. Okafor? Nello spogliatoio e non solo è molto importante avere un carattere vincente, presto molta attenzione a questo aspetto. Ovviamente sono molto felice di ritrovare Noah Okafor, di giocare ancora con lui: abbiamo giocato insieme due stagioni e abbiamo un buon rapporto. Fuori dal campo sono un ragazzo normale, come tutti gli altri: mi piace giocare a calcio e cerco di farlo con gioia, passione ed emozione. La famiglia è molto importante per me: mio padre, mia madre e il mio fratello minore sono stati sempre con me durante questi anni. Gli sono molto grato per tutto quello che abbiamo fatto per me. Quando avevo 3,4 anni mio padre giocava a calcio e volevo sempre andare a vederlo. Ho iniziato a giocare quando avevo 6 anni, è stato amore a prima vista. E’ stato un lungo percorso, ora sono qui e sono contentissimo e orgoglioso. Non dimenticherò mai il momento in cui sono entrato in campo nel riscaldamento in Milan-Salisburgo, l’ambiente era caldissimo. I tifosi stavano cantando Sarà Perché Ti Amo, e anche se ero in quel momento un avversario mi è piaciuto tantissimo, così come mi piace tantissimo la canzone. Sono pronto ad inserirmi nel sistema di gioco di mister Fonseca e di vedere cosa mi chiederà.
Il video con tutte le dichiarazioni
