Carlos Passerini, giornalista del Corriere della Sera, interviene a Tutti Convocati aggiornando la situazione sul destino di Gattuso:
"Il Milan sta cercando un altro allenatore. Ha cominciato a valutare alternative, a sondare il terreno. I risultati finali peseranno. Il Milan e' al lavoro per la panchina dell'anno prossimo.
Anche Gattuso ora ha cominciato a guardarsi intorno. Ma non pensate che la sua parentesi al Milan sia già chiusa: chi pensa che Gattuso al 100% abbia già deciso di andarsene, non lo conosce affatto.
Lui vive di momenti, la sua vicenda sulla panchina del Milan è ancora ampiamente aperta"
I conti si fanno alla fine, come sempre. Qualsiasi discorso oggi è ancora prematuro, sebbene sia giusto guardarsi attorno e capire quali potrebbero essere le alternative.
Che sia chiaro, però, in giro di giovani manager (e non uso la parola a caso) con mentalità e stile "Milan" non ne vedo. Non ce ne sono. Per cui cambiare tanto per cambiare ha poco senso, soprattutto se guidati da un istintuale "non può essere peggio" o da emotività e gusto per "l'altro da fuori". Ora va di moda Gasperini che nel suo ovattato piccolo ambiente naturale sembra Dio, ci fu una repentina cotta per il rigidissimo (tatticamente parlando) tenente Sarri, taluni altri si arrapano al solo pensiero di Conte, l'isterico bianconero. Gli stessi che subissano d'insulti mister Gattuso, vecchio cuore rossonero, non esente da difetti, ma imprescindibilmente rossonero e quindi volente il bene del Milan tanto quanto qualsiasi suo più sfegatato tifoso.
Si deve scegliere con ponderazione, consapevoli che qualsiasi dovesse essere l'opzione, ci sarà sempre chi, prima o poi, salterà sul carro dei bastian contrari.