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il loro dissenso è davvero infimo, resta qualcosa a livello universitario e a livello social anche se rischiano sempre l'arresto oltre che la censura, tranne qualche intellettuale espatriato.A me quello che mi fa imbestialire e il nostro politically correct.
Quando il virus circola tranquillamente in Cina noi dobbiamo abbracciare un cinese perché se no siamo brutti cattivo e razzisti.
Da loro arriva un virus e dico o chiaramente di stare lontani, non solo da noi ma anche dai nostri prodotti.
Ma non esiste nessun americano o canadese che fa la rivolta perché "e discriminatorio"?
Solo da noi stanno tutti i rompipalle?
Da loro nemmeno uno?
Certo che pure da loro ci sono. Ma la risposta della società e COMPLETAMENTE differente.
Da noi qualcuno che dice cose così viene invitato dapertutto, vende libri e prende pure soldi per pagare l'avvocato (dopo che aveva infranto la legge). E invece da loro spariscono per sempre senza lasciare traccia.
E la cosa assurda è che non so nemmeno quale sia il modello meno peggio tra i 2 mentre se mi sarei fatto la stessa domanda 15 anni fa non avrei avuto dubbi...
prima non era così, esisteva un minimo anche all'interno del partito stesso ma con Xi Jinping è stato azzerato