È esattamente il mio pensiero. Un Parma, ma anche una Lazio, una Roma ecc di nuovo competitive ai massimi livelli come ai vecchi tempi farebbero solo bene al calcio italiano (anche perché vorrebbe dire che se canniamo un anno ci sono possibilità che lo scudetto lo vinceranno loro e non solo Ndranghetus e Inda), ma adesso sarebbe proprio il momento peggiore possibile per il Milan.
Trovarsi in una Serie A “premierizzata” mentre siamo ancora in mano ad Idiott sarebbe la fine. Pensate se le competitors per il quarto posto ora fossero Manchester United, Chelsea e Tottenham invece che Lazio e Atalanta (la Roma sinceramente non mi preoccupa, l’anno scorso ci è arrivata dietro nonostante sia stata vergognosamente favorita dagli arbitri al punto da avere cinque punti in più di quelli che meritava mentre il Milan cinque in meno, secondo la classifica senza errori arbitrali. Quest’anno ci sono arrivati davanti per la combinazione di favori arbitrali e noi che non abbiamo giocato la prima metà di campionato) quante possibilità dareste al Milan di tornare dove deve stare, vista la proprietà che abbiamo? Nessuna. Lì ci scorderemmo di tornare in CL con questa squadra, che per la Serie A è ottima, specie se arrivasse Chiesa e un terzino decente (che arrivi un terzino decente lo do per scontato) sarebbe favorita per il quarto posto, ma in Premier il Tottenham quest’anno ha fatto meno punti di noi in Serie A, e devo conoscerlo quello che paragonerebbe la rosa del Tottenham alla nostra.
Poi se in contemporanea all’arrivo degli sceicchi al Parma arrivasse Arnault al Milan sarei il primo a festeggiare con gli amici parmensi. A me basta non rimanere tagliato fuori.
Eh direi...
All’epoca eravamo i più ricchi di tutti, se in quel contesto avessimo avuto l’Idiott della situazione saremmo stati dei poracci totali.
Si si, sei molto chiaro.
Ma se quello che tu dici si avverasse adesso sarebbe un guaio grosso, potremmo chiamarlo grosso guaio a Chinafake town, parafrasando il famoso film.
Perché Belluccone non ci ha lasciato in buone mani, rendiamoci conto che siamo aggrappati con le unghie e con i denti ad Ibra per tornare al quarto posto (anche perché vorrei vedere chi potremmo permetterci che offra un rendimento pari o superiore al suo, dobbiamo ringraziare che abbia trentotto anni e uno stipendio gestibile, altrimenti saremmo anche questa Estate in cerca del solito carneade che forse sboccerà tra tre anni).
