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Personalmente penso sempre che occorra osservare il contesto. Nel viso della Bertini io ci ho letto un filo di imbarazzo, non per complimento in se', ma per la situazione in cui lo ha ricevuto. Ora non so se sia sentita davvero cosi' o sia un mia osservazione erronea, ma nel primo caso Landucci ha sbagliato. Il proprio comportamento va sempre filtrato con gli occhi di chi guarda. Un esempio banale: con questo mio messaggio non voglio essere aggressivo, ma se qualcuno lo percepisse come tale, mi scuserei con lui. Tornando al contesto, non capisco perche' dover ribadire in alcune circostanze che ti piacciono le donne: cui prodest? E' il contesto che fa la differenza. Se sei un avvocato ed entri in un'aula di Tribunale e il giudice e' una bella donna, non ti verrebbe mai di dirglielo, semplicemente perche' non e' il momento ne' il luogo. Se incontri lo stesso giudice in un caffe' e ti capita di parlarci, ma la conversazione e' prettamente professionale, ancor anon ti verrebbe di farle un complimento, perche' nulla centra in quel contesto, ma se la conversazione scivola su altri argomenti e diventa piu' leggera, allora , in quel contesto, farle un complimento potrebbe non essere inappropriato. Il contesto. E 'questo che secondo me conta, e non credo che abbia relazione alcuna con essere di destra o di sinistra, o col "sentire il bisogno di dire "mi piace la fregna". Contesto. Per la stessa ragione non ti presenti in chiesa in costume da bagno, o vai in spiaggia con lo smoking. Personalissima opinione, come sempre.
Premetto: rispetto le idee di tutti ma allo stesso tempo mi viene da dirvi: ragà, ma le conoscete le donne? In particolar modo le donne di oggi. Imbarazzo? L'unica cosa che cercano è l'apprezzamento da parte degli uomini. Io, per mia scelta, non ho legami fissi. Mi capita di frequentare diverse donne (da 25 ai 40 anni, solo se ben portati) e posso dirvi che ragionano tutte allo stesso modo. Se gli piaci, non hanno limiti di nessun tipo. Una volta, parlando di questi temi super woke con una tipa che frequentavo, mi rispose con ciò che, da quel momento, considero il manifesto della donna di oggi:"La molestia? Dipende. Se mi fischia dietro uno che mi attizza, sono contenta e mi fa piacere. Se me lo fa uno che mi fa schifo, allora è molestia".
Ecco come ragionano. Non dico proprio il 100%, ma la stragrande maggioranza la pensa così. Ve lo assicuro. Questi atteggiamenti "woke" che vanno tanto di moda li portano avanti solo nei confronti dei tipi che disprezzano e che considerano alla stregua degli scarafaggi. E questi stessi, depressi perchè non trombano mai, alla fine sono costretti pure ad appoggiare tutte quelle follie. La "molestia" non è altro che selezione, per queste tipe.