All’epoca comunque il budget Champions non era così importante come oggi e penso fosse anche meno consistente (addirittura nei primi anni 2000, nel 2001/2002, quando ci qualificammo alla penultima giornata, era MOLTO MA MOLTO meno impattante sulle sorti delle società, sia perché MOLTO meno consistente proporzionalmente sia perché si poteva ricorrere al budget extra della proprietà). Poi appunto c’è da tenere conto del fatto che eravamo in smantellamento totale e c’erano intrallazzi di ogni tipo, quindi nel post-2012 per noi arrivarci o non arrivarci era lo stesso, tanto è vero che in Estate 2013 (l’ultima qualificazione) arrivarono un Kakà stra-stra-strafinito (nonostante fosse un anno più giovane di Ibra e quindi all’epoca avesse solo 31 anni), e poi terrori come Matri, Poli, Vergara, Saponara, Silvestre, Coppola e Birsa.
Oggi una roba del genere non succederebbe mai.
Considera poi che per la qualificazione Champions sono 30 milioni subito + 5 milioni minimo di incasso per ogni partita casalinga (supponendo che l’anno prossimo si giochi a porte aperte) + i premi Champions.
Anche nella peggiore delle ipotesi, cioè nell’ipotesi di fare un girone di melma, la Champions al Milan porterebbe intorno ai 50 milioni in più, ci finanzi l’ammortamento di un paio di top players.
Anche Maldini su questo è stato molto chiaro, dicendo che se dovessimo arrivare in CL “cambierebbero molte cose l’anno prossimo”.