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Stai però dicendo che se quelle menti esistessero oggi non sarebbero credenti perchè "certi fenomeni" oggi li spiegherebbero scientificamente...Ma guarda che non ho mica detto che un credente sia stupido. E neanche l’ho mai pensato. Bisogna però tenere presente che neanche le menti più brillanti dei secoli scorsi erano in grado di spiegare certi fenomeni, che attualmente sono invece spiegabilissimi grazie allo sviluppo scientifico. Va da sé che se una cosa non si può spiegare, la strada più ovvia è ipotizzare un intervento sovrannaturale.
Peraltro, l’affermazione di Bergoglio in merito alla formazione degli organi è assolutamente falsa e, inoltre, il cervello e il midollo spinale continuano a formarsi durante tutta la gravidanza, tant’è vero che i nati prematuri, in particolare prima dei sette mesi, sono ad alto rischio di avere ritardi nello sviluppo cerebrale e spesso devono essere sottoposti per diversi anni a controlli post-nascita per verificare lo stato di sviluppo.
E, in generale, non esiste un momento generalmente condiviso dalla comunità scientifica su quando si possa iniziare a parlare di vita umana. Ergo, parlare di omicidio in relazione all’aborto non ha nessun fondamento scientifico. Può averlo dal punto di vista etico, ma nell’ambito del legittimo e in una società rispettosa degli altri nessuna visione etica dovrebbe volersi imporre sull’altra.
Un tale ragionamento si fonda su un'inconciliabilitá tra fede e scienza che non condivido e sulla relegazione della religione a mera superstizione che - da credente - non posso accettare...
Peraltro possiamo parlare anche di menti non esattamente antidiluviane, mi vengono in mente - senza limitarci al solo cattolicesimo - Max Planck o Guglielmo Marconi...
Non ho parlato di aborto nel mio commento, né quindi ho dato degli assassini agli abortisti, ma già che ci sono esprimo il mio pensiero...
Lasciamo perdere i casi estremi o dolorosi (stupro o feto malformato), che sono una stretta minoranza e vengono perlopiú utilizzati da fanatici abortisti per portare acqua al proprio mulino quasi fossero la normalitá (casi peraltro in cui - contrariamente alla morale cattolica - sarei anche favorevole all'aborto)..
In casi "normali" ciò che da a pensare è la pretesa di poter fissare convenzionalmente un paletto tra ciò che è vita e ciò che non lo è sulla base di presunti criteri "scientifici", un paletto peraltro necessariamente espresso in termini di giorni, se non di ore...
In Italia si può abortire sino a 63 giorni di gestazione, ma siamo sicuri che un feto di 62 giorni non sia vita ma soltanto un pezzo di carne inanimato, un unghia che può essere quietamente tagliata?
Ed un feto di 62 giorni e 23 ore? Possiamo sopprimerlo con l'animo in pace, tanto è solo una ciste da rimuovere?
Sai perchè le fanatiche abortiste danno fuori di matto quando nei consultori viene mostrata la foto del feto alle donne incinte che stanno pensando all'aborto? Perché cade l'illusione... Perché possiamo raccontarci tutte le balle del mondo sulla formazione degli organi e del midollo spinale, ma quello che vedono un quell'immagine è un bambino e la scelta di sopprimere un pezzo di carne inutile improvvisamente diventa molto, molto più difficile...
Io di certezze non ne ho, tanto più su un argomento tanto complicato e delicato, ma so che quel "coso" lo siamo stati tutti e che se viene lasciato crescere diventa una persona e mi fa onestamente rabbrividire che ci sia una moltitudine di gente che non si pone neppure mezzo dubbio quando si trova in questa situazione o quando vedo in certe manifestazioni "femministe" idiote che sventolano cartelli in cui si vantano di avere fatto cinque aborti...
L'impressione che ho, purtroppo, è che al mondo d'oggi di usa e getta ci siano anche le persone...