Oltretutto con tutte queste dichiarazioni patetiche e goffe in qualche modo è riuscito a proteggere la squadra.
Si parla più di ibra che dei giocatori, o sbaglio?
Eppure in campo ci vanno i giocatori.
Esatto, dicendo "sono io il boss" si è preso sulle spalle un carico enorme, ci ha messo ben più della faccia, considerato il momento che sta vivendo la squadra.
E' facile dire "sono io il boss" dopo vittorie e bel gioco, ben diverso dopo questo disastroso avvio.
Non conosciamo le dinamiche interne, ma più passa il tempo più mi convinco che ci sia una forte tensione tra le due anime della società: quella che fa capo ad Elliot e quella invece più strettamente sportiva. Cardinale ha nominato Ibra per cercare di bilanciare lo strapotere di Furlani & C. sulle scelte sportive, dato che è Furlani ad avere in mano le leve economiche.
Chiediamoci da dove possa essere spuntato il nome di Fonseca. Credo che Ibra neppure lo conoscesse: lui avrebbe voluto magari un Van Bommel.
Per quanto fantasioso, questo è un quadro che mi pare verosimile se non altro perché spiegherebbe molte stranezze (per non dire assurdità) del Milan attuale.
Spiegherebbe l'organigramma e il ruolo atipico di Ibra.
Spiegherebbe l'assenza di Ibra ad inizio stagione (come dire: "avete voluto voi - Furlani & c - questo allenatore, vediamo come va: non interferirò in alcun modo, me ne vado in vacanza in un altro continente", salvo poi tornare proclamando "sono io il boss" in modo da assumersi nei confornti dell'esterno il carico di questo disastro, ma che come contropartita implicita avrà il riconoscimento di un dividendo per quel che concerne il potere decisionale sportivo).
Spiegherebbe anche l'involuzione della squadra e l'atteggiamento di alcuni giocatori (Theo su tutti),che evidentemente partecipano emotivamente al conflitto parteggiando per Ibra.