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Fernando Orsi, dalle colonne di Tuttosport in edicola oggi, 19 novembre, su Ibra e il Milan:"La domanda da porsi è: un calciatore di trentotto anni può risolvere, a stagione inoltrata, i problemi di una squadra? La risposta sarebbe negativa se parlassimo, come dire, di giocatori normali; ma Ibrahimovic, si sa, costituisce un’eccezione. Avete presente il tarantiniano signor Wolf, l’uomo incravattato di Pulp Fiction che risolve problemi? Ecco. Ibra sembra essere nato per questo compito: rimettere in sesto squadre che di problemi ne hanno da vendere. Resta da capire quale team ne gioverebbe di più. Milan? Napoli? Roma? Bologna? Da parte mia, spingo per i rossoneri. Per svariati motivi: per la fascinazione che Milano ha suscitato nello svedese, per la faccenda dell’attaccamento alla maglia. A parte questo, però, c’è anche una questione più tecnica: al Milan, oltre a un attaccante propriamente detto, serve un giocatore con la personalità di caricarsi sulle spalle la responsabilità di una squadra. E Ibra, in questo, è un vero maestro.
Il Napoli, credo francamente che non abbia bisogno di altro, lì davanti: Milik, Llorente e Mertens sono una garanzia sufficiente – basta metterli nelle condizioni ideali per poterli valorizzare. E poi, la Roma: fra pochi mesi Dzeko spegnerà trentaquattro candeline, e un altro ultratrentenne non risulterebbe coerente con una politica societaria che punta ad acquisire giovani di grande prospettiva. Infine, il Bologna: sono dell’idea che qui Ibra non troverebbe quegli stimoli che uno della sua età ricerca di continuo. Questo, va detto, anche se a Bologna sono rinati giocatori del calibro di Baggio, Signori e, di recente, Palacio. In ogni caso, mi sembra un ambiente troppo rilassato per uno che si chiama Zlatan. Un’ultima questione, che liquido con una battuta: l’arrivo di Ibrahimovic arricchirebbe il nostro campionato? Chi lo sa, magari sì. Di sicuro, però, riempirebbe le pagine di tanti giornali. Baseball a parte, è chiaro".
Il Napoli, credo francamente che non abbia bisogno di altro, lì davanti: Milik, Llorente e Mertens sono una garanzia sufficiente – basta metterli nelle condizioni ideali per poterli valorizzare. E poi, la Roma: fra pochi mesi Dzeko spegnerà trentaquattro candeline, e un altro ultratrentenne non risulterebbe coerente con una politica societaria che punta ad acquisire giovani di grande prospettiva. Infine, il Bologna: sono dell’idea che qui Ibra non troverebbe quegli stimoli che uno della sua età ricerca di continuo. Questo, va detto, anche se a Bologna sono rinati giocatori del calibro di Baggio, Signori e, di recente, Palacio. In ogni caso, mi sembra un ambiente troppo rilassato per uno che si chiama Zlatan. Un’ultima questione, che liquido con una battuta: l’arrivo di Ibrahimovic arricchirebbe il nostro campionato? Chi lo sa, magari sì. Di sicuro, però, riempirebbe le pagine di tanti giornali. Baseball a parte, è chiaro".
