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GDS: Il Milan sta affrontando una situazione complessa riguardo a Divock Origi, il cui futuro nel club rimane incerto. Un recente incontro tra l'attaccante belga e la dirigenza rossonera si è concluso senza un'intesa, lasciando il club preoccupato per lo stallo contrattuale.
Il nodo cruciale è la risoluzione anticipata del contratto di Origi, che scadrà tra un anno. Il suo stipendio di 4 milioni netti (5,2 milioni lordi grazie al Decreto Crescita) rappresenta un peso economico significativo per il Milan. Il club desidera evitare di "buttare soldi dalla finestra" e cerca una separazione consensuale.
Per raggiungere questo obiettivo è necessaria una buonuscita, ma proprio su questo punto le parti non hanno trovato un accordo. È previsto un "secondo round" di trattative nella speranza di sbloccare la situazione.
La situazione è delicata anche per Origi, che ad aprile ha compiuto 30 anni. Se vuole "ricominciare a giocare" con continuità, dovrà trovare un compromesso con il Milan. Il rischio è replicare la scorsa stagione, in cui è stato "fuori progetto, fuori rosa" e si è allenato da solo tra Roma e Firenze, senza mai tornare a Milanello, pur essendo ottimamente retribuito. Questa inattività forzata ha inciso sulla sua condizione e ha rappresentato un enorme spreco di risorse per il Milan.
Il nodo cruciale è la risoluzione anticipata del contratto di Origi, che scadrà tra un anno. Il suo stipendio di 4 milioni netti (5,2 milioni lordi grazie al Decreto Crescita) rappresenta un peso economico significativo per il Milan. Il club desidera evitare di "buttare soldi dalla finestra" e cerca una separazione consensuale.
Per raggiungere questo obiettivo è necessaria una buonuscita, ma proprio su questo punto le parti non hanno trovato un accordo. È previsto un "secondo round" di trattative nella speranza di sbloccare la situazione.
La situazione è delicata anche per Origi, che ad aprile ha compiuto 30 anni. Se vuole "ricominciare a giocare" con continuità, dovrà trovare un compromesso con il Milan. Il rischio è replicare la scorsa stagione, in cui è stato "fuori progetto, fuori rosa" e si è allenato da solo tra Roma e Firenze, senza mai tornare a Milanello, pur essendo ottimamente retribuito. Questa inattività forzata ha inciso sulla sua condizione e ha rappresentato un enorme spreco di risorse per il Milan.