Ordine:"Theo ora dica cosa vuole fare".

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Franco Ordine dal CorSport in edicola, sul Milan:"Proviamo a fare un veloce viaggio intorno al caso Theo Hernandez. Cominciamo dalla questione contratto che è forse, in questo momento, la meno urgente di tutte. In estate, alla presentazione di Fonseca, Ibrahimovic non ebbe esitazione. “Lui e Maignan restano” assicurò. Erano i due più chiacchierati da siti e agenti per una improbabile cessione. Maignan uscì presto dai titoli, Theo rispose dal ritiro europeo della Francia “vedremo” come per far capire che avrebbe ascoltato offerte. Ecco allora il primo punto: non ne arrivarono. E dell’interesse del Bayern Monaco sventolato dai media nessuna traccia. Da qualche tempo è partita la trattativa per il rinnovo. A Madrid (in occasione del viaggio Champions con il Real) ci fu un incontro con il suo agente rivisto a casa Milan lunedì scorso per discutere “di questioni fiscali” la spiegazione dell’agente Quilon, poco convincente naturalmente. Han parlato di cifre (richiesto lo stesso trattamento di Leao, 7 milioni; ndr) oltre che di regimi fi scali cambiati (non godrebbe più del decreto crescita) prima di ripetere in pubblico la volontà dell’interessato di “restare al Milan”. Nel privato Theo è in attesa del secondo fi glio e il legame della sua compagna con radici a Milano confermano il progetto di fermarsi in rossonero. Di sicuro, specie durante la festa di lunedì scorso per i 125 anni, non lo hanno mai visto sorridere. E forse questa è una spiegazione parziale. Ma allora cosa non va in Theo Hernandez? Per la prima volta Fonseca ha affrontato la questione, dopo l’esclusione di domenica sera con il Genoa. Ha spiegato: “Non è stata una punizione, voglio farlo tornare al top della condizione fisica”. In effetti anche durante l’Europeo estivo in Germania il suo contributo alla Francia è risultato ridotto. Rientrato a Milanello ha avuto un impatto disastroso: a Parma si è fatto infi lare da Man una, due, tre, quattro volte. Difetto di condizione, si disse. Verissimo. Ma Theo a due cilindri ha proseguito per tutto il resto dei mesi successivi con qualche eccezione (Madrid contro il Real) e una regola (tipo il rigore sbagliato a Firenze, i duelli persi con Zappa, protagonista della clamorosa rimonta). Di qui la decisione di escluderlo dallo schieramento col Genoa e di lasciarlo in panchina preferendogli Jimenez (classe 2005) risultato poi tra i pochi promossi in quella malinconica serata rossonera. In settimana - così riferiscono le voci dall’interno di Milanello - Theo ha dato prova di grande motivazione durante gli allenamenti. Il Milan, in queste ore, con 8 titolari assenti, ha bisogno di Theo, persino di un Theo a mezzo servizio. Ma il quesito delle cento pistole è un altro. Un Theo così, a scartamento ridotto, può servire al Milan? La risposta può arrivare solo dal diretto interessato. Se vuole davvero restare al Milan deve tornare quel Theo travolgente e inimitabile dei giorni migliori. Dicono: gli manca Paolo Maldini. Non sarebbe confortante per lui. Vorrebbe dire che senza il suo ex dirigente non è più in grado di giocare a calcio".

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kipstar

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discorso lungo e complesso.
giocatore che immancabilmente ogni stagione ha avuto dei periodi di flessione. Diciamo che quest'anno la flessione è un po' più lunga del solito....anche perché tatticamente quest'anno gli viene richiesto più ripiegamento difensivo.
Non so se voglia restare o meno. Non so se troveranno l'accordo per il rinnovo.
La cosa è più complessa di quello che secondo me narrano le cronache.

L'unica volta che gli ho sentito dire che potrebbe andare via è solo per tornare al Real Madrid. Se continua con queste prestazioni credo che verrà depennato dal taccuino di Florentino.....se mai ci fosse già.....


IMHO
 
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discorso lungo e complesso.
giocatore che immancabilmente ogni stagione ha avuto dei periodi di flessione. Diciamo che quest'anno la flessione è un po' più lunga del solito....anche perché tatticamente quest'anno gli viene richiesto più ripiegamento difensivo.
Non so se voglia restare o meno. Non so se troveranno l'accordo per il rinnovo.
La cosa è più complessa di quello che secondo me narrano le cronache.

L'unica volta che gli ho sentito dire che potrebbe andare via è solo per tornare al Real Madrid. Se continua con queste prestazioni credo che verrà depennato dal taccuino di Florentino.....se mai ci fosse già.....


IMHO
comunque anche sta storia che "quest'anno Theo è diverso" è l'ennesimo falso mito sul Milan.
Va bene che Fonseca fa schifo, è il peggiore del mondo, bisogna crocifiggerlo in sala mensa, ma Theo sta facendo schifo ben prima dell'arrivo di Fonseca, E' praticamente da un anno, dal gennaio 2024 che a parte una partita ogni 10, gioca su questi bassissimi standard.

Il problema era da porsi a giugno-luglio.

Ormai, siamo in balia degli eventi. L'unica cosa che possiamo fare è pregarlo di invertire la rotta che ormai ha preso da un anno a questa parte. Poi di abbassare le pretese e firmare. Ad oggi è comunque tutto in alto mare, dal rendimento, passando per il rinnovo, fino ad arrivare a una sua possibile cessione a cifre decenti (per il giocatore che era).
 

Giek

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Franco Ordine dal CorSport in edicola, sul Milan:"Proviamo a fare un veloce viaggio intorno al caso Theo Hernandez. Cominciamo dalla questione contratto che è forse, in questo momento, la meno urgente di tutte. In estate, alla presentazione di Fonseca, Ibrahimovic non ebbe esitazione. “Lui e Maignan restano” assicurò. Erano i due più chiacchierati da siti e agenti per una improbabile cessione. Maignan uscì presto dai titoli, Theo rispose dal ritiro europeo della Francia “vedremo” come per far capire che avrebbe ascoltato offerte. Ecco allora il primo punto: non ne arrivarono. E dell’interesse del Bayern Monaco sventolato dai media nessuna traccia. Da qualche tempo è partita la trattativa per il rinnovo. A Madrid (in occasione del viaggio Champions con il Real) ci fu un incontro con il suo agente rivisto a casa Milan lunedì scorso per discutere “di questioni fiscali” la spiegazione dell’agente Quilon, poco convincente naturalmente. Han parlato di cifre (richiesto lo stesso trattamento di Leao, 7 milioni; ndr) oltre che di regimi fi scali cambiati (non godrebbe più del decreto crescita) prima di ripetere in pubblico la volontà dell’interessato di “restare al Milan”. Nel privato Theo è in attesa del secondo fi glio e il legame della sua compagna con radici a Milano confermano il progetto di fermarsi in rossonero. Di sicuro, specie durante la festa di lunedì scorso per i 125 anni, non lo hanno mai visto sorridere. E forse questa è una spiegazione parziale. Ma allora cosa non va in Theo Hernandez? Per la prima volta Fonseca ha affrontato la questione, dopo l’esclusione di domenica sera con il Genoa. Ha spiegato: “Non è stata una punizione, voglio farlo tornare al top della condizione fisica”. In effetti anche durante l’Europeo estivo in Germania il suo contributo alla Francia è risultato ridotto. Rientrato a Milanello ha avuto un impatto disastroso: a Parma si è fatto infi lare da Man una, due, tre, quattro volte. Difetto di condizione, si disse. Verissimo. Ma Theo a due cilindri ha proseguito per tutto il resto dei mesi successivi con qualche eccezione (Madrid contro il Real) e una regola (tipo il rigore sbagliato a Firenze, i duelli persi con Zappa, protagonista della clamorosa rimonta). Di qui la decisione di escluderlo dallo schieramento col Genoa e di lasciarlo in panchina preferendogli Jimenez (classe 2005) risultato poi tra i pochi promossi in quella malinconica serata rossonera. In settimana - così riferiscono le voci dall’interno di Milanello - Theo ha dato prova di grande motivazione durante gli allenamenti. Il Milan, in queste ore, con 8 titolari assenti, ha bisogno di Theo, persino di un Theo a mezzo servizio. Ma il quesito delle cento pistole è un altro. Un Theo così, a scartamento ridotto, può servire al Milan? La risposta può arrivare solo dal diretto interessato. Se vuole davvero restare al Milan deve tornare quel Theo travolgente e inimitabile dei giorni migliori. Dicono: gli manca Paolo Maldini. Non sarebbe confortante per lui. Vorrebbe dire che senza il suo ex dirigente non è più in grado di giocare a calcio".

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Ma cosa dovrebbe dire? Che gli piace sprecare gli anni migliori della sua carriera al soldo di una manica di incapaci? In una squadra senza la minima ambizione sportiva? In un undici che invece di migliorare diventa sempre più povero tecnicamente stagione dopo stagione?

Io la domanda invece, fossi un giornalista serio (non mi rivolgo quindi a Ordine), la farei a Elliott: "Cari rabbini, cosa volete fare? Cosa volete farne del cadavere ormai putrefatto del fu Milan? Avete ancora voglia di stuprarlo o lo lascerete andare, dandogli quella pace che noi tifosi ci meritiamo?"
 

Fiume in piena

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comunque anche sta storia che "quest'anno Theo è diverso" è l'ennesimo falso mito sul Milan.
Va bene che Fonseca fa schifo, è il peggiore del mondo, bisogna crocifiggerlo in sala mensa, ma Theo sta facendo schifo ben prima dell'arrivo di Fonseca, E' praticamente da un anno, dal gennaio 2024 che a parte una partita ogni 10, gioca su questi bassissimi standard.

Il problema era da porsi a giugno-luglio.

Ormai, siamo in balia degli eventi. L'unica cosa che possiamo fare è pregarlo di invertire la rotta che ormai ha preso da un anno a questa parte. Poi di abbassare le pretese e firmare. Ad oggi è comunque tutto in alto mare, dal rendimento, passando per il rinnovo, fino ad arrivare a una sua possibile cessione a cifre decenti (per il giocatore che era).

Critica ingenerosa
Diciamo che c'è sempre stata una sopravvalutazione sul ragazzo (mai stato il miglior terzino del Mondo, secondo me), ma nei primi anni di Milan, sulla corsia sinistra, era un trattore vero, con Rebic che lo aiutava molto
Ha sempre avuto la fase difensiva come pecca: era riuscito a migliorare anche quella
L'anno scorso, non è stato brillantissimo, ma faccio fatica a considerarla negativa, come stagione. Anche da difensore centrale si era disimpegnato bene
Quello di non rendere (o rendere poco) nei big match, il difetto più grosso
Quest'anno fá piangere davvero: oltre ai problemi in fase difensiva (diversi goal presi per sue disattenzioni), è inesistente anche in fase offensiva (il suo forte)
 
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Critica ingenerosa
Diciamo che c'è sempre stata una sopravvalutazione sul ragazzo (mai stato il miglior terzino del Mondo, secondo me), ma nei primi anni di Milan, sulla corsia sinistra, era un trattore vero, con Rebic che lo aiutava molto
Ha sempre avuto la fase difensiva come pecca: era riuscito a migliorare anche quella
L'anno scorso, non è stato brillantissimo, ma faccio fatica a considerarla negativa, come stagione. Anche da difensore centrale si era disimpegnato bene
Quello di non rendere (o rendere poco) nei big match, il difetto più grosso
Quest'anno fá piangere davvero: oltre ai problemi in fase difensiva (diversi goal presi per sue disattenzioni), è inesistente anche in fase offensiva (il suo forte)
Ma io non giudico Theo in tutta la sua carriera e nemmeno nell'intera stagione scorsa. Dico solo che ormai è da un anno che la sua carriera ha preso questa piega. E un anno non è poco. E non è poco perchè non l'ha presa a seguito magari di un infortunio grave per il quale ci vuole tempo. E non è poco perchè l'aveva già cominciata a prendere con l'allenatore che lo ha lanciato. E non è poco perchè emergono cose brutte di lui fuori dal campo. E non è poco se si considera che si sta parlando di un rinnovo da top player che lo eleverebbe a più pagato in rosa o quasi. E non è poco se si considera il modus operandi nel fare mercato della nostra società (come comunque in moltissime altre società), vendere per acquistare e avendolo venduto al punto giusto (questa estate), avremmo ricavato del denaro da reinvestire... sì poi probabilmente male o malissimo, visti i soggetti che abbiamo in dirigenza.
 

Fiume in piena

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Ma io non giudico Theo in tutta la sua carriera e nemmeno nell'intera stagione scorsa. Dico solo che ormai è da un anno che la sua carriera ha preso questa piega. E un anno non è poco. E non è poco perchè non l'ha presa a seguito magari di un infortunio grave per il quale ci vuole tempo. E non è poco perchè l'aveva già cominciata a prendere con l'allenatore che lo ha lanciato. E non è poco perchè emergono cose brutte di lui fuori dal campo. E non è poco se si considera che si sta parlando di un rinnovo da top player che lo eleverebbe a più pagato in rosa o quasi. E non è poco se si considera il modus operandi nel fare mercato della nostra società (come comunque in moltissime altre società), vendere per acquistare e avendolo venduto al punto giusto (questa estate), avremmo ricavato del denaro da reinvestire... sì poi probabilmente male o malissimo, visti i soggetti che abbiamo in dirigenza.

Sì, sì, senz'altro vá capito cosa c'è alla base delle cattive prestazioni di Theo.
Un calo fisico?? Questioni fuori dal campo?? Mancanza di stimoli??
 
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Sì, sì, senz'altro vá capito cosa c'è alla base delle cattive prestazioni di Theo.
Un calo fisico?? Questioni fuori dal campo?? Mancanza di stimoli??
secondo me, tutte e tre le tue ipotesi.

Non c'è col fisico perchè se passi le notti a bere e a sniffare palloncini, poi quando raggiungi una certa età, il fisico non recupera più come quando avevi poco più di 20 anni.

Non c'è di testa perchè si vede che manca completamente di concentrazione in campo.

Gli mancheranno gli stimolti perchè sa che al Milan lui ha fatto, a mio avviso, più del dovuto rispetto a quanto ricevuto. Quindi se la rosa non migliora, se non gli offrono quello che chiede, dubito che questo scenda in campo per andare in guerra.
 
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Franco Ordine dal CorSport in edicola, sul Milan:"Proviamo a fare un veloce viaggio intorno al caso Theo Hernandez. Cominciamo dalla questione contratto che è forse, in questo momento, la meno urgente di tutte. In estate, alla presentazione di Fonseca, Ibrahimovic non ebbe esitazione. “Lui e Maignan restano” assicurò. Erano i due più chiacchierati da siti e agenti per una improbabile cessione. Maignan uscì presto dai titoli, Theo rispose dal ritiro europeo della Francia “vedremo” come per far capire che avrebbe ascoltato offerte. Ecco allora il primo punto: non ne arrivarono. E dell’interesse del Bayern Monaco sventolato dai media nessuna traccia. Da qualche tempo è partita la trattativa per il rinnovo. A Madrid (in occasione del viaggio Champions con il Real) ci fu un incontro con il suo agente rivisto a casa Milan lunedì scorso per discutere “di questioni fiscali” la spiegazione dell’agente Quilon, poco convincente naturalmente. Han parlato di cifre (richiesto lo stesso trattamento di Leao, 7 milioni; ndr) oltre che di regimi fi scali cambiati (non godrebbe più del decreto crescita) prima di ripetere in pubblico la volontà dell’interessato di “restare al Milan”. Nel privato Theo è in attesa del secondo fi glio e il legame della sua compagna con radici a Milano confermano il progetto di fermarsi in rossonero. Di sicuro, specie durante la festa di lunedì scorso per i 125 anni, non lo hanno mai visto sorridere. E forse questa è una spiegazione parziale. Ma allora cosa non va in Theo Hernandez? Per la prima volta Fonseca ha affrontato la questione, dopo l’esclusione di domenica sera con il Genoa. Ha spiegato: “Non è stata una punizione, voglio farlo tornare al top della condizione fisica”. In effetti anche durante l’Europeo estivo in Germania il suo contributo alla Francia è risultato ridotto. Rientrato a Milanello ha avuto un impatto disastroso: a Parma si è fatto infi lare da Man una, due, tre, quattro volte. Difetto di condizione, si disse. Verissimo. Ma Theo a due cilindri ha proseguito per tutto il resto dei mesi successivi con qualche eccezione (Madrid contro il Real) e una regola (tipo il rigore sbagliato a Firenze, i duelli persi con Zappa, protagonista della clamorosa rimonta). Di qui la decisione di escluderlo dallo schieramento col Genoa e di lasciarlo in panchina preferendogli Jimenez (classe 2005) risultato poi tra i pochi promossi in quella malinconica serata rossonera. In settimana - così riferiscono le voci dall’interno di Milanello - Theo ha dato prova di grande motivazione durante gli allenamenti. Il Milan, in queste ore, con 8 titolari assenti, ha bisogno di Theo, persino di un Theo a mezzo servizio. Ma il quesito delle cento pistole è un altro. Un Theo così, a scartamento ridotto, può servire al Milan? La risposta può arrivare solo dal diretto interessato. Se vuole davvero restare al Milan deve tornare quel Theo travolgente e inimitabile dei giorni migliori. Dicono: gli manca Paolo Maldini. Non sarebbe confortante per lui. Vorrebbe dire che senza il suo ex dirigente non è più in grado di giocare a calcio".

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un giocatore che le gioca tutte perché non ha sostituiti all'altezza e quelli all'altezza non sono venuti venire o se ne sono andati perché sarebbero stati chiusi da Theo ( bellanova) dopo anni e un ritmo sempre più maggiore ha iniziato a sentire gli effetti!? Ma dai !? chi l'avrebbe mai detto!? in verità era strana la cosa inversa..la mancanza di condizione ( io direi affaticamento) è assolutamente normalità.. un po' di riposo gli farà solo che bene!
 
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