Ordine:"Rangnick, un'entità pesante".

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Franco Ordine dal Corsport in edicola oggi, 11 marzo, sul Milan e su Rangnick


Risulta particolarmente istruttiva l’intervista rilasciata dal presidente del Milan Paolo Scaroni al Corriere della Sera. Consente a Zvone Boban di mettere da parte qualche osservazione utile alla sua causa contro il licenziamento per giusta causa e ai tifosi milanisti di capire cosa bolle nel pentolone di casa Milan in vista del futuro. Cominciamo dal “casus belli” e cioè dai colloqui con Ralf Rangnick, allenatore tuttofare tedesco, incontrato da Gazidis e la cui notizia fu data dalla Bild, successivamente confermata dalle fonti de L’Èquipe. Obietta Scaroni: contatti ma non contratti. Al netto della differenza di una sola “r” tra i due sostantivi, è proprio questo il punto su cui Boban ha imbastito la sua posizione: inutilmente chiese un chiarimento con la famiglia Singer, anticipando al manager Elliott Giorgio Furlani, di sede a Londra, “altrimenti viene fuori una tempesta”. Vuoi contattare un altro allenatore? Va bene, fallo pure ma me lo devi dire, me lo devi dire per rispetto del mio contratto che prevede la responsabilità esclusiva delle scelte tecniche. Se poi, nella prima intervista riparatrice, l’ad invece di smentire Rangnick, sorvola bellamente, allora il sospetto che ci sia stato qualcosa più di un contatto, è legittimo.
Secondo argomento: le interviste vanno concordate, “come ho fatto anch’io” puntualizza Scaroni. Con chi ha concordato l’intervista che contiene un sostegno deciso all’ad sud-africano? Con Gazidis, che è il capo azienda, naturalmente. Ogni commento è superfluo. Terzo argomento: il futuro di Paolo Maldini. Sostiene il presidente Scaroni: “Mi auguro che resti”. Obiezione scontata: come fa Paolo Maldini (a proposito, le più recenti notizie, fanno sapere che si è ripreso dall’indisposizione) a restare nel caso in cui a fine stagione, non ipotizzabile al momento, se a giugno o a luglio, o chissà quando, dovesse spuntare a Milanello la sago- ma di Ralf Rangnick sul con- to del quale si è già espresso in modo educato ma con una stroncatura (“è un profilo non adatto al Milan”) che non pre- vede la possibilità di fare una marcia indietro?
Anche i tifosi, dal loro punto di vista, hanno ricevuto notizie poco rassicuranti a proposito dei piani futuri. Si sa, infatti, che tra le scadenze più delicate ci sono i contratti (economicamente fuori dai parametri previsti da Elliott) da negoziare con Ibrahimovic e Donnarumma. Sul tema, molto sensibile, il presidente Scaroni si è “astenuto”: “Decide Gazidis”. Facile immaginare quale sarà l’epilogo e soprattutto quale il parere espresso da Rangnick cui i giornali tedeschi hanno accreditato l’opinione di non rinnovare con lo svedese per una questione di anagrafe.
 
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