Ordine: "Nessuno vuole pagare i debiti di Li"

Lineker10

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Queste 2 posizioni matureranno circa 50 milioni di interessi in un anno e mezzo.

Da restituire tra qualche mese saranno quindi 350milioni.

FOLLIA! Dove li prendono? Almeno mi fa piacere vedere che i tifosi stanno iniziando a svegliarsi... il Milan non morirà, piaccia o non piaccia.

Male che va falliremo... Preferisco buttare 8 anni come ha fatto il Napoli che fare per 8 anni il settimo posto.

Falliremo no, almeno questo lo possiamo scongiurare.

La possibilità estrema è che Li non ripaghi il debito e dunque Elliott rilevi gli asset dati come garanzia, ovvero il Milan. A quel punto saremmo di proprietà di Elliott, scenario ad oggi dalle conseguenze imprevedibili.

Infatti fino a poco tempo fa avremmo supposto che il fondo ci avrebbe rivenduto subito, speculando il più possibile, ma i recenti investimenti che hanno fatto in Italia (Telecom, asta per i diritti della Serie A) potrebbero ipotizzare uno scenario diverso, dove magari Elliott gestisca il Milan come asset del gruppo.
 

Lineker10

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Allora, Elliott "presta" 303 mln circa, 128 all'Associazione Calcio Milan Spa, e 180 circa alla Holding Lussemburghese che detiene le azioni del Milan, che sempre in linea teorica farebbe capo a Li, cosa assolutamente non dimostrabile con i fatti, dato che l'ultima scatola risiede alle Isole Vergini, noto paradiso fiscale e schermata.

Quindi in ottica rifinanziamento, è ovviamente molto semplice rifinanziare il debito del solo Milan, ovvero quello di 120 mln, considerando che si può tranquillamente mettere a garanzia i beni, futuri ricavi, sponsorship ecc ecc.
Mentre la Holding lussemburghese non produce ricavi, non ha ricchezza, è una scatola vuota. Quindi non c'è nulla da poter mettere in garanzia per i 180 mln prestati. Ergo se io volessi prestare soldi al Milan, lo farei tranquillamente perché so che facilmente potrei riaverli indietro, mentre alla Holding, col piffero che glieli presto, non sapendo nemmeno a chi fa riferimento e soprattutto non avendo nulla da poter mettere a garanzia.

Yes! :grande:

Che poi è uno scenario anche piuttosto comune quando ti trovi a dover siglare una fidejussione a gruppi internazionali.
 
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Le famose proposte sul tavolo di Li che deve solo scegliere, un vero peccato che sia così indeciso sulla grammatura della carta che preferisce
 

Casnop

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buongiorno Casnop,
non ricordo più una cosa e non mi è comunque mai stata chiara, quindi la chiedo a te che sei ferrato in materia: come funziona per il bond che è stato emesso per fare mercato? cioè: è già stato rimborsato/sta venendo rimborsato? che debito genera/ha generato? con che termini?
I due bond emessi a maggio 2017, rispettivamente di 78 e 55 milioni di euro, sono stati interamente sottoscritti dalla Project RedBlack, società di diritto lussemburghese controllata da Elliott e Blue Skye a fermo, cioè con detenzione in portafoglio in previsione di successivo collocamento su un mercato regolamentato. Nel regolamento del prestito obbligazionario è stato convenuto un tasso di remunerazione globale, pari al 7,7 per cento annuo, comprensivo della remunerazione in favore dell'obbligazionista, ovvero dell'acquirente finale, e di un margine di intermediazione in favore del sottoscrittore/rivenditore, Project Redblack. Quest'ultima ha anticipato all'emittente, il Milan, la sorte capitale di queste obbligazioni, che ha poi collocato sul Terzo Mercato di Vienna, con cessione onerosa, salvo buon fine, a terzi. La scadenza di queste obbligazioni coincide con quella del prestito che sottende, ottobre 2018. Se l'emittente, il Milan, rimborsa il capitale e paga l'interesse globale convenuto all'obbligazionista, libera sé stesso e l'intermediario da ogni obbligo verso quest'ultimo. Se l'emittente non paga, l'obbligazionista ha azione verso il sottoscrittore/rivenditore, che paga il dovuto a quello, ed ha poi rivalsa verso l'emittente, garantita dal pegno sulle azioni, e non solo, a suo tempo emesso in proprio favore. :)
 

Casnop

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Allora, Elliott "presta" 303 mln circa, 128 all'Associazione Calcio Milan Spa, e 180 circa alla Holding Lussemburghese che detiene le azioni del Milan, che sempre in linea teorica farebbe capo a Li, cosa assolutamente non dimostrabile con i fatti, dato che l'ultima scatola risiede alle Isole Vergini, noto paradiso fiscale e schermata.

Quindi in ottica rifinanziamento, è ovviamente molto semplice rifinanziare il debito del solo Milan, ovvero quello di 120 mln, considerando che si può tranquillamente mettere a garanzia i beni, futuri ricavi, sponsorship ecc ecc.
Mentre la Holding lussemburghese non produce ricavi, non ha ricchezza, è una scatola vuota. Quindi non c'è nulla da poter mettere in garanzia per i 180 mln prestati. Ergo se io volessi prestare soldi al Milan, lo farei tranquillamente perché so che facilmente potrei riaverli indietro, mentre alla Holding, col piffero che glieli presto, non sapendo nemmeno a chi fa riferimento e soprattutto non avendo nulla da poter mettere a garanzia.
Bravo, corvo. La querelle Milan può essere prosaicamente ridotta a queste considerazioni, senza evocare i romanzetti di appendice scritti oggi dall'ottimo Biasin. La UEFA ha posto un tema al club: cosa ci faccia nel suo stato patrimoniale una garanzia reale, pari all'intero monte azionario ed alla totalità degli attivi, in favore di un terzo per il pagamento di un debito che quest'ultimo statutariamente non può pagare autonomamente, e come dunque il club abbia accettato una diminuzione rilevante della propria capacità patrimoniale per finanziare attività estranee all'oggetto sportivo. La risposta, fornita da maggio scorso, è stata negativa, e la mancata rimozione di questo asset patrimoniale negativo in termini compatibili con la tolleranza concessa dall'organo valutatore, ha infine determinato il rigetto di accordi di risanamento del club che pure sarebbero stati giustificati dalla atomistica considerazione dei conti di gestione del club. La UEFA ha considerato negativamente una diminuzione della capacità finanziaria del Milan per garantire gli adempimenti di società terze, sia pure in rapporto di holding, ritenendo che ciò configurasse un asservimento strumentale di risorse derivanti dalle attività sportive per finalità ultronee ad esse. La valutazione, insieme giuridica e politica, quest'ultima intesa quale sintesi di interessi collettivi tutelati dalla istituzione calcistica, è in uno con quella finanziaria da te descritta. Il club è economicamente e finanziariamente sano, ha già una sua autonomia economica dal capitale, ma questo profilo è snervato da quel peso finanziario che rischia di azzopparlo, e la cui rimozione risulta ormai impossibile tramite una manovra finanziaria, quanto piuttosto da un movimento di capitale. La soluzione di uscita da questo impasse è più vicina di quanto si pensi: solo 180 milioni di euro, oltre interessi. Chi li mette? A quali condizioni? In che tempi? Domande che il bravo giornalista dovrebbe porsi, se non altro perché sono le stesse che si è posta la UEFA. :)
 
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