Nuovo San Siro: c'è ottimismo. Si accelera. Sesto non tramonta.

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Come riportato dalla GDS in edicola, c'è ottimismo riguardo il nuovo San Siro dopo il vertice con il Sindaco Sala. Ora si può accelerare.

Vertice con il sindaco Sala: gli incontri pubblici con la città al via a settembre e dibattito chiuso entro ottobre. Per le due società conta soltanto essere veloci: nel 2022 s’è perso troppo tempo. L’obiettivo resta
iniziare i lavori nel 2023 completati nel 2027, ma non ci devono essere più intoppi. San Siro, quindi, resta ancora la prima scelta per il futuro delle due milanesi. C’è fiducia. Basta però che si faccia in fretta, molto più in fretta rispetto a quanto si è andati nell’ultimo periodo. Anche se Sesto San Giovanni non può ancora tramontare definitivamente, non solo per quanto riguarda la sponda dei campioni d’Italia. I ricorsi al Tar e la raccolta firme per un eventuale referendum sono infatti spauracchi che non lasciano tranquilli il Milan, che ieri dopo l’incontro con il Comune ha fatto capire che tutto è ancora apertissimo. Ma anche l’Inter sta molto attenta. Negli ultimi mesi i rossoneri hanno spinto sulla possibilità di abbandonare l’idea dello stadio condiviso, presentata al Comune di Milano quasi tre anni fa (il 10 luglio 2019). Semplice pressione sulla politica? No. Piuttosto vera volontà di accelerare in concomitanza con il cambio di proprietà. Ecco perché Gerry Cardinale, futuro numero 1 del club rossonero, è andato subito a vedere la zona di Sesto San Giovanni dove costruire lo stadio sarebbe molto più semplice. L’Inter è rimasta invece più in secondo piano: l’eventualità di un Milan solitario è sempre stata considerata molto difficile ai piani alti del club di viale della Liberazone. Entrambe però vogliono accelerare
Con sala lo stadio lo costruiremo mai.

Ci sarà sempre qualche sindacato che spunta fuori per bloccare i lavori.
Prevedo già castori in rivolta.
 

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TS: Sala ieri ha rassicurato Milan e Inter sui tempi per lo stadio. L'Inter resta ferma sull'idea di non emigrare, il Milan però dubita della promessa di Sala e guarda sempre a Sesto. Cardinale e Zhang si incontreranno a settembre.
 

Zenos

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Immobilismo totale sul mercato in una estate in cui la crescita del Milan era fondamentale per attirare gli sponsor e per andare avanti il più possibile in Champions, ecco i motivi dell'astio. Nei loro discorsi non hanno approfondito quello sul calciomercato del Milan, come mai gli altri competitor italiani indebitati fino al collo acquistano e il Milan è statico sul mercato con spazio a bilancio? Il Milan sarà anche loro sulla carta, ma senza i tifosi ci fanno niente. Per me deve partire una seria contestazione da subito, lo spazio a bilancio c'è e bisogna muoversi, non devono provare a speculare sugli utili del Milan.
Lo sai quanto sono schifato da questa situazione,ma credo che Elliot stia frenando un po' tutto, perché in caso saltasse il closing rimarrebbe a loro il "carico" di questo mercato. Non dico sia giusto,perché una soluzione si potrebbe trovare,dico solo che,stanno facendo al solito i loro sporchi interessi.
 

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Come riportato dalla GDS in edicola, c'è ottimismo riguardo il nuovo San Siro dopo il vertice con il Sindaco Sala. Ora si può accelerare.

Vertice con il sindaco Sala: gli incontri pubblici con la città al via a settembre e dibattito chiuso entro ottobre. Per le due società conta soltanto essere veloci: nel 2022 s’è perso troppo tempo. L’obiettivo resta
iniziare i lavori nel 2023 completati nel 2027, ma non ci devono essere più intoppi. San Siro, quindi, resta ancora la prima scelta per il futuro delle due milanesi. C’è fiducia. Basta però che si faccia in fretta, molto più in fretta rispetto a quanto si è andati nell’ultimo periodo. Anche se Sesto San Giovanni non può ancora tramontare definitivamente, non solo per quanto riguarda la sponda dei campioni d’Italia. I ricorsi al Tar e la raccolta firme per un eventuale referendum sono infatti spauracchi che non lasciano tranquilli il Milan, che ieri dopo l’incontro con il Comune ha fatto capire che tutto è ancora apertissimo. Ma anche l’Inter sta molto attenta. Negli ultimi mesi i rossoneri hanno spinto sulla possibilità di abbandonare l’idea dello stadio condiviso, presentata al Comune di Milano quasi tre anni fa (il 10 luglio 2019). Semplice pressione sulla politica? No. Piuttosto vera volontà di accelerare in concomitanza con il cambio di proprietà. Ecco perché Gerry Cardinale, futuro numero 1 del club rossonero, è andato subito a vedere la zona di Sesto San Giovanni dove costruire lo stadio sarebbe molto più semplice. L’Inter è rimasta invece più in secondo piano: l’eventualità di un Milan solitario è sempre stata considerata molto difficile ai piani alti del club di viale della Liberazone. Entrambe però vogliono accelerare

TS: Sala ieri ha rassicurato Milan e Inter sui tempi per lo stadio. L'Inter resta ferma sull'idea di non emigrare, il Milan però dubita della promessa di Sala e guarda sempre a Sesto. Cardinale e Zhang si incontreranno a settembre.
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speriamo che salti, non voglio uno stadiettum da squadra mediocrem.
i puffi vivono nei funghi non nel nuovo san siro.
So che tu sei un sostenitore dello stadio gigante. Anche io li preferisco perché trasmettono maestosità, ma penso che uno stadio da 80mila a salire non lo costruiremo mai da nessuna parte. E oggettivamente sarebbe poco conveniente da ogni punto di vista. Nell’era delle pay tv, col campionato spezzatino, uno stadio da 80mila e oltre lo riempi due volte all’anno in campionato e in CL solo se superi gli ottavi.
 

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Come riportato dalla GDS in edicola, c'è ottimismo riguardo il nuovo San Siro dopo il vertice con il Sindaco Sala. Ora si può accelerare.

Vertice con il sindaco Sala: gli incontri pubblici con la città al via a settembre e dibattito chiuso entro ottobre. Per le due società conta soltanto essere veloci: nel 2022 s’è perso troppo tempo. L’obiettivo resta
iniziare i lavori nel 2023 completati nel 2027, ma non ci devono essere più intoppi. San Siro, quindi, resta ancora la prima scelta per il futuro delle due milanesi. C’è fiducia. Basta però che si faccia in fretta, molto più in fretta rispetto a quanto si è andati nell’ultimo periodo. Anche se Sesto San Giovanni non può ancora tramontare definitivamente, non solo per quanto riguarda la sponda dei campioni d’Italia. I ricorsi al Tar e la raccolta firme per un eventuale referendum sono infatti spauracchi che non lasciano tranquilli il Milan, che ieri dopo l’incontro con il Comune ha fatto capire che tutto è ancora apertissimo. Ma anche l’Inter sta molto attenta. Negli ultimi mesi i rossoneri hanno spinto sulla possibilità di abbandonare l’idea dello stadio condiviso, presentata al Comune di Milano quasi tre anni fa (il 10 luglio 2019). Semplice pressione sulla politica? No. Piuttosto vera volontà di accelerare in concomitanza con il cambio di proprietà. Ecco perché Gerry Cardinale, futuro numero 1 del club rossonero, è andato subito a vedere la zona di Sesto San Giovanni dove costruire lo stadio sarebbe molto più semplice. L’Inter è rimasta invece più in secondo piano: l’eventualità di un Milan solitario è sempre stata considerata molto difficile ai piani alti del club di viale della Liberazone. Entrambe però vogliono accelerare

TS: Sala ieri ha rassicurato Milan e Inter sui tempi per lo stadio. L'Inter resta ferma sull'idea di non emigrare, il Milan però dubita della promessa di Sala e guarda sempre a Sesto. Cardinale e Zhang si incontreranno a settembre.
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So che tu sei un sostenitore dello stadio gigante. Anche io li preferisco perché trasmettono maestosità, ma penso che uno stadio da 80mila a salire non lo costruiremo mai da nessuna parte. E oggettivamente sarebbe poco conveniente da ogni punto di vista. Nell’era delle pay tv, col campionato spezzatino, uno stadio da 80mila e oltre lo riempi due volte all’anno in campionato e in CL solo se superi gli ottavi.
per me i dati, anche di quest'anno, dicono un'altra cosa.
però a parte quello se TUTTI i grandi club hanno un grande stadio qualcosa vorrà pur dire...
io continuo a sperare uno stadio da 70.000 minimo. da questa cifra in poi si può ragionare.
 

Mika

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Immobilismo totale sul mercato in una estate in cui la crescita del Milan era fondamentale per attirare gli sponsor e per andare avanti il più possibile in Champions, ecco i motivi dell'astio. Nei loro discorsi non hanno approfondito quello sul calciomercato del Milan, come mai gli altri competitor italiani indebitati fino al collo acquistano e il Milan è statico sul mercato con spazio a bilancio? Il Milan sarà anche loro sulla carta, ma senza i tifosi ci fanno niente. Per me deve partire una seria contestazione da subito, lo spazio a bilancio c'è e bisogna muoversi, non devono provare a speculare sugli utili del Milan.
Immobilismo causato da Elliot che attulmente è ancora il proprietario fino a Settembre. Io e l'ho con loro, Redbird non è ancora insediato ufficialmente e si vedrà da Gennaio 2023.
 
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per me i dati, anche di quest'anno, dicono un'altra cosa.
però a parte quello se TUTTI i grandi club hanno un grande stadio qualcosa vorrà pur dire...
io continuo a sperare uno stadio da 70.000 minimo. da questa cifra in poi si può ragionare.
Negli ultimi 27 anni(in pratica con la diffusione capillare delle pay tv) solo cinque volte abbiamo superato la media di 60mila spettatori e al massimo siamo arrivati a una media di 64mila. Se vogliono massimizzare i ricavi, penso lo faranno al massimo di 65-70mila.
 
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