Newcastle: crisi, 9 infortuni ma vuole centrare gli obiettivi.

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Tuttosport in edicola ancora sulla crisi del Newcastle, che comunque non si dà per vinto: due giorni pieni, e poco più, per riprendersi, ma non è detto che basteranno. Domani sera, al St. James’ Park, il Milan troverà un Newcastle United a pezzi, depresso, sconfortato. Ma deciso, come sempre, perché comunque le probabilità di passaggio del turno esiste ed è unicamente legata a una vittoria, abbinata a un pareggio o un successo del Borussia Dortmund contro il Psg. L’appello dell’allenatore Eddie Howe al pubblico, affinché dia la carica, lascia peraltro il tempo che trova: un po’ retorica, un po’ strizzata d’occhio, ma se tutto resta nei binari della correttezza anche il celebre calore dello stadio in cima alla collinetta non avrà alcuna influenza sul rendimento dei giocatori in campo, determinato da fattori del tutto differenti. Domenica, il Newcastle a Londra contro il Tottenham ha recuperato Callum Wilson e Sean Longstaff, e quest’ultimo è candidato a essere titolare domani sera al posto del giovane, ma fin qui brillante, Lewis Miley, per dare fisicità e corsa a una squadra che avrebbe bisogno di riposo e invece ha appena iniziato una serie di partite estenuanti, complicate anche - ma per il Newcastle, situato lassù in alto, è normale - da trasferte faticose.

Dei nove tuttora infortunati, almeno tre (il portiere Pope, il centrale Botman e il terzino sinistro Burn) sarebbero titolari fissi e altri due (Barnes e Anderson) cambi di lusso, e il basso valore tecnico in panchina è testimoniato da un dato: nelle ultime due settimane solo due delle 14 sostituzioni effettuate da Howe sono avvenute prima del 73’, e nove sono arrivate nel finale o nei minuti di recupero, segnale che i titolari sono stati spremuti fino allo stremo. E qualche cedimento c’è stato: vistoso quello del terzino destro Kieran Trippier, che giovedì sul campo dell’Everton ha perso due palloni gravissimi che hanno portato, pochi secondi dopo, al primo e secondo gol avversario, mentre a Londra, domenica, Son lo ha tormentato, andandogli via in occasione del primo gol (di Udogie) e in altre circostanze. Howe non ha alternative a Trippier, che oltretutto è fondamentale per i suoi calci di punizione, anche perché l’altro laterale destro di valore a sua disposizione, Tino Livramento, gioca da un po’ sulla fascia opposta, per coprire l’assenza di Burn e Targett. Resta, e forte, l’efficacia di Anthony Gordon sulla fascia sinistra, accoppiata ai tagli di Miguel Almiron dal lato opposto e alla praticità di Alek Isak e Wilson in mezzo. Ma il momento, per i Magpies, è davvero difficile.
 

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Tuttosport in edicola ancora sulla crisi del Newcastle, che comunque non si dà per vinto: due giorni pieni, e poco più, per riprendersi, ma non è detto che basteranno. Domani sera, al St. James’ Park, il Milan troverà un Newcastle United a pezzi, depresso, sconfortato. Ma deciso, come sempre, perché comunque le probabilità di passaggio del turno esiste ed è unicamente legata a una vittoria, abbinata a un pareggio o un successo del Borussia Dortmund contro il Psg. L’appello dell’allenatore Eddie Howe al pubblico, affinché dia la carica, lascia peraltro il tempo che trova: un po’ retorica, un po’ strizzata d’occhio, ma se tutto resta nei binari della correttezza anche il celebre calore dello stadio in cima alla collinetta non avrà alcuna influenza sul rendimento dei giocatori in campo, determinato da fattori del tutto differenti. Domenica, il Newcastle a Londra contro il Tottenham ha recuperato Callum Wilson e Sean Longstaff, e quest’ultimo è candidato a essere titolare domani sera al posto del giovane, ma fin qui brillante, Lewis Miley, per dare fisicità e corsa a una squadra che avrebbe bisogno di riposo e invece ha appena iniziato una serie di partite estenuanti, complicate anche - ma per il Newcastle, situato lassù in alto, è normale - da trasferte faticose.

Dei nove tuttora infortunati, almeno tre (il portiere Pope, il centrale Botman e il terzino sinistro Burn) sarebbero titolari fissi e altri due (Barnes e Anderson) cambi di lusso, e il basso valore tecnico in panchina è testimoniato da un dato: nelle ultime due settimane solo due delle 14 sostituzioni effettuate da Howe sono avvenute prima del 73’, e nove sono arrivate nel finale o nei minuti di recupero, segnale che i titolari sono stati spremuti fino allo stremo. E qualche cedimento c’è stato: vistoso quello del terzino destro Kieran Trippier, che giovedì sul campo dell’Everton ha perso due palloni gravissimi che hanno portato, pochi secondi dopo, al primo e secondo gol avversario, mentre a Londra, domenica, Son lo ha tormentato, andandogli via in occasione del primo gol (di Udogie) e in altre circostanze. Howe non ha alternative a Trippier, che oltretutto è fondamentale per i suoi calci di punizione, anche perché l’altro laterale destro di valore a sua disposizione, Tino Livramento, gioca da un po’ sulla fascia opposta, per coprire l’assenza di Burn e Targett. Resta, e forte, l’efficacia di Anthony Gordon sulla fascia sinistra, accoppiata ai tagli di Miguel Almiron dal lato opposto e alla praticità di Alek Isak e Wilson in mezzo. Ma il momento, per i Magpies, è davvero difficile.
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Dei nove tuttora infortunati, almeno tre (il portiere Pope, il centrale Botman e il terzino sinistro Burn) sarebbero titolari fissi e altri due (Barnes e Anderson) cambi di lusso, e il basso valore tecnico in panchina è testimoniato da un dato: nelle ultime due settimane solo due delle 14 sostituzioni effettuate da Howe sono avvenute prima del 73’, e nove sono arrivate nel finale o nei minuti di recupero, segnale che i titolari sono stati spremuti fino allo stremo. E qualche cedimento c’è stato: vistoso quello del terzino destro Kieran Trippier, che giovedì sul campo dell’Everton ha perso due palloni gravissimi che hanno portato, pochi secondi dopo, al primo e secondo gol avversario, mentre a Londra, domenica, Son lo ha tormentato, andandogli via in occasione del primo gol (di Udogie) e in altre circostanze. Howe non ha alternative a Trippier, che oltretutto è fondamentale per i suoi calci di punizione, anche perché l’altro laterale destro di valore a sua disposizione, Tino Livramento, gioca da un po’ sulla fascia opposta, per coprire l’assenza di Burn e Targett. Resta, e forte, l’efficacia di Anthony Gordon sulla fascia sinistra, accoppiata ai tagli di Miguel Almiron dal lato opposto e alla praticità di Alek Isak e Wilson in mezzo. Ma il momento, per i Magpies, è davvero difficile.
Sembra come che stiano mettendo le mani avanti per massacrarci più pesantemente giovedì mattina.
 
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Nonostante questo ne beccheremo 4.
 
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Dei nove tuttora infortunati, almeno tre (il portiere Pope, il centrale Botman e il terzino sinistro Burn) sarebbero titolari fissi e altri due (Barnes e Anderson) cambi di lusso, e il basso valore tecnico in panchina è testimoniato da un dato: nelle ultime due settimane solo due delle 14 sostituzioni effettuate da Howe sono avvenute prima del 73’, e nove sono arrivate nel finale o nei minuti di recupero, segnale che i titolari sono stati spremuti fino allo stremo. E qualche cedimento c’è stato: vistoso quello del terzino destro Kieran Trippier, che giovedì sul campo dell’Everton ha perso due palloni gravissimi che hanno portato, pochi secondi dopo, al primo e secondo gol avversario, mentre a Londra, domenica, Son lo ha tormentato, andandogli via in occasione del primo gol (di Udogie) e in altre circostanze. Howe non ha alternative a Trippier, che oltretutto è fondamentale per i suoi calci di punizione, anche perché l’altro laterale destro di valore a sua disposizione, Tino Livramento, gioca da un po’ sulla fascia opposta, per coprire l’assenza di Burn e Targett. Resta, e forte, l’efficacia di Anthony Gordon sulla fascia sinistra, accoppiata ai tagli di Miguel Almiron dal lato opposto e alla praticità di Alek Isak e Wilson in mezzo. Ma il momento, per i Magpies, è davvero difficile.
Io spero che la vinciamo, anche se questo portasse all'Europa League.
Tanto la seconda stella è andata, arrivare tra le prime 4 uscendo dall'Europa a dicembre magari alla proprietà può andare bene ma per me no.
E poi servirebbero un po' di punti per il ranking, in modo da non essere in quarta fascia la prossima volta.

Comunque sembrava un girone di ferro ma invece la sensazione è di aver buttato via la qualificazione soprattutto nelle prime due partite. Era fattibilissimo.
 

malos

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Il famoso girone di ferro.... Con un pò più attenzione e cattiveria si arrivava primi senza grossi problemi.
 

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Zenos

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Possiamo farne a che 5,il Psg non perderà mai punti contro il dortmund.
 
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Articolo scritto palesemente da un interista maniavantista.
 
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