Nesta:"Milan sorpresa, Gigio, Tomori e Romagnoli...".

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Sandro Nesta alla GDS sul Milan

Dice che il Milan se la gioca
per lo scudetto, ma ha perso
Donnarumma e Calhanoglu.
«Non è più come una volta
che andavi con i soldi e com-
pravi il campione che volevi.
Ora ci vuole intelligenza, buo-
nsenso, prospettiva. Maldini
ha fatto un gran lavoro».

L’addio di Gigio che effetto
le ha fatto? Un tempo il Milan
era una squadra di arrivo,
non di passaggio.
«Il Milan oggi non può per-
mettersi di tenere un portiere
che chiede 12 milioni. Rispet-
to la sua scelta, è andato in
una dimensione altissima.
Certo, il Milan l’ha perso a ze-
ro: un peccato».

Tornano le notti di Champions, che lei conosce bene. Il
girone è tremendo, ma dove
può arrivare il Milan?
«Sarà una sorpresa, ne so-
no sicuro. Per storia il Milan
ha sempre interpretato la
Champions con una determi-
nazione speciale».

E in serie A c’è una favorita?
«L’Inter ha perso tanto, ma
ha comprato bene. È rimasta
forte. E Simone Inzaghi è dav-
vero bravo. La Juve deve dimo-
strare di saper reagire al trau-
ma dell’addio di Cristiano

Capitolo difensori. L’ha
sorpresa la crescita di Tomo-
ri? Il Milan ha investito 28 mi-
lioni, non pochi.
«Ha una velocità pazzesca.
E margini di crescita: può mi-
gliorare ancora».

Ha soffiato il posto a Ro-
magnoli, che una volta veniva
considerato il suo erede. Che
gli succede?
«Alessio deve tornare ai li-
velli di qualche tempo fa, può
riuscirci. Non si resta al Milan
sette anni se non si è ottimi
giocatori».

La coppia di titolari però è
Kjaer-Tomori. Due stranieri.
La scuola italiana è in crisi?
«Sì, da tempo. I giovani de-
vono darsi una mossa, basta
con l’alibi degli stranieri.
C’erano anche venti anni fa ed
erano più forti di quelli di
adesso. Però finivano in pan-
china perché gli italiani erano
superiori. Oggi se smettono
Chiellini e Bonucci chi gioca?
C’è un buco generazionale e
va riempito».
 
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Sandro Nesta alla GDS sul Milan

Dice che il Milan se la gioca
per lo scudetto, ma ha perso
Donnarumma e Calhanoglu.
«Non è più come una volta
che andavi con i soldi e com-
pravi il campione che volevi.
Ora ci vuole intelligenza, buo-
nsenso, prospettiva. Maldini
ha fatto un gran lavoro».

L’addio di Gigio che effetto
le ha fatto? Un tempo il Milan
era una squadra di arrivo,
non di passaggio.
«Il Milan oggi non può per-
mettersi di tenere un portiere
che chiede 12 milioni. Rispet-
to la sua scelta, è andato in
una dimensione altissima.
Certo, il Milan l’ha perso a ze-
ro: un peccato».

Tornano le notti di Champions, che lei conosce bene. Il
girone è tremendo, ma dove
può arrivare il Milan?
«Sarà una sorpresa, ne so-
no sicuro. Per storia il Milan
ha sempre interpretato la
Champions con una determi-
nazione speciale».

E in serie A c’è una favorita?
«L’Inter ha perso tanto, ma
ha comprato bene. È rimasta
forte. E Simone Inzaghi è dav-
vero bravo. La Juve deve dimo-
strare di saper reagire al trau-
ma dell’addio di Cristiano

Capitolo difensori. L’ha
sorpresa la crescita di Tomo-
ri? Il Milan ha investito 28 mi-
lioni, non pochi.
«Ha una velocità pazzesca.
E margini di crescita: può mi-
gliorare ancora».

Ha soffiato il posto a Ro-
magnoli, che una volta veniva
considerato il suo erede. Che
gli succede?
«Alessio deve tornare ai li-
velli di qualche tempo fa, può
riuscirci. Non si resta al Milan
sette anni se non si è ottimi
giocatori».

La coppia di titolari però è
Kjaer-Tomori. Due stranieri.
La scuola italiana è in crisi?
«Sì, da tempo. I giovani de-
vono darsi una mossa, basta
con l’alibi degli stranieri.
C’erano anche venti anni fa ed
erano più forti di quelli di
adesso. Però finivano in pan-
china perché gli italiani erano
superiori. Oggi se smettono
Chiellini e Bonucci chi gioca?
C’è un buco generazionale e
va riempito».
Che interviste scialbe.

Intervisti un muro avresti le stesse risposte.
 

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Sandro Nesta alla GDS sul Milan

Dice che il Milan se la gioca
per lo scudetto, ma ha perso
Donnarumma e Calhanoglu.
«Non è più come una volta
che andavi con i soldi e com-
pravi il campione che volevi.
Ora ci vuole intelligenza, buo-
nsenso, prospettiva. Maldini
ha fatto un gran lavoro».

L’addio di Gigio che effetto
le ha fatto? Un tempo il Milan
era una squadra di arrivo,
non di passaggio.
«Il Milan oggi non può per-
mettersi di tenere un portiere
che chiede 12 milioni. Rispet-
to la sua scelta, è andato in
una dimensione altissima.
Certo, il Milan l’ha perso a ze-
ro: un peccato».

Tornano le notti di Champions, che lei conosce bene. Il
girone è tremendo, ma dove
può arrivare il Milan?
«Sarà una sorpresa, ne so-
no sicuro. Per storia il Milan
ha sempre interpretato la
Champions con una determi-
nazione speciale».

E in serie A c’è una favorita?
«L’Inter ha perso tanto, ma
ha comprato bene. È rimasta
forte. E Simone Inzaghi è dav-
vero bravo. La Juve deve dimo-
strare di saper reagire al trau-
ma dell’addio di Cristiano

Capitolo difensori. L’ha
sorpresa la crescita di Tomo-
ri? Il Milan ha investito 28 mi-
lioni, non pochi.
«Ha una velocità pazzesca.
E margini di crescita: può mi-
gliorare ancora».

Ha soffiato il posto a Ro-
magnoli, che una volta veniva
considerato il suo erede. Che
gli succede?
«Alessio deve tornare ai li-
velli di qualche tempo fa, può
riuscirci. Non si resta al Milan
sette anni se non si è ottimi
giocatori».

La coppia di titolari però è
Kjaer-Tomori. Due stranieri.
La scuola italiana è in crisi?
«Sì, da tempo. I giovani de-
vono darsi una mossa, basta
con l’alibi degli stranieri.
C’erano anche venti anni fa ed
erano più forti di quelli di
adesso. Però finivano in pan-
china perché gli italiani erano
superiori. Oggi se smettono
Chiellini e Bonucci chi gioca?
C’è un buco generazionale e
va riempito».
.
 

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Sandro Nesta alla GDS sul Milan

Dice che il Milan se la gioca
per lo scudetto, ma ha perso
Donnarumma e Calhanoglu.
«Non è più come una volta
che andavi con i soldi e com-
pravi il campione che volevi.
Ora ci vuole intelligenza, buo-
nsenso, prospettiva. Maldini
ha fatto un gran lavoro».

L’addio di Gigio che effetto
le ha fatto? Un tempo il Milan
era una squadra di arrivo,
non di passaggio.
«Il Milan oggi non può per-
mettersi di tenere un portiere
che chiede 12 milioni. Rispet-
to la sua scelta, è andato in
una dimensione altissima.
Certo, il Milan l’ha perso a ze-
ro: un peccato».

Tornano le notti di Champions, che lei conosce bene. Il
girone è tremendo, ma dove
può arrivare il Milan?
«Sarà una sorpresa, ne so-
no sicuro. Per storia il Milan
ha sempre interpretato la
Champions con una determi-
nazione speciale».

E in serie A c’è una favorita?
«L’Inter ha perso tanto, ma
ha comprato bene. È rimasta
forte. E Simone Inzaghi è dav-
vero bravo. La Juve deve dimo-
strare di saper reagire al trau-
ma dell’addio di Cristiano

Capitolo difensori. L’ha
sorpresa la crescita di Tomo-
ri? Il Milan ha investito 28 mi-
lioni, non pochi.
«Ha una velocità pazzesca.
E margini di crescita: può mi-
gliorare ancora».

Ha soffiato il posto a Ro-
magnoli, che una volta veniva
considerato il suo erede. Che
gli succede?
«Alessio deve tornare ai li-
velli di qualche tempo fa, può
riuscirci. Non si resta al Milan
sette anni se non si è ottimi
giocatori».

La coppia di titolari però è
Kjaer-Tomori. Due stranieri.
La scuola italiana è in crisi?
«Sì, da tempo. I giovani de-
vono darsi una mossa, basta
con l’alibi degli stranieri.
C’erano anche venti anni fa ed
erano più forti di quelli di
adesso. Però finivano in pan-
china perché gli italiani erano
superiori. Oggi se smettono
Chiellini e Bonucci chi gioca?
C’è un buco generazionale e
va riempito».
Chissà quando nascerà di nuovo un Sandro Nesta ?.
 

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