- Registrato
- 22 Dicembre 2021
- Messaggi
- 198
- Reaction score
- 269
Ma di Di Vincenzo si sa nulla? ha preso il passaporto? incredibile ma quest'anno non ho seguito nemmeno un secondo di Nba, ho visto solo hailaids sparsi di Banchero che magari all'europeo ci viene pure... difficile ma chissà.
Certo che tra lui e Di Vincenzo si potrebbe puntare a vincere qualcosicchia in area fiba, anche Spagnolo sembra molto interessante, Mannion è un top in Italia, se si riesce ad avere un talento medio (in nazionale) da ELega sarebbe già tanta roba, una stella e tanti ottimi giocatori, probabilmente sulla carta la nazionale che vedremo tra qualche anno sarà molto superiore rispetto a quella del 2015 che aveva sì dei giocatori Nba alle prime armi o di livello non altissimo, ma il resto del roster erano tutti dei Maestranzi...
Questo deve fare il movimento, costruire giocatori da EuroLega e fare in modo che in Serie A si punti molto sui giovani e che gli stessi giovani possano farsi le ossa pure all'estero (come ha fatto Fontecchio ma anche lo stesso Melli anni fa), mai capito poi tutti 'sti americani brocchi, tutti questi stranieri, nel volley hanno messo dei limiti e hanno svoltato diversi decenni fa, fa davvero ridere perché nel basket c'è una mancanza grave tra i lunghi ma poi nel volley siamo fortissimi e lo siamo sempre stati, quindi è una questione di attrattività, fare i lunghi nel basket non piace e il movimento non lavora sui settori giovanili adeguatamente, un Banchero da noi non sarebbe mai nato, così come non nascerà mai un Baggio in Usa.
Allora, provo a risponderti in merito agli americani brocchi

Tutto, ma proprio tutto nel mondo e` mosso dai soldi e questi americani brocchi rispondono a tre criteri: costano poco, vengono su come funghi e sono diciamo pronti per giocare...
In passato esisteva un sistema di formazione basato sul cartellino, cioe` la societa` che ti formava a livello giovanile, deteneva dei cosidetti diritti su di te, che in termini pratici volevano dire: se un giocatore formato da me va a giocare in serie B, la federazione mi da X come premio di formazione, se va in serie A ricevo X+1, se va in nazionale X+2 e cosi` via.... certo, la formazione, come in ogni campo, e` un processo lungo e costoso, non garantisce risultati, ma le societa` erano incentivate ad investire in questo sistema.
Quando giocavo io, ad esempio, la mia societa` aveva come allenatore delle giovanili un ex giocatore con alle spalle campionato italiano ed eurolega ad altissimi livelli e pure NBA...e altre societa`avevano figure simili, ex campioni o comunque giocatori affermati....
Ora capisci che a loro costava questa cosa, ma facevano l'investimento, perche` sapevano che quello che ti da`una figura del genere a livello di crescita dei ragazzi non ha prezzo...
Questo sistema non esiste piu` e si va al risparmio...quindi societa` medio piccole mettono come allenatore delle giovanili, e lo dico con tutto il rispetto possibile, una ragazzo giovane, che lo fa per passione e possibilmente gratis...capisci la differenza di formazione che producono i due contesti...
Riassumendo gli italiani forti emergono sempre e comunque, se hanno talento innato, ma non c'e` piu` una struttura a supporto, che punti a produrre non solo i Gallinari ma anche discreti/buoni giocatori da campionato/eurolega
Mi scuso per il papiro e l'OT
