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La partecipazione di Israele crea imbarazzo e problemi agli avversari nella prossima Nations League.
Prima è toccato al Belgio
Il sindaco di Bruxelles ha rifiutato di far svolgere l'evento nella capitale temendo disordini pubblici dovuti agli immigrati musulmani, lo stesso tutte le altre città con stadi omologati per una gara internazionale.
La gara di settembre dovrebbe svolgersi all'estero.
Per quanto riguarda Italia-Israele, prevista per ottobre, il sindaco di Udine non ha dato il patrocinio all'evento sportivo poichè è un paese in guerra.
Critiche dall'opposizione locale e nazionale.
Da monitorare l'evolversi della vicenda.
Resta da capire la posizione della Francia, l'ultima del girone, non molto diverso dal Belgio come immigrati anche se c'è la popolazione ebraica più grande d'Europa occidentale
Prima è toccato al Belgio
Il sindaco di Bruxelles ha rifiutato di far svolgere l'evento nella capitale temendo disordini pubblici dovuti agli immigrati musulmani, lo stesso tutte le altre città con stadi omologati per una gara internazionale.
La gara di settembre dovrebbe svolgersi all'estero.
Per quanto riguarda Italia-Israele, prevista per ottobre, il sindaco di Udine non ha dato il patrocinio all'evento sportivo poichè è un paese in guerra.
Critiche dall'opposizione locale e nazionale.
Da monitorare l'evolversi della vicenda.
Resta da capire la posizione della Francia, l'ultima del girone, non molto diverso dal Belgio come immigrati anche se c'è la popolazione ebraica più grande d'Europa occidentale