Per quanto io sia evidentemente pro integrazione, pro parità di sessi, pro globalizzazione ecc ecc ci sono sempre alcune zona grigie, e questa è una di quelle...non posso negare che con un aumento della migrazione e globalizzazione, le città tendano a diventare meno sicure
Mi ricordo da ragazzino, quando c'è stata una forte immigrazione dal sud verso la mia zona (periferia milanese). Prima c'era ovviamente qualche delinquente milanese, ma i migranti siciliani, napoletani, pugliesi hanno occupato subito e con forza la "classe" più bassa, prendendosi spaccio, pizzo, case popolari, ecc...io che ero sempre stato tranquillo in giro mi son trovato con bande di ragazzini che menavano, rubavano, in generale erano intoccabili e dovevi solo stare attento perchè avevano "la famiglia" ecc ecc. Livello socio culturale delle famiglie chiaramente bassissimo, figli che non andavano a scuola e tutti che dicevano "ter**ni di m***a", tornate a casa vostra, e via dicendo (è li che nacque Bossi e il suo movimento). Erano considerati non integrabili e troppo propensi alla delinquenza, come se ce l'avessero nel sangue. Erano gli anni 90.
Poi fu il turno di Albanesi e Nord Africani, che spodestarono i meridionali dalla "classe" più bassa, presero in mano la microcriminalità e fecero esattamente le stesse cose. I meridionali nel frattempo si erano integrati, avevano avuto accesso allo studio, erano avanzati lavorativamente e il problema che 10 anni prima sembrava enorme non si poneva quasi più. I nuovi arrivati era invece intoccabili, usavano coltelli e sembravano non aver paura di nulla, le ragazzine avevano paura a uscire di casa la sera, nei primi anni 2000. Ora praticamente ogni amico Albanese e buona parte dei Nord Africani che conosco lavorano, studiano, sono "integrati". Sono stati scacciati dallo scalino più basso della società dai nuovi migranti, proveniente da Sahel, Nigeria, costa del'africa occidentale.
Il mio punto è, la migrazione non può essere arrestata in alcun modo, 2000 anni di storia umana lo dimostrano ampiamente. Si gestisce su due fronti: l'integrazione, che viene velocizzata da supporto educativo e all'inserimento nel mondo del lavoro, e l'aiuto allo sviluppo, che permette di creare imprese e wellfare nei paesi di origine. NON è un processo rapido.
Se invece vuoi una guerra civile sia a nel paese ospitante che in quello di origine, alzi i muri a casa e sovrasfrutti le risorse dei paesi di provenienza.