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La GDS in edicola: Tre episodi da leggere, uno soprattutto: al 39’ pt Giroud calcia (in ritardo) il petto (non il viso) di Holm, il Var chiama per rilevare quel che Orsato può intuire: rigore più assegnato da regolamento (chi prima arriva ha... ragione) e tralasciando l‘intensità. Altri episodi: il tiro di Leao impatta il braccio (36’) di Holm che però è lungo il corpo, fermo e congruo: non punibile; spinta troppo light di Ederson a Pulisic per essere rigore (23’st)
Calvarese su Tuttosport in edicola la pensa diversamente: partita complessa a San Siro per uno degli arbitri più forti al mondo. Daniele Orsato mostra la solita autorevolezza, ma non mi trova d’accordo il calcio di rigore assegnato all’Atalanta dopo On Field Review nel primo tempo. Orsato fischia poco, come da sue abitudini, nonostante il match sia difficile e giocato ad alti ritmi. L’episodio più discusso è quello del colpo di Olivier Giroud a Emil Holm da cui deriva il rigore. L’intensità del contatto non è sufficiente per giustificare l’estrema punizione. Lo stesso Holm d’altro canto si tocca la testa e non il busto, dove ha ricevuto il calcio. La chiamata del Var Irrati (anche lui di livello mondiale) si spiega alla luce di una soglia d’intervento che in Serie A è ormai troppo bassa. Giusta l’ammonizione di Ademola Lookman, che lamenta un fallo fischiato giustamente dall’arbitro e lo manda a quel paese. Lo stesso Lookman rischia poi il secondo giallo intorno all’ottantesimo, sempre per proteste. Forse esagerato quello per Rafael Leao, sempre per proteste: l’attaccante lamenta un mancato giallo per Giorgio Scalvini dopo i molti falli commessi dall’atalantino.
Calvarese su Tuttosport in edicola la pensa diversamente: partita complessa a San Siro per uno degli arbitri più forti al mondo. Daniele Orsato mostra la solita autorevolezza, ma non mi trova d’accordo il calcio di rigore assegnato all’Atalanta dopo On Field Review nel primo tempo. Orsato fischia poco, come da sue abitudini, nonostante il match sia difficile e giocato ad alti ritmi. L’episodio più discusso è quello del colpo di Olivier Giroud a Emil Holm da cui deriva il rigore. L’intensità del contatto non è sufficiente per giustificare l’estrema punizione. Lo stesso Holm d’altro canto si tocca la testa e non il busto, dove ha ricevuto il calcio. La chiamata del Var Irrati (anche lui di livello mondiale) si spiega alla luce di una soglia d’intervento che in Serie A è ormai troppo bassa. Giusta l’ammonizione di Ademola Lookman, che lamenta un fallo fischiato giustamente dall’arbitro e lo manda a quel paese. Lo stesso Lookman rischia poi il secondo giallo intorno all’ottantesimo, sempre per proteste. Forse esagerato quello per Rafael Leao, sempre per proteste: l’attaccante lamenta un mancato giallo per Giorgio Scalvini dopo i molti falli commessi dall’atalantino.