Rispondo solo perché, ironia vuole, ho avuto impegni di lavoro (magari Beppe mi salverà e mi farà restare a casa a ricevere il pane per diritto, ma per ora ancora mi tocca).
Di potere contrattuale i dipendenti in Italia ne hanno già fin troppo. Chiedete a [MENTION=5]gabuz[/MENTION], che di diritto del lavoro ne sa a pacchi, se non ho ragione. Il fatto che oggi alle interviste o ai colloqui non ci sia potere contrattuale non dipende dai soggetti, dipende semplicemente dal fatto che per 1 posto ci sono 15 candidati. Cosa che non muta col reddito di cittadinanza.
Scusate se rispondo solo ora. [MENTION=208]Morto che parla[/MENTION] ha ragione da vendere.
Primo, checché se ne dica, in Italia la normativa sul lavoro tutela tantissimo i dipendenti. Quanto basta per spaventare gli investitori stranieri, tra le altre cose, oltre al solito e noto problema del cuneo fiscale (tanti si fanno la bocca grossa ma cos'è veramente pochi lo sanno

), anche perché all'estero pianificano già il budget per l'uscita del lavoratore. In Italia, invece, se sei in una azienda sotto i 15 dipendenti ed impugni il licenziamento potresti anche beccarti dalle 2 alle 6 mensilità di tutela obbligatoria, spesso poi il tutto si conclude con una conciliazione per la gioia dei sindacati. Oltre i 15 interviene anche la tutela reale, quindi oltre all'esborso economico, c'è anche il rischio del reintegro del lavoratore stesso. In sostanza, dove all'estero possono dirti "get the fuck out"

, pagano (attenzione! sapendo già quanto!) e si tolgono il "problema" che se ne va con lo scatolone delle sue cose (ma perché nei film c'è sempre sto cavolo di scatolone??) , qui in Italia no. Quindi lo straniero ci pensa e spesso decide che no, dopotutto in Italia meglio di no, peraltro c'è anche il TFR... ed allontanandosi pensa "ma che cacchio è sto TFR??".
Attenzione, non sto dicendo cosa è giusto o cosa è sbagliato, né dando una mia opinione. Però la realtà in Italia, a confronto con la maggioranza dell'estero, oggi è questa.
Tornando all'eventuale potere contrattuale in fase di colloquio di lavoro grazie al reddito minimo garantito (però decidetevi perché in altri post lo chiamate reddito di cittadinanza che è un'altra cosa!!! Capisco che lo stesso M5S a quanto pare non conosce la differenza e ciò vi confonde di conseguenza...) l'errore sta alla base. Si vede nel selezionatore il competitor, ma non è così. I competitor sono gli altri candidati, la "gara" è con loro non con chi vi sta intervistando. Quindi se andiamo in tre ad un colloquio con il saldo in banca a zero, oppure, grazie al sussidio, se a quel colloquio dovessimo andarci con il saldo in banca a 100 nulla cambierebbe perché in fin dei conti ci presenteremmo comunque partendo dalla stessa base. Né più, né meno.
In Italia si fa tanta politica attiva, più che in altri paesi. Capisco che l'erba del vicino è sempre la più verde... ma non fatevi infinocchiare e lo dice uno che condivide tante idee del M5S. Il problema in Italia, come spesso accade, non è nella normativa ma nell'applicazione e nel rispetto della stessa. In questi casi non serve cambiare le leggi, ma la nostra mentalità... Impegno molto più gravoso e difficile