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Il Corriere della Sera in edicola oggi, 17 febbraio 2018, riporta che, in base ad uno studio del fondo Highbridge, il valore del Milan è aumentato di 150 milioni di euro rispetto ai 740 milioni spesi da Li per acquistarlo. Il club rossonero oggi varrebbe quasi 900 milioni di euro. Comunque numeri teorici che NON fanno il prezzo del club in caso di nuova cessione.
Riguardo il rifinanziamento, anche lo stesso Corriere della Sera riporta le notizie diffuse qualche giorno fa da Il Sole 24 Ore. Fassone vuole costituire una media company sotto l'AC Milan. Ovvero, una nuova società, sana, che generi ricavi. Sul modello di Roma e Inter. Ma i proventi non andranno a Yonghong Li ma resteranno al club rossonero. La parte più problematica resta il rifinanziamento del debito di Yonghong Li (180 milioni). La società rossonera spera, per primavera (quando bisognerà discutere il settlement in Uefa), di avere carte per il rifinanziamento già firmate. Se non dovesse esserci il rifinanziamento, la palla passerebbe nelle mani di Elliott. Yonghong Li però è sicuro che il Milan, dopo lo sbarco in borsa previsto per il 2020, arriverà a valere più di 1 miliardo.
Riguardo il rifinanziamento, anche lo stesso Corriere della Sera riporta le notizie diffuse qualche giorno fa da Il Sole 24 Ore. Fassone vuole costituire una media company sotto l'AC Milan. Ovvero, una nuova società, sana, che generi ricavi. Sul modello di Roma e Inter. Ma i proventi non andranno a Yonghong Li ma resteranno al club rossonero. La parte più problematica resta il rifinanziamento del debito di Yonghong Li (180 milioni). La società rossonera spera, per primavera (quando bisognerà discutere il settlement in Uefa), di avere carte per il rifinanziamento già firmate. Se non dovesse esserci il rifinanziamento, la palla passerebbe nelle mani di Elliott. Yonghong Li però è sicuro che il Milan, dopo lo sbarco in borsa previsto per il 2020, arriverà a valere più di 1 miliardo.