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CorSport in edicola: Il Milan vuole vederci chiaro sulla questione infortuni, un problema che nelle ultime settimane è dilagato e che ha compromesso il cammino della squadra nell’ultimo mese. Il Milan con i titolari ha una formazione molto competitiva, basti vedere la prestazione in Champions League contro il Psg a San Siro, ma quando gli infortuni tolgono a Stefano Pioli le rotazioni e limitano le scelte, allora i nodi vengono al pettine. La dirigenza, insieme all’allenatore e al suo staff, approfittando della sosta approfondiranno l’argomento più del solito. Ci sarà un confronto per capire dove intervenire e cosa migliorare. D’altronde è una questione che sta frenando il Milan in campionato e che rischia di compromettere la stagione. I rossoneri nell’ultimo mese hanno ottenuto solo due punti su dodici a disposizione, due pareggi in quattro partite. Una media che ha portato il Milan a scivolare a otto lunghezze dall’Inter capolista.
Stefano Pioli dopo la partita con il Lecce ha dichiarato di non conoscere il motivo degli infortuni, una risposta utilizzata anche in altre occasioni. Ci sono però dei fattori che possono incidere sul fisico dei giocatori e il Milan sta cercando di individuare la reale problematica. Uno dei fattori principali riguarda la preparazione atletica fatta in estate, condizionata spesso da tournée estive, o da carichi di lavoro eccessivi. Il secondo aspetto chiama in causa gli allenamenti quotidiani a Milanello, quindi la metodologia adottata dallo staff di Pioli per le sessioni giornaliere al centro sportivo di Carnago. La questione del recupero fisico tra un match e l’altro pure viene spesso chiamata in ballo, ed è un’altra causa che potrebbe incidere. C’è chi punta il dito addirittura sui campi di Milanello (qualche anno fa Ibrahimovic li fece sistemare su specifica richiesta), altri invece asseriscono che ci sono giocatori al Milan che hanno una predisposizione all’infortunio maggiore rispetto ai colleghi e che ciclicamente finiscono in infermeria. Che nel calcio moderno si giochi troppo non è una novità, i calendari sono fitti e lo stress per un atleta è altissimo. Ma il numero delle partite del Milan è uguale ad altre squadre, come ad esempio l’Inter, che invece di infortuni ne subisce pochi. Ecco quindi che decade il tema del calendario zeppo d’impegni. Ad oggi il club rossonero ha registrato 23 infortuni, di cui 15 muscolari. Un numero eccessivo per essere solamente metà novembre.
Stefano Pioli dopo la partita con il Lecce ha dichiarato di non conoscere il motivo degli infortuni, una risposta utilizzata anche in altre occasioni. Ci sono però dei fattori che possono incidere sul fisico dei giocatori e il Milan sta cercando di individuare la reale problematica. Uno dei fattori principali riguarda la preparazione atletica fatta in estate, condizionata spesso da tournée estive, o da carichi di lavoro eccessivi. Il secondo aspetto chiama in causa gli allenamenti quotidiani a Milanello, quindi la metodologia adottata dallo staff di Pioli per le sessioni giornaliere al centro sportivo di Carnago. La questione del recupero fisico tra un match e l’altro pure viene spesso chiamata in ballo, ed è un’altra causa che potrebbe incidere. C’è chi punta il dito addirittura sui campi di Milanello (qualche anno fa Ibrahimovic li fece sistemare su specifica richiesta), altri invece asseriscono che ci sono giocatori al Milan che hanno una predisposizione all’infortunio maggiore rispetto ai colleghi e che ciclicamente finiscono in infermeria. Che nel calcio moderno si giochi troppo non è una novità, i calendari sono fitti e lo stress per un atleta è altissimo. Ma il numero delle partite del Milan è uguale ad altre squadre, come ad esempio l’Inter, che invece di infortuni ne subisce pochi. Ecco quindi che decade il tema del calendario zeppo d’impegni. Ad oggi il club rossonero ha registrato 23 infortuni, di cui 15 muscolari. Un numero eccessivo per essere solamente metà novembre.