L'unico precedente noto di esclusione di un club dalle competizioni europee, per violazione delle norme del Fair Play Finanziario è quello, recentissimo, del Panathinaikos Atene, che, con provvedimento del 24 aprile scorso della Club Financial Control Body Adjudicatory Chamber della UEFA, non ha ricevuto in concessione la licenza alla partecipazione alle competizioni UEFA previste per le stagioni 2018-2019, 2019-2020, 2020-2021, causa il mancato pagamento di debiti scaduti verso terzi al 30 settembre 2017, e di cui il medesimo ufficio UEFA aveva intimato la regolarizzazione entro e non oltre il termine del 1 marzo 2018. La Federazione, preso atto del grave inadempimento dei debiti chirografari assunti dal Panathinaikos, ne ha disposto la esclusione dalle Coppe, rivedibile al termine della prossima stagione nell'ipotesi di sopravvenuti accordi di regolarizzazione della posizione debitoria. L'unico debito consolidato del Milan, quello verso Elliott/Blue Skye, pari a 123 milioni di euro, oltre interessi, scade ad ottobre 2017, è garantito da pegno sulla totalità delle azioni del club in possesso del finanziato, pari al 99,93 per cento, nonché da pegno sulla stragrande maggioranza degli attivi patrimoniali del club, che garantiscono anche il debito della controllante verso il medesimo creditore, il cui valore di mercato, e di prevedibile liquidazione, eccede del doppio il valore nominale dei crediti. Il creditore ha presentato alla UEFA dichiarazioni sulla continuità aziendale on relazione all'oggetto sportivo. Per il resto, il club è in regolare adempimento degli obblighi relativi alla gestione corrente. L'ipotesi della esclusione dalle Coppe è, per tali motivi, da considerarsi inesistente.