Milan: SOS Theo, Maignan e Calabria.

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S ul banco degli imputati, non poteva essere altrimenti, è finito soprattutto Stefano Pioli, ma il tecnico non può essere il solo colpevole della situazione del Milan. Stanno mancando in tanti, dal campo alla scrivania. Tutti, magari in periodi diversi, non hanno reso al meglio. Contro il Frosinone però, la “pelle” se la giocherà in particolare Pioli. Il tecnico è stato confermato da Cardinale e l’ad Furlani, il club non ha intenzione di cambiare guida a stagione in corso, ma è ovvio che la gara di domani sia uno snodo importante. Il campionato non si deciderà col Frosinone, questo è evidente, ma la società, dopo il ko con il Borussia e a fronte di un successo con la Fiorentina nelle ultime 5 giornate di campionato, si aspetta una scossa, un segnale per capire che la squadra c’è ancora e segue il suo allenatore, al di là delle oggettive - e pesanti, va sottolineato - difficoltà dovute alle tante assenze che condizioneranno la formazione: in caso contrario, l’elettroshock potrebbe portare alla promozione di Ignazio Abate, allenatore della primavera, in prima squadra. Pioli per ottenere la scossa desiderata si aggrapperà ai suoi senatori, a quei giocatori che con lui hanno costruito i successi degli anni scorsi e che martedì contro il Borussia Dortmund sono mancati. Sono tre i giocatori da cui il tecnico si aspetta una reazione da leader: Mike Maignan, Davide Calabria e Theo Hernandez. In verità ce ne sarebbe un quarto, Olivier Giroud, ma il francese è squalificato e non potrà vendicare quel rigore sbagliato dopo pochi minuti che avrebbe potuto scrivere probabilmente una storia differente. Il portiere francese è uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, fondamentale per lo scudetto ’21-22. Al di là degli acciacchi fisici che hanno condizionato anche l’avvio di questa stagione, nell’ultimo mese Maignan è apparso non irreprensibile. A Parigi e a Napoli ha commesso alcuni errori e imprecisioni e solo l’arbitro, a Lecce, lo ha salvato da un altro patatrac nel finale dopo un miracolo su Banda. Contro la Fiorentina il suo intervento di volto su Mandragora ha permesso al Milan di ritrovare il successo in campionato, ma contro il Borussia, soprattutto in occasione del terzo gol - sull'1-2 non è stato però molto reattivo -, non è sembrato lui. È vero, era reduce da giorni di febbre, ma il leader Maignan ha abituato tutti ad altro e contro il Frosinone servirà la migliore versione di sé. L'altro protagonista della vittoria di una settimana fa contro la Fiorentina era stato Theo Hernandez che si era procurato il rigore da lui poi trasformato per la rete del definitivo 1-0. Un acuto, quello del terzino, in una stagione piena di ombre, di prestazioni opache, di scarse sgasate e progressioni, proprio come accaduto col Borussia. Si dice che il nuovo sistema di gioco scelto da Pioli lo stia limitando, che Theo sia fra i giocatori che più di altri hanno patito l'addio di Maldini, ma il francese non può essere questo. E senza Leao c'è un estremo bisogno delle sue scorribande a sinistra per creare occasioni da gol.

Infine, contro i ciociari ci vorrà anche un altro Calabria. Il capitano in Champions ha vissuto una notte nerissima e domani avrà un doppio ruolo: dovrà limitare sulla sua fascia la freschezza di Reinier e Ibrahimovic, ma dare anche un aiuto al giovane Jan-Carlo Simic, il 18enne serbo che Pioli sta provando in questi giorni come partner di Tomori per comporre l’inedita coppia di centrali.

Scommesse: Florenzi verso archiviazione. Tirato dentro da Tonali QUI -)
Milan: Simic, Camarda e l’11 più giovane QUI -) Milan: Simic, Camarda e l'11 più giovane dell'anno.

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S ul banco degli imputati, non poteva essere altrimenti, è finito soprattutto Stefano Pioli, ma il tecnico non può essere il solo colpevole della situazione del Milan. Stanno mancando in tanti, dal campo alla scrivania. Tutti, magari in periodi diversi, non hanno reso al meglio. Contro il Frosinone però, la “pelle” se la giocherà in particolare Pioli. Il tecnico è stato confermato da Cardinale e l’ad Furlani, il club non ha intenzione di cambiare guida a stagione in corso, ma è ovvio che la gara di domani sia uno snodo importante. Il campionato non si deciderà col Frosinone, questo è evidente, ma la società, dopo il ko con il Borussia e a fronte di un successo con la Fiorentina nelle ultime 5 giornate di campionato, si aspetta una scossa, un segnale per capire che la squadra c’è ancora e segue il suo allenatore, al di là delle oggettive - e pesanti, va sottolineato - difficoltà dovute alle tante assenze che condizioneranno la formazione: in caso contrario, l’elettroshock potrebbe portare alla promozione di Ignazio Abate, allenatore della primavera, in prima squadra. Pioli per ottenere la scossa desiderata si aggrapperà ai suoi senatori, a quei giocatori che con lui hanno costruito i successi degli anni scorsi e che martedì contro il Borussia Dortmund sono mancati. Sono tre i giocatori da cui il tecnico si aspetta una reazione da leader: Mike Maignan, Davide Calabria e Theo Hernandez. In verità ce ne sarebbe un quarto, Olivier Giroud, ma il francese è squalificato e non potrà vendicare quel rigore sbagliato dopo pochi minuti che avrebbe potuto scrivere probabilmente una storia differente. Il portiere francese è uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, fondamentale per lo scudetto ’21-22. Al di là degli acciacchi fisici che hanno condizionato anche l’avvio di questa stagione, nell’ultimo mese Maignan è apparso non irreprensibile. A Parigi e a Napoli ha commesso alcuni errori e imprecisioni e solo l’arbitro, a Lecce, lo ha salvato da un altro patatrac nel finale dopo un miracolo su Banda. Contro la Fiorentina il suo intervento di volto su Mandragora ha permesso al Milan di ritrovare il successo in campionato, ma contro il Borussia, soprattutto in occasione del terzo gol - sull'1-2 non è stato però molto reattivo -, non è sembrato lui. È vero, era reduce da giorni di febbre, ma il leader Maignan ha abituato tutti ad altro e contro il Frosinone servirà la migliore versione di sé. L'altro protagonista della vittoria di una settimana fa contro la Fiorentina era stato Theo Hernandez che si era procurato il rigore da lui poi trasformato per la rete del definitivo 1-0. Un acuto, quello del terzino, in una stagione piena di ombre, di prestazioni opache, di scarse sgasate e progressioni, proprio come accaduto col Borussia. Si dice che il nuovo sistema di gioco scelto da Pioli lo stia limitando, che Theo sia fra i giocatori che più di altri hanno patito l'addio di Maldini, ma il francese non può essere questo. E senza Leao c'è un estremo bisogno delle sue scorribande a sinistra per creare occasioni da gol.

Infine, contro i ciociari ci vorrà anche un altro Calabria. Il capitano in Champions ha vissuto una notte nerissima e domani avrà un doppio ruolo: dovrà limitare sulla sua fascia la freschezza di Reinier e Ibrahimovic, ma dare anche un aiuto al giovane Jan-Carlo Simic, il 18enne serbo che Pioli sta provando in questi giorni come partner di Tomori per comporre l’inedita coppia di centrali.

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Infine, contro i ciociari ci vorrà anche un altro Calabria. Il capitano in Champions ha vissuto una notte nerissima e domani avrà un doppio ruolo: dovrà limitare sulla sua fascia la freschezza di Reinier e Ibrahimovic, ma dare anche un aiuto al giovane Jan-Carlo Simic, il 18enne serbo che Pioli sta provando in questi giorni come partner di Tomori per comporre l’inedita coppia di centrali.

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