Prendo spunto dalla notizia, che non mi è sembrata del tutto convincente, per rivolgere la domanda a voi: cosa succederebbe se non accettassero il Voluntary?
Passando al settlement agreement (le cui condizioni specifiche cambiano da club a club), il pareggio di bilancio diventerebbe l'obiettivo principale.
Col settlement agreement c'è inoltre il divieto assoluto di aumentare il monte ingaggi.
Ci si autofinanziarebbe. Senza uno stadio di proprietà, senza una macchina marketing che fa molti soldi, senza vittorie e con una Serie A poco lucrosa in termini di diritti tv e di immagine, il Milan si può autofinanziare solo con le cessioni.
Nella migliore delle ipotesi si fa come la Roma per almeno un triennio. Ci si arrabatta con almeno una cessione importante all'anno e la qualificazione Champions, a patto di fare un mercato molto intelligente e comunque rischioso come Sabatini ha fatto alla Roma per anni.
Nella peggiore si fa come l'Inter di Thohir. Monte ingaggi fortemente ridotto e obiettivo massimo Europa League.
Le variabili inaspettate possono pur sempre capitare ma non possiamo certo illuderci:
-allenatore rivelazione alla Conte e acquisti poco dispendiosi che fanno alla differenza tipo Pirlo e Vidal
-rivoluzione Champions League a 64 squadre (su cui la Uefa ci sta pensando da anni, anche se era più un'idea di Platini) e più chance per qualificarci e incrementare i guadagni
-rivolta dei club contro il FPF e conseguente rimozione di esso su minaccia della Super Lega Europea
-nuovo proprietario che ricorre ai magheggi in stile PSG