Milan: rosso di 66,5 mln. Ricavi in aumento e marchio rivalutato.

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Calcio e Finanza: oggi il Consiglio di Amministrazione del Milan ha approvato i dati consolidati dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2022, che saranno sottoposti al voto dell’Assemblea in programma a fine ottobre. Il CdA ha preso atto di un trend di crescita in ulteriore accelerazione, che porta a registrare un EBITDA positivo, significativo della validità del percorso di risanamento e rilancio sin qui intrapreso dal club rossonero.

Nella stagione 2021/22 i ricavi sono cresciuti del 14%, attestandosi a quota 297,7 milioni di euro (un risultato molto vicino alle stime di dicembre 2021 di Calcio e Finanza), rispetto ai 261,1 milioni dell’esercizio precedente, come risultato di un contributo significativo di maggiori ricavi da gare a seguito della riapertura degli stadi, da broadcasting a seguito della partecipazione della formazione di Pioli alla UEFA Champions League 2021/22, oltre che a nuovi ricavi da sponsorizzazione.

Nello stesso periodo si registrano alcune poste straordinarie attribuibili essenzialmente a premi Scudetto e Champions League, nonché ad investimenti per il rafforzamento della struttura e-commerce e media, che hanno portato ad una crescita dei costi.

I dati consolidati dell’esercizio evidenziano in ogni caso una ulteriore riduzione di 30 milioni di euro del rosso di bilancio. Il risultato netto è infatti negativo per 66,5 milioni di euro, a fronte dei 96,4 milioni di euro dell’esercizio precedente (-194,6 milioni nella stagione 2019/20).


Il Milan ha colto inoltre l’opportunità di beneficiare della rivalutazione contabile del marchio “Milan” ai sensi del Decreto-legge n. 104 del 14 agosto 2020, convertito nella Legge n. 126 del 13 ottobre 2020, che ha previsto, all’art. 110, la possibilità per le società italiane di rivalutare propri beni e partecipazioni iscritti nel bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 nonché, in taluni casi (come quello che qui viene in rilievo), la rivalutazione di beni non iscritti nel bilancio al 31 dicembre 2019 ma comunque di titolarità della Società e tutelabili giuridicamente alla data di riferimento.

L’ultima valutazione aggiornata, risalente al 2005, era pari a 35 milioni di euro. In base alla perizia dello studio Wepartner del Prof. Angelo Provasoli, il valore del marchio del Milan si aggira ora attorno ai 200 milioni di euro. Tale nuova valutazione, pur influendo sullo stato patrimoniale, non ha alcun impatto sul conto economico a breve.
Non capivo i buchi che avevamo prima, men che meno riesco a capire come sia ancora possibile averne uno da 66 quest'anno.
Da dove cavolo escono tutti questi soldi?
 

Antokkmilan

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La società sta facendo un grandissimo lavoro, siamo passati dai 196 milioni di rosso, arrivando ai meno 66 milioni di rosso nel giro di due-due anni e mezzo; direi che è un risultato enorme se si considera che abbiamo fatto un mercato da basso profilo. Comunque la società brucia ancora un sacco di soldi ma è normale, tra stupendi- ammortamenti- le trasferte il cibo( può far ridere ma è così) le infrastrutture bruciano tanto.
 
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Ho raccimolato qualche info, non ci metto la mano sul fuoco, ma sembrano plausibili:

- ci sono premi dei giocatori scattati
- ci sono stati forti investimenti nel campo dei media
- mancano i 20 milioni della Puma che ci saranno dal prossimo bilancio, probabilmente anche Emirates
- di fatto non facciamo plusvalenze da giocatori, che contano molto, nel bene e nel male, quindi l' Inter sta messa ancora peggio
 
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Per me, se arriviamo agli ottavi di CL e calcolando che San Siro è sempre sold out, il prossimo anno siamo quasi a zero.
 
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Calcio e Finanza: oggi il Consiglio di Amministrazione del Milan ha approvato i dati consolidati dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2022, che saranno sottoposti al voto dell’Assemblea in programma a fine ottobre. Il CdA ha preso atto di un trend di crescita in ulteriore accelerazione, che porta a registrare un EBITDA positivo, significativo della validità del percorso di risanamento e rilancio sin qui intrapreso dal club rossonero.

Nella stagione 2021/22 i ricavi sono cresciuti del 14%, attestandosi a quota 297,7 milioni di euro (un risultato molto vicino alle stime di dicembre 2021 di Calcio e Finanza), rispetto ai 261,1 milioni dell’esercizio precedente, come risultato di un contributo significativo di maggiori ricavi da gare a seguito della riapertura degli stadi, da broadcasting a seguito della partecipazione della formazione di Pioli alla UEFA Champions League 2021/22, oltre che a nuovi ricavi da sponsorizzazione.

Nello stesso periodo si registrano alcune poste straordinarie attribuibili essenzialmente a premi Scudetto e Champions League, nonché ad investimenti per il rafforzamento della struttura e-commerce e media, che hanno portato ad una crescita dei costi.

I dati consolidati dell’esercizio evidenziano in ogni caso una ulteriore riduzione di 30 milioni di euro del rosso di bilancio. Il risultato netto è infatti negativo per 66,5 milioni di euro, a fronte dei 96,4 milioni di euro dell’esercizio precedente (-194,6 milioni nella stagione 2019/20).


Il Milan ha colto inoltre l’opportunità di beneficiare della rivalutazione contabile del marchio “Milan” ai sensi del Decreto-legge n. 104 del 14 agosto 2020, convertito nella Legge n. 126 del 13 ottobre 2020, che ha previsto, all’art. 110, la possibilità per le società italiane di rivalutare propri beni e partecipazioni iscritti nel bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 nonché, in taluni casi (come quello che qui viene in rilievo), la rivalutazione di beni non iscritti nel bilancio al 31 dicembre 2019 ma comunque di titolarità della Società e tutelabili giuridicamente alla data di riferimento.

L’ultima valutazione aggiornata, risalente al 2005, era pari a 35 milioni di euro. In base alla perizia dello studio Wepartner del Prof. Angelo Provasoli, il valore del marchio del Milan si aggira ora attorno ai 200 milioni di euro. Tale nuova valutazione, pur influendo sullo stato patrimoniale, non ha alcun impatto sul conto economico a breve.
Almeno il tifoso che si scandalizza per i pochissimi soldi spesi sul mercato (siamo gli unici in Italia a spendere in realtà) può capire che è fin troppo facile prendersela quando le spese dicono chiaramente che sono ancora troppo alte rispetto alle entrate.
Quindi inutile che date dei pezzenti alla società quando la realtà dice che sono ancora di più i milioni spesi di quelli incassati e a meno che non vogliate rimanere di nuovo fuori dalle coppe o ricevere altre limitazioni dalla UEFA, direi che è bene fidarsi di chi ci sta portando risultati concreti.
Pssare
Da -195 a -65 più uno scudetto e ingresso in Champion’s in 3 anni…..direi che è il caso di fare i complimenti e BASTA.
 
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30 milioni di perdita più di quanto immaginavo.
Sarebbe stato bello chiuderlo intorno a -35...
Spero che per l'anno prossimo, se non al pareggio, si punti almeno al -20
 

davidedl

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I costi di una società non sono solo gli stipendi dei giocatori. Il Milan spende circa 160/170 milioni per gli stipendi (al lordo) . Poi ci sono circa 80 milioni di ammortamenti dei costi di acquisto dei giocatori annui. Perché ciò che spendi per acquistare un giocatore viene spalmato nei 5 anni successivi sul conto economico. Ad esempio i 30 milioni spesi per De Katelaere andranno per 6 milioni all'anno nei costi di ammortamento nei prossimi 5 bilanci. Poi ci sono i costi per servizi che incidono per altri 50/60 milioni : si intendono i costi per la gestione dello stadio, per i ritiri, per il settore giovanile, per la gestione gare, per l'assistenza sanitaria dei giocatori, per le commissioni ad agenti e consulenti etc. Poi ci sono gli oneri finanziari per i debiti bancari etc etc....siamo già ad oltre 300.....poi ci sono tante altre cosette come le imposte etc
 

jumpy65

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Ho raccimolato qualche info, non ci metto la mano sul fuoco, ma sembrano plausibili:

- ci sono premi dei giocatori scattati
- ci sono stati forti investimenti nel campo dei media
- mancano i 20 milioni della Puma che ci saranno dal prossimo bilancio, probabilmente anche Emirates
- di fatto non facciamo plusvalenze da giocatori, che contano molto, nel bene e nel male, quindi l' Inter sta messa ancora peggio
Il fatto che il nostro bilancio non sia "drogato" dalla vendita dei giocatori è molto positivo. Le uscite sono pressoché costanti negli ultimi tre anni, sono invece aumentate progressivamente le entrate. Come previsto per poter aumentare stipendi e costo rosa bisognerà aspettare la prossima stagione assumendo un andamento delle entrate ancoravin aumento del 15% circa all'anno. Si pensava a un risultato sui -50 e non siamo molto lontano.
 
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