Milan: rivolta tifosi. Cori per Maldini. Quarta maglia pro Africa.

Marilson

Milano vende moda
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La maglia per celebrare la "Black excellence" per la Madonna. Manco i fondamentalisti Woke ammeregani sono ridotti così.

Ma si sa che questi amano la "Black excellence" tutta nel retto...

la seconda maglia dell'Arsenal (quindi non una celebrativa da usare per una partita) e' stata fatta esattamente per lo stesso motivo, ma andate a vederla. E' semplicemente stupenda. E se la tua squadra gira e va bene, nessuno si lamenta. Noi invece ovviamente scaviamo profondamente dopo aver trovato da tempo il fondo di barile. Tra l'altro i motivi "inclusivisti" sono solo finalizzati a vendere queste oscenita' di magliette
 

gabri65

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Nel frattempo, Casa Milan continua a rimanere su.

Mai visto un edificio crollare solo sparandogli chiacchere contro.

Lebbrosi maledetti. E il tifoso milanista si merita questo e altro, dato che gli va bene questo degrado da anni e anni.
 

Toby rosso nero

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Tuttosport: Milan, la rivolta dei tifosi. I risultati negativi e il 9° posto in classifica, la quarta maglia contestata, il caso biglietti: il clima sta diventando sempre più rovente. Non c’è un fi lo d’erba che venga risparmiato dalle critiche del mondo milanista. Che, detto in modo prosaico, si è rotto le scatole di questa situazione. I primi a non raccapezzarsi sono loro, i tifosi. Anche perché ormai dell’identità del club non resta nemmeno (appunto) la maglia. Criticatissima quella indossata nella gara contro la Lazio. Che per esempio Dj Ringo, noto per essere tifoso rossonero di pancia e sostanza all’ora di interpretare gli umori e gli amori del milanista medio, ha paragonato in un post su X a quella del Portogallo. Di cer o, non una maglia che ricordi la tradizione rossonera. E vabbè che la quarta maglia dovunque ci si giri in Europa spesso più che rispettare l’ortodossia cromatica strizza l’occhio al fashionismo iconoclasta. Solo che in un momento in cui al Milan qualunque iniziativa viene passata al microscopio, riuscire a perdere male contro la Lazio indossando pure una maglia orrenda - a detta loro - è quel dettaglio che fa sbroccare del tutto i tifosi. I quali si stanno disamorando ogni giorno che passa di questo Milan. Sia chiaro: il rapporto tra i milanisti e i designer già erano stati tesi nel 2023. Quando la Puma (sponsor tecnico del club) aveva lanciato un kit pre gara con un piccolo dettaglio azzardato: le maniche nerazzurre. Scoppiò un putiferio e si e si finì col togliere i capi incriminati dal mercato. Stavolta nel mirino c’è la quarta divisa, collaborazione tra Puma e Off -White il brand di luxury street fashion milanese che è anche “style and culture creator” del club. Nell’intenzione dei creatori la divisa doveva celebrare il potere dei sogni e il 1963 anno in cui il Milan vinceva la Coppa Campioni e Martin Luter King pronunciava il celebre discorso “I have a dream”, ho un sogno. Infatti tanto la versione indossata domenica che quella più scura vista con il Verona utilizzano i colori della bandiera panafricana per celebrare la black excellence e richiamare i concetti di unità e progresso, spiega il concept dei creatori. Peccato ci siano arrivati in pochi. Così la maglia incriminata si va a inserire in una serie di perle da antologia che stanno facendo disamorare sempre più il pubblico rossonero. Il caro biglietti ormai è un tema all’ordine del giorno in qualunque area dello stadio. «Siamo tifosi, non clienti», tuonavano i Milan Club in un comunicato del 14 dicembre per lamentarsi dei rincari sui tagliandi. Intanto oggi apriranno pure le vendite maglia abbonati per il derby di Coppa Italia, pur senza la prelazione per il posto - altro dettaglio che non è stato gradito dagli habitué del Meazza. Questa idea che vengano trattati meglio i turisti e i tifosi occasionali ormai serpeggia in mezzo ai seggiolini dalle curve alle tribune. Ma pure le divise, è il pensiero, sembrano fatte per colpire l’occhio dei modaioli più che per essere indossate con orgoglio da chi nei colori ci si vuole riconoscere per davvero. Il dibattito è aperto, un po’ come lo era stato per la giacca bomber (sempre griff ata Off White) che l’ex tecnico Fonseca indossava a inizio stagione. Per il popolo da stadio un capo da teenager, per chi dà le pagelle di stile un tocco di eleganza contemporanea. Di certo viene da pensare che se il Milan vincesse lo scudetto pure con una maglia brutta, i tifosi la comprerebbero lo stesso. Il problema è che poi il Milan in campo non vince da tre partite di fi la e allora pure la divisa sembra diventare un problema.

E domenica dopo la vittoria della Lazio sono partiti cori per Maldini

Tifosi-Milan-Milanweb-13092024.jpg

Questi sono MALATI. E poi quando lo diciamo saremmo ossessionati dal woke?

Quando scrivemmo che sembrava la maglia del Camerun c'era davvero una ragione...

"Peccato ci siano arrivati in pochi" poi è la perla, LOL. Come se adesso sapendo cosa sia, vada esaltata.
 

Toby rosso nero

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La maglia per celebrare la "Black excellence" per la Madonna. Manco i fondamentalisti Woke ammeregani sono ridotti così.

Ma si sa che questi amano la "Black excellence" tutta nel retto...


Ormai Minchiada è stato tanato... condividerà con Gordon...
 
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Tuttosport: Milan, la rivolta dei tifosi. I risultati negativi e il 9° posto in classifica, la quarta maglia contestata, il caso biglietti: il clima sta diventando sempre più rovente. Non c’è un fi lo d’erba che venga risparmiato dalle critiche del mondo milanista. Che, detto in modo prosaico, si è rotto le scatole di questa situazione. I primi a non raccapezzarsi sono loro, i tifosi. Anche perché ormai dell’identità del club non resta nemmeno (appunto) la maglia. Criticatissima quella indossata nella gara contro la Lazio. Che per esempio Dj Ringo, noto per essere tifoso rossonero di pancia e sostanza all’ora di interpretare gli umori e gli amori del milanista medio, ha paragonato in un post su X a quella del Portogallo. Di cer o, non una maglia che ricordi la tradizione rossonera. E vabbè che la quarta maglia dovunque ci si giri in Europa spesso più che rispettare l’ortodossia cromatica strizza l’occhio al fashionismo iconoclasta. Solo che in un momento in cui al Milan qualunque iniziativa viene passata al microscopio, riuscire a perdere male contro la Lazio indossando pure una maglia orrenda - a detta loro - è quel dettaglio che fa sbroccare del tutto i tifosi. I quali si stanno disamorando ogni giorno che passa di questo Milan. Sia chiaro: il rapporto tra i milanisti e i designer già erano stati tesi nel 2023. Quando la Puma (sponsor tecnico del club) aveva lanciato un kit pre gara con un piccolo dettaglio azzardato: le maniche nerazzurre. Scoppiò un putiferio e si e si finì col togliere i capi incriminati dal mercato. Stavolta nel mirino c’è la quarta divisa, collaborazione tra Puma e Off -White il brand di luxury street fashion milanese che è anche “style and culture creator” del club. Nell’intenzione dei creatori la divisa doveva celebrare il potere dei sogni e il 1963 anno in cui il Milan vinceva la Coppa Campioni e Martin Luter King pronunciava il celebre discorso “I have a dream”, ho un sogno. Infatti tanto la versione indossata domenica che quella più scura vista con il Verona utilizzano i colori della bandiera panafricana per celebrare la black excellence e richiamare i concetti di unità e progresso, spiega il concept dei creatori. Peccato ci siano arrivati in pochi. Così la maglia incriminata si va a inserire in una serie di perle da antologia che stanno facendo disamorare sempre più il pubblico rossonero. Il caro biglietti ormai è un tema all’ordine del giorno in qualunque area dello stadio. «Siamo tifosi, non clienti», tuonavano i Milan Club in un comunicato del 14 dicembre per lamentarsi dei rincari sui tagliandi. Intanto oggi apriranno pure le vendite maglia abbonati per il derby di Coppa Italia, pur senza la prelazione per il posto - altro dettaglio che non è stato gradito dagli habitué del Meazza. Questa idea che vengano trattati meglio i turisti e i tifosi occasionali ormai serpeggia in mezzo ai seggiolini dalle curve alle tribune. Ma pure le divise, è il pensiero, sembrano fatte per colpire l’occhio dei modaioli più che per essere indossate con orgoglio da chi nei colori ci si vuole riconoscere per davvero. Il dibattito è aperto, un po’ come lo era stato per la giacca bomber (sempre griff ata Off White) che l’ex tecnico Fonseca indossava a inizio stagione. Per il popolo da stadio un capo da teenager, per chi dà le pagelle di stile un tocco di eleganza contemporanea. Di certo viene da pensare che se il Milan vincesse lo scudetto pure con una maglia brutta, i tifosi la comprerebbero lo stesso. Il problema è che poi il Milan in campo non vince da tre partite di fi la e allora pure la divisa sembra diventare un problema.

E domenica dopo la vittoria della Lazio sono partiti cori per Maldini

Tifosi-Milan-Milanweb-13092024.jpg
A me questa maglia non piace, anche se non ho nulla contro questi concept celebrativi, mi ricordo ad esempio una maglia dell'Ajax di qualche anno fa dedicata a Bob Marley, anno 2021-22 se non ricordo male, semplicemente meravigliosa. Almeno non punto il dito a prescindere.

Il punto è che presentare questa maglia in questo momento così delicato e con un clima così sembra uno schiaffo vero al milanismo e capisco anche che venga avvertito così dal 99% dei tifosi.
Il timing delle scelte sembra sempre sbagliato, la comunicazione e il rapporto col tifo viene gestito così male che a volte mi fanno chiedere a me stesso se al Milan lavorano veramente dei professionisti oppure persone prese dalla strada come nei film neorealisti.
Altre volte mi chiedo anche se non lo facciano veramente apposta per allontanare il Milan dai milanisti.
 
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