Milan: ore decisive per socio. Obiettivo firma per Uefa.

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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 15 giugno 2018, sono ore decisive per il possibile ingresso del nuovo socio nel Milan. La due diligence è in corso già da tempo, ora è il momento di stringere. Il soggetto in questione forse è un americano. Difficilmente può entrare prima del 19 giugno, giorno in cui il Milan sarà in Uefa. Ma per quella data il Milan potrebbe presentare alla stessa Uefa un documento vincolante. Basterà? Si vedrà. Ma potrebbe essere comunque un aiuto per ricevere una sanzione meno pesante. Se sarà così, non servirà nemmeno il sostegno di Elliott, in Uefa.

Ma il Milan potrebbe giocarsi la carta nuovo socio nel TAS, se dovesse arrivare il ricorso dopo la decisione della stessa Uefa.
 

sballotello

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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 15 giugno 2018, sono ore decisive per il possibile ingresso del nuovo socio nel Milan. La due diligence è in corso già da tempo, ora è il momento di stringere. Il soggetto in questione forse è un americano. Difficilmente può entrare prima del 19 giugno, giorno in cui il Milan sarà in Uefa. Ma per quella data il Milan potrebbe presentare alla stessa Uefa un documento vincolante. Basterà? Si vedrà. Ma potrebbe essere comunque un aiuto per ricevere una sanzione meno pesante. Se sarà così, non servirà nemmeno il sostegno di Elliott, in Uefa.

Ma il Milan potrebbe giocarsi la carta nuovo socio nel TAS, se dovesse arrivare il ricorso dopo la decisione della stessa Uefa.

Personalmente non ci capisco più nulla.. Siamo vicini... Siamo lontani.. Poi fatemi capire c'era una due diligence in corso e nessuno si è sprecato a comunicarlo ai tifosi?
 
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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 15 giugno 2018, sono ore decisive per il possibile ingresso del nuovo socio nel Milan. La due diligence è in corso già da tempo, ora è il momento di stringere. Il soggetto in questione forse è un americano. Difficilmente può entrare prima del 19 giugno, giorno in cui il Milan sarà in Uefa. Ma per quella data il Milan potrebbe presentare alla stessa Uefa un documento vincolante. Basterà? Si vedrà. Ma potrebbe essere comunque un aiuto per ricevere una sanzione meno pesante. Se sarà così, non servirà nemmeno il sostegno di Elliott, in Uefa.

Ma il Milan potrebbe giocarsi la carta nuovo socio nel TAS, se dovesse arrivare il ricorso dopo la decisione della stessa Uefa.

secondo me non ci sarà alcun socio di minoranza, ma di maggioranza, accadde la stessa cosa con suning di cui nessuno sapeva nulla
 

sballotello

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secondo me non ci sarà alcun socio di minoranza, ma di maggioranza, accadde la stessa cosa con suning di cui nessuno sapeva nulla

Secondo me il problema più grande resta la valutazione del club che naturalmente non sarà scesa ed è già l'anno scorso ci sembrava già molto alta
 
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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 15 giugno 2018, sono ore decisive per il possibile ingresso del nuovo socio nel Milan. La due diligence è in corso già da tempo, ora è il momento di stringere. Il soggetto in questione forse è un americano. Difficilmente può entrare prima del 19 giugno, giorno in cui il Milan sarà in Uefa. Ma per quella data il Milan potrebbe presentare alla stessa Uefa un documento vincolante. Basterà? Si vedrà. Ma potrebbe essere comunque un aiuto per ricevere una sanzione meno pesante. Se sarà così, non servirà nemmeno il sostegno di Elliott, in Uefa.

Ma il Milan potrebbe giocarsi la carta nuovo socio nel TAS, se dovesse arrivare il ricorso dopo la decisione della stessa Uefa.

Qui si cambia versione ogni cinque minuti,perciò non ci resta che aspettare notizie ufficiali.
 

fra29

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Personalmente non ci capisco più nulla.. Siamo vicini... Siamo lontani.. Poi fatemi capire c'era una due diligence in corso e nessuno si è sprecato a comunicarlo ai tifosi?

Quante similitudini con il periodo pre-closing con i chiari di luna di SB.
Chissà come mai tutti queste sovrapposizioni..
 

babsodiolinter

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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 15 giugno 2018, sono ore decisive per il possibile ingresso del nuovo socio nel Milan. La due diligence è in corso già da tempo, ora è il momento di stringere. Il soggetto in questione forse è un americano. Difficilmente può entrare prima del 19 giugno, giorno in cui il Milan sarà in Uefa. Ma per quella data il Milan potrebbe presentare alla stessa Uefa un documento vincolante. Basterà? Si vedrà. Ma potrebbe essere comunque un aiuto per ricevere una sanzione meno pesante. Se sarà così, non servirà nemmeno il sostegno di Elliott, in Uefa.

Ma il Milan potrebbe giocarsi la carta nuovo socio nel TAS, se dovesse arrivare il ricorso dopo la decisione della stessa Uefa.

Ne sanno tanto noi (niente).
Qualcosa bolle in pentola ma nessuno ne sa niente e questo mi fa ben sperare.
Le trattative "serie" si concludono in privato no sui giornali.
 

Casnop

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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 15 giugno 2018, sono ore decisive per il possibile ingresso del nuovo socio nel Milan. La due diligence è in corso già da tempo, ora è il momento di stringere. Il soggetto in questione forse è un americano. Difficilmente può entrare prima del 19 giugno, giorno in cui il Milan sarà in Uefa. Ma per quella data il Milan potrebbe presentare alla stessa Uefa un documento vincolante. Basterà? Si vedrà. Ma potrebbe essere comunque un aiuto per ricevere una sanzione meno pesante. Se sarà così, non servirà nemmeno il sostegno di Elliott, in Uefa.

Ma il Milan potrebbe giocarsi la carta nuovo socio nel TAS, se dovesse arrivare il ricorso dopo la decisione della stessa Uefa.
Tempi, modi, prezzi, soggetti: grande incertezza, figlia di informazioni scarne e contraddittorie tra loro, spesso inverosimili rispetto ad una comune prassi negoziale in tema di m&a internazionali, che non consente di isolare fatti certi. Si va di opinioni, e sensazioni, e proponiamo allora la nostra, per quel che vale (nulla): sarebbe in atto una modifica dei patti sociali all'interno di quel sodalizio di soggetti che da quattordici mesi detiene il controllo del Milan, sodalizio sinora acquartierato in quella anonima società con sede in Tortola, nelle Vergini Britanniche, di cui conosciamo solo il nome, Rossoneri Advanced Company Limited, ed un indirizzo, un fermo posta nell'Offshore Incorporations Centre, Road Town, P.O. Box 957, con un capitale sociale risibile, forse meno di diecimila dollari, ma che nel mese di marzo 2017 ha sottoscritto ed interamente versato nel giro di pochi giorni un aumento di capitale sociale di 103 milioni di euro della propria controllata, Rossoneri Sport Investment Lux, consentendole di finalizzare il closing per il Milan nel mese successivo. Lì dentro è presente qualcuno con capacità economiche rilevanti, dunque (non certo la persona di Yonghong Li), che per proprie necessità, non note ma verosimilmente riferibili a riservatezza di propri dati fiscali sulla provenienza di quei fondi, ha sinora occultato la propria partecipazione. Nondimeno, stringenti esigenze finanziarie, connesse alla necessità di liquidare la complessiva posizione debitoria della holding che controlla il Milan, 303 milioni di euro oltre interessi, verso Elliott/Blue Skye, scadenza ottobre 2018, nonché di offrire un segnale di trasparenza sull'assetto proprietario del Milan alle istituzioni calcistiche europee, e l'opportunità storica data dalle recenti aperture del Governo cinese ad investimenti di capitali interni in hedge funds per attività di imprese a controllo cinese all'estero, starebbero determinando la decisione della emersione di uno o di tutti i soci della capofila della holding nel capitale delle sue controllate e, a valle, di quello dello stesso Milan, con acquisizione, tramite questi fondi di supporto, di quote del club e e delle sue controllanti, la cui provvista sarebbe destinata a ridurre o ad azzerare l'indebitamento verso il fondo di Paul Singer, consentendo al Milan di avere il via libera ad un accordo transattivo con Uefa sul Fair Play Finanziario. La speditezza delle negoziazioni, che non può escludersi che si siano sviluppate all'indomani della imprevista decisione della Uefa di rimettere il Milan davanti alla propria Adjudicatory Chamber per le contestate violazioni del FPF, con concreta possibilità della adozione della sanzione massima della esclusione del club dalle prossime competizioni, fa intendere che gli interessati avessero già acquisito informazioni sullo stato dei conti e sulla valutazione degli assets del club, probabilmente per essere stati attivi nella gestione e controllo diretto della holding. È possibile che questo soggetto, o questo sodalizio di soggetti, abbia procurato una fideiussione bancaria a garanzia della copertura delle perdite di esercizio, onde consentire al club di presentarsi con le carte in regola davanti alla Camera Giudicante a Nyon, e scongiurare il peggio. Opinione forse erronea, questa, come le altre non basata sui fatti, ma su una ragionevole approssimazione ad essi. Di fronte a quelli reali, quando si paleseranno, saremo in ogni caso, come sempre, pronti ad inchinarci. :)
 

Aron

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Libero (edizione odierna): "il socio è saltato. Yonghong Li nei guai."
 
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