Milan: ore decisive per socio. Obiettivo firma per Uefa.

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Aron

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Corriere della Sera (edizione odierna): "Trattative aperte su più fronti e Yonghong Li sta cercando di spuntare le condizioni migliori, il che sta causando la voce di accelerate e brusche frenate nella cessione delle quote. Al momento la pista americana sembra ancora in vantaggio."
 

Milanforever26

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E figuriamoci se anche stavolta non c'era un balletto di notizie e speculazioni...
Mi chiedo perché solo con noi succedono ste cose..mah...

Speriamo bene...l'importante è che il progetto vada avanti e l'intoppo di un'esclusione dalla coppe può diventare devastante anche per future cessioni (la perdita di appeal sarebbe mostruosa..roba che servono 10 anni per cancellare l'onta)
 

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La Gazzetta dello Sport conferma la pista americana: il nuovo socio del Milan dovrebbe essere un magnate americano che ha come advisor la banca Goldman Sachs. Ma ci sarebbero anche altri interlocutori? I tempi per la chiusura della trattativa? Ieri qualcuno, esagerando, parlava di questione di ore. Probabilmente è questione di giorni.

Elliott resta in attesa. Ed attende anche il rimborso dei 380 milioni di euro, interessi compresi. Rimborso che deve avvenire in un'unica rata.
 

Super_Lollo

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La Gazzetta dello Sport conferma la pista americana: il nuovo socio del Milan dovrebbe essere un magnate americano che ha come advisor la banca Goldman Sachs. Ma ci sarebbero anche altri interlocutori? I tempi per la chiusura della trattativa? Ieri qualcuno, esagerando, parlava di questione di ore. Probabilmente è questione di giorni.

Elliott resta in attesa. Ed attende anche il rimborso dei 380 milioni di euro, interessi compresi. Rimborso che deve avvenire in un'unica rata.

Magnate americano che prende la maggioranza. VOLO.
 
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La Gazzetta dello Sport conferma la pista americana: il nuovo socio del Milan dovrebbe essere un magnate americano che ha come advisor la banca Goldman Sachs. Ma ci sarebbero anche altri interlocutori? I tempi per la chiusura della trattativa? Ieri qualcuno, esagerando, parlava di questione di ore. Probabilmente è questione di giorni.

Elliott resta in attesa. Ed attende anche il rimborso dei 380 milioni di euro, interessi compresi. Rimborso che deve avvenire in un'unica rata.

Ottobre e tra 4 mesi...
 

Milanforever26

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La Gazzetta dello Sport conferma la pista americana: il nuovo socio del Milan dovrebbe essere un magnate americano che ha come advisor la banca Goldman Sachs. Ma ci sarebbero anche altri interlocutori? I tempi per la chiusura della trattativa? Ieri qualcuno, esagerando, parlava di questione di ore. Probabilmente è questione di giorni.

Elliott resta in attesa. Ed attende anche il rimborso dei 380 milioni di euro, interessi compresi. Rimborso che deve avvenire in un'unica rata.

Chissà se alla fine Elliott preferisce vedere sanata la propria posizione e incassare gli interessi o se preferiva mettere le mani sul club...
 

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Corriere della Sera (edizione odierna): "Trattative aperte su più fronti e Yonghong Li sta cercando di spuntare le condizioni migliori, il che sta causando la voce di accelerate e brusche frenate nella cessione delle quote. Al momento la pista americana sembra ancora in vantaggio."

Ma leggi dove posti? Il topic è sulle news del Corriere della Sera. E sono state postate nella notte.
 

Il Re dell'Est

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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 15 giugno 2018, sono ore decisive per il possibile ingresso del nuovo socio nel Milan. La due diligence è in corso già da tempo, ora è il momento di stringere. Il soggetto in questione forse è un americano. Difficilmente può entrare prima del 19 giugno, giorno in cui il Milan sarà in Uefa. Ma per quella data il Milan potrebbe presentare alla stessa Uefa un documento vincolante. Basterà? Si vedrà. Ma potrebbe essere comunque un aiuto per ricevere una sanzione meno pesante. Se sarà così, non servirà nemmeno il sostegno di Elliott, in Uefa.

Ma il Milan potrebbe giocarsi la carta nuovo socio nel TAS, se dovesse arrivare il ricorso dopo la decisione della stessa Uefa.

Tempi, modi, prezzi, soggetti: grande incertezza, figlia di informazioni scarne e contraddittorie tra loro, spesso inverosimili rispetto ad una comune prassi negoziale in tema di m&a internazionali, che non consente di isolare fatti certi. Si va di opinioni, e sensazioni, e proponiamo allora la nostra, per quel che vale (nulla): sarebbe in atto una modifica dei patti sociali all'interno di quel sodalizio di soggetti che da quattordici mesi detiene il controllo del Milan, sodalizio sinora acquartierato in quella anonima società con sede in Tortola, nelle Vergini Britanniche, di cui conosciamo solo il nome, Rossoneri Advanced Company Limited, ed un indirizzo, un fermo posta nell'Offshore Incorporations Centre, Road Town, P.O. Box 957, con un capitale sociale risibile, forse meno di diecimila dollari, ma che nel mese di marzo 2017 ha sottoscritto ed interamente versato nel giro di pochi giorni un aumento di capitale sociale di 103 milioni di euro della propria controllata, Rossoneri Sport Investment Lux, consentendole di finalizzare il closing per il Milan nel mese successivo. Lì dentro è presente qualcuno con capacità economiche rilevanti, dunque (non certo la persona di Yonghong Li), che per proprie necessità, non note ma verosimilmente riferibili a riservatezza di propri dati fiscali sulla provenienza di quei fondi, ha sinora occultato la propria partecipazione. Nondimeno, stringenti esigenze finanziarie, connesse alla necessità di liquidare la complessiva posizione debitoria della holding che controlla il Milan, 303 milioni di euro oltre interessi, verso Elliott/Blue Skye, scadenza ottobre 2018, nonché di offrire un segnale di trasparenza sull'assetto proprietario del Milan alle istituzioni calcistiche europee, e l'opportunità storica data dalle recenti aperture del Governo cinese ad investimenti di capitali interni in hedge funds per attività di imprese a controllo cinese all'estero, starebbero determinando la decisione della emersione di uno o di tutti i soci della capofila della holding nel capitale delle sue controllate e, a valle, di quello dello stesso Milan, con acquisizione, tramite questi fondi di supporto, di quote del club e e delle sue controllanti, la cui provvista sarebbe destinata a ridurre o ad azzerare l'indebitamento verso il fondo di Paul Singer, consentendo al Milan di avere il via libera ad un accordo transattivo con Uefa sul Fair Play Finanziario. La speditezza delle negoziazioni, che non può escludersi che si siano sviluppate all'indomani della imprevista decisione della Uefa di rimettere il Milan davanti alla propria Adjudicatory Chamber per le contestate violazioni del FPF, con concreta possibilità della adozione della sanzione massima della esclusione del club dalle prossime competizioni, fa intendere che gli interessati avessero già acquisito informazioni sullo stato dei conti e sulla valutazione degli assets del club, probabilmente per essere stati attivi nella gestione e controllo diretto della holding. È possibile che questo soggetto, o questo sodalizio di soggetti, abbia procurato una fideiussione bancaria a garanzia della copertura delle perdite di esercizio, onde consentire al club di presentarsi con le carte in regola davanti alla Camera Giudicante a Nyon, e scongiurare il peggio. Opinione forse erronea, questa, come le altre non basata sui fatti, ma su una ragionevole approssimazione ad essi. Di fronte a quelli reali, quando si paleseranno, saremo in ogni caso, come sempre, pronti ad inchinarci. :)

:ok::prete:
 
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