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CorSera: si chiama «Docfap»: documento di fattibilità delle alternative progettuali, oltre 200 pagine che contengono la proposta che Inter e Milan presentano oggi al Comune di Milano per acquistare lo stadio di San Siro, le aree attorno e i permessi di costruzione del nuovo impianto. Una documentazione corposa che il Comune dovrà analizzare (anche se non costituirà una sorpresa visto che sono stati continui i confronti in questi mesi) e che contiene il piano per il nuovo impianto, compresi i volumi coinvolti, il costo finale peri club (oltre un miliardo), l’impatto ambientale (che dovrebbe essere ridotto al minimo) e come si intende «rifunzionalizzare» le parti del San Siro attuale che resteranno in piedi (probabilmente la Curva Sud e la tribuna alla sua destra), aspetto quest’ultimo che i club hanno già discusso con la Sovrintendenza alle Belle Arti. L’idea è che presentando il documento di fattibilità oggi, ci sia il tempo per concludere l’iter prima che scattino i 70 anni del secondo anello di San Siro e subentrino vincoli più stringenti. Le linee guida sono note (uno stadio da circa 70 mila posti, inserito in un contesto urbano riqualificato con il 50% di aree verdi) anche perché il progetto non è poi così diverso da quello su cui si lavora dal 2018. Il Comune potrebbe decidere di non procedere ad assegnazione diretta (come consentirebbe la legge sugli stadi), ma di indire una gara, anche se è difficile trovare per San Siro acquirenti più consoni di Inter e Milan. I club sono d’accordo nel seguire la procedura che garantisca il più possibile il Comune, per evitare il rischio di ricorsi al Tar e quindi lungaggini ancora maggiori, se non stop dal sapore quasi definitivo. I lavori potrebbero iniziare nel 2027, con conclusione nel 2030. Le due proprietà Usa, Oaktree per l’Inter e RedBird per il Milan (che sugli stadi porta in dote un’esperienza importante), sono convinte che non sia possibile perdere altro tempo: un nuovo impianto è fondamentale per aumentare iricavi e «bonificare» San Siro anche dai fenomeni di criminalità al centro delle indagini della procura di Milano (oggi via al processo abbreviato per gli ex capi delle Curve).
«La presentazione del Docfap è un passo importante raggiunto grazie all’impulso di RedBird e dei suoi consulenti. Ma in generale in questi anni è cresciuta la consapevolezza della necessità di nuove infrastrutture — il pensiero del presidente del Milan Paolo Scaroni —. È un cambio culturale e anche il modo migliore per contrastare i fenomeni di criminalità: vogliamo che lo stadio diventi un luogo per famiglie, con posti a sedere,riconoscimento facciale, accesso per disabili». Alternative non ce ne sono: la ristrutturazione di San Siro non è stata considerata sostenibile e se i club dovessero scegliere di andarsene sarebbe complicato per il Comune mantenere San Siro. È quindi tramontato il progetto del Milan a San Donato? È presto per dirlo, ma è chiaro che se il nuovo San Siro va avanti senza intoppi, per San Donato (dove sono stati investiti 40 milioni) bisognerà trovare un altro uso, d’accordo con l’amministrazione: irumors parlano di spostare lì il centro giovanile Vismara.
Sala a RTL:"Mi auguro che oggi ci sia la consegna dell'offerta e del piano economico da parte delle squadre", ha spiegato. La legge ci dice che noi avendo l'offerta dobbiamo fare comunque un bando pubblico ma è chiaro che avrà come presupposto che quell'area sarà dedicata al calcio. La legge ci dice poi che può partire la trattativa privata. Se oggi arriverà questa offerta la esamineremo e riferirò al Consiglio comunale. Il bando durerà circa 30-45 giorni e l'obiettivo è vendere lo stadio e le aree alle squadre per le vacanze estive".
«La presentazione del Docfap è un passo importante raggiunto grazie all’impulso di RedBird e dei suoi consulenti. Ma in generale in questi anni è cresciuta la consapevolezza della necessità di nuove infrastrutture — il pensiero del presidente del Milan Paolo Scaroni —. È un cambio culturale e anche il modo migliore per contrastare i fenomeni di criminalità: vogliamo che lo stadio diventi un luogo per famiglie, con posti a sedere,riconoscimento facciale, accesso per disabili». Alternative non ce ne sono: la ristrutturazione di San Siro non è stata considerata sostenibile e se i club dovessero scegliere di andarsene sarebbe complicato per il Comune mantenere San Siro. È quindi tramontato il progetto del Milan a San Donato? È presto per dirlo, ma è chiaro che se il nuovo San Siro va avanti senza intoppi, per San Donato (dove sono stati investiti 40 milioni) bisognerà trovare un altro uso, d’accordo con l’amministrazione: irumors parlano di spostare lì il centro giovanile Vismara.
Sala a RTL:"Mi auguro che oggi ci sia la consegna dell'offerta e del piano economico da parte delle squadre", ha spiegato. La legge ci dice che noi avendo l'offerta dobbiamo fare comunque un bando pubblico ma è chiaro che avrà come presupposto che quell'area sarà dedicata al calcio. La legge ci dice poi che può partire la trattativa privata. Se oggi arriverà questa offerta la esamineremo e riferirò al Consiglio comunale. Il bando durerà circa 30-45 giorni e l'obiettivo è vendere lo stadio e le aree alle squadre per le vacanze estive".

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