Come riportato dalla GDS in edicola oggi, 11 gennaio, oggi in Uefa ci sarà il solo Gazidis. Non ci sarà Scaroni nè gli avvocati di Elliott. Si terrà un confronto tra le parti. Si parlerà di temi urgenti e l'AD cercherà di capire quelli che sono i margini di manovra sul mercato di gennaio. Gazidis poi ribadirà che il club rossonero vuole più tempo per raggiungere il pareggio di bilancio.
Il MIlan non ha intenzione di fare guerre contro la Uefa. Ma andrà comunque al TAS, dove il ricorso potrebbe trasformarsi in nuove regole Uefa.
Gazidis non vuole la guerra alla Uefa e non cerca alleati per farla. Preferisce la diplomazia.
Anche Il Corriere della Sera conferma che il Milan non ha intenzione di fare nessuna guerra con la Uefa. Elliott vuole dialogare, restando all'interno delle regole vigenti. Il dialogo con l'Uefa proseguirà parallelamente al ricorso al TAS, che prenderà una decisione in 3-6 mesi. Il ricorso al TAS potrebbe portare ad uno sconto della multa.
Questa è la sintesi del FPF
mancano i pre-requisiti previsti dal regolamento? Vieni pesantemente sanzionato o buttato fuori dalle coppe (è ciò che stava per succedere durante la fase Yonghong Li e che è capitato a pochi altri club).
superi i pre-requisiti ma violi i paletti previsti dal regolamento? Ti aspettano restrizioni e multe di piccola/media/grossa entità (da un milione fino a 60 milioni, eventualmente con la condizionale, come accaduto per Psg e City).
È tutto qui, non c'è nient'altro.
Ovvio che chi vuole investire seriamente in un club come il Milan (che è senza stadio di proprietà, senza diritti tv da Premier, senza un parco giocatori di grande valore, senza giocatori mediatici, e senza introiti Champions) debba mettere in conto di pagare ANCHE le multe dell'UEFA similmente a come hanno fatto City e Psg.
Thohir ha acquistato l'Inter poco tempo dopo (neanche a un anno di distanza) l'ingresso del governo del Qatar nel Psg. Entrambi i club sotto FPF ed entrambi con i debiti, e tutto si può dire tranne che il Psg fosse agevolato per essere portato a livelli altissimi (in Francia non c'è l'appeal che ha la Serie A e neanche la stessa competitività).
Sta di fatto che al Psg la nuova proprietà ha dimostrato sia con le parole sia con i fatti di voler portare il Psg in alto, mentre Thohir appena arrivato disse testualmente "Inter in Champions entro tre anni" (e le storie dell'Inter di Thohir e Suning sono molto simili a quelle del Milan...).
È tutta questione di volontà e intenzioni. Il resto sono alibi e scuse da dare in pasto ai tifosi.