Quello che ha detto mi e' chiaro, non mi e' chiaro il motivo di tale ragionamento. Il calcio e' rischio finanziario, se non lo accetti rinuncia. Fare una scelta al risparmio a mio parere alza il rischio che qualcosa vada storto. Ma magari sbaglio io, ma vorrei che qualcuno mi spiegasse dove sbaglio. Ci sono esempio di squadre virtuose e vincenti, il Bayern tra tutte. Perche' quel modello e' sbagliato, se il Bayern stesso dimostra che puo' funzionare?
Non ho detto che sbagli, se hai inteso questo ti chiedo scusa.
I tuoi dubbi sono più che legittimi e le tue perplessità sono le mie.
Ahinoi il rischio finanziario nemmeno lo concepiscono ma non mollano, anzi.
La potenza calcistica e finanziaria del bayern nasce innanzitutto da un predominio su tutto il campionato e il movimento tedesco.
Il bayern è una potenza senza pari in Germania.
Per certi versi possiamo dire che in Italia aveva raggiunto un livello simile la juve dei 9 scudetti di fila.
Hai letto l'ultima notizia secondo la quale la uefa starebbe pensando a un paracadute per i club che non raggiungono la qualificazione in coppa?
Ecco , in questo progetto si racchiude il grande limite attuale dei club e delle proprietà.
Manca quella capacità gestionale prettamente sportiva che possa assestare un club su un livello senza dipendere clamorosamente dai big money.
Le proprietà americane non sanno programmare senza prima sapere quali saranno le entrate perché loro passivi di bilancio non ne concepiscono e ricapitalizzazioni non ne fanno.
Fosse per cardinale nella sua lega ideale non ci sarebbero promozioni e nemmeno retrocessioni ma solo soldi fissi per tutti.
Ma questo è spettacolo, non è sport.
Lo sport in occidente è sempre stato un sistema a cascata tra promozioni, retrocessioni, accessi alle coppe ed esclusioni di lusso.
Seriamente star fuori dalle coppe può essere un dramma ?
Pare di sì.
Forse perché non sanno lavorare, programmare, costruire.